Oxygen: la recensione del gestionale post apocalittico
Una recensione da leggere tutta d'un fiato. Oxygen mette l'accento su un aspetto che diamo fin troppo per scontato, ma che potrebbe diventare un bene prezioso.
Oxygen: l'apocalisse che non ti aspetti
Se dovessimo pensare a un motivo scatenante per una catastrofe su scala mondiale, avremmo solo l'imbarazzo della scelta. Guerre nucleari, invasioni aliene, apocalissi zombie, funghi parassiti e via dicendo. Nel mondo di Oxygen, però, quello che ha portato l'umanità al collasso è che, da un momento all'altro, nel 2022 (siamo i soliti fortunelli) un po' in tutto il pianeta iniziarono a comparire le “grandi province ignee” vulcani (o meglio ammassi di rocce magmatiche) che insieme a litri e litri di lava iniziarono a emettere un gas tossico, tanto che in poco tempo l'ossigeno divenne sempre più raro. Come risolvere la situazione? Dopo un primo periodo di panico la comunità scientifica è arrivata alla creazione di una macchina in grado di produrre ossigeno grazie alla elettrolisi (vi prego di non chiedermi spiegazioni tecniche sulla fattibilità della cosa), ma ciò non toglie che ormai l'amato pianeta Terra è l'ombra di sì sé stesso, ridotto a una landa quasi desolata. La razza umana tiene duro e si rifugia a ridosso dei Centri di Ossigeno che, però, sono alimentati a carbone, altra mazzata per un ambiente al collasso che avrebbe un enorme bisogno di basarsi sulle energie rinnovabili.
Benvenuti in questo mondo inospitale, dove vi troverete a gestire una comunità tra i mille problemi di cui stavamo parlando, il tutto declinato nel classico gameplay dei city builder, per la gioia di chi ama i gestionali. Importante prendersi un po' di tempo tempo per dedicarsi ai tutorial che ci daranno una importante infarinatura sulle meccaniche di gioco, ma non aspettatevi nulla di troppo invasivo o specifico in ogni particolare. Il gameplay di Oxygen si impara sul campo e si basa sulla capacità di utilizzare quello che avremo a disposizione per procurarci risorse inizialmente per garantire la sopravvivenza alla popolazione, sino a raggiungere standard più elevati che potremmo definire, nonostante la disastrosa condizione in cui versa il pianeta, una specie di benessere. L'idea di base è tradizionale, con una telecamera (zoommabile) con visuale prospettica dall'alto e i comandi adibiti a mouse e tastiera. Come da copione si crea un primo insediamento attorno ad un Centro di Ossigeno e si inizia a smistare la propria forza lavoro. Se abbiamo visto in tanti altri titoli la raccolta, la costruzione, l’evoluzione delle capacità tecniche tramite ricerca, Oxygen prova a dare la propria impronta e inserisce la variabile delle grandi province ignee che compariranno sulla nostra mappa pronte a esplodere da un momento all’altro, sempre che non si faccia in tempo a domarle con apposite strutture grazie alle quali potremo anche ricavare importante energia.
Quando il vero nemico è il clima
Sebbene nelle nostre partite non dovremo difenderci da nessun esercito nemico, avremo come grande avversario il meteo. In una situazione già instabile di suo, la variabile meteorologica è tanto importante quanto pericolosa. Pioggia, siccità, vento, gelo: tutte condizioni pericolose che potrebbero portare a carenze di ossigeno e altri problemi da non prendere sotto gamba. Meglio costruire qualche struttura apposita e cercare di attirare qualche altro colono sotto la nostra ala protettrice per aumentare la forza lavoro, senza dimenticare che un buon leader non è solo efficiente, ma deve anche essere amato e rispettato dai suoi seguaci. Tenete d’occhio anche l’approvazione nei vostri confronti e magari, dopo aver pensato alle prime necessità di sopravvivenza, concedetevi il lusso di creare qualche elemento di svago per la colonia. A dirla tutta ci sono davvero tantissimi parametri da tenere sotto controllo, al punto che per i neofiti del genere potrebbe esserci qualche problema a seguirli tutti a dovere, ma ci viene in aiuto la possibilità di customizzare il livello di difficoltà in tante opzioni, rendendo l’esperienza adatta praticamente a qualsiasi giocatore.
Purtroppo però sono i contenuti a non soddisfare a pieno. Per prima cosa il gameplay è davvero troppo simile a quanto già visto ed è impossibile non citare Frostpunk, titolo da qui Oxygen ha chiaramente tratto spunto. Le originalità di Oxygen, poi, sono davvero troppo limitate e non riescono a rendere l’esperienza di gioco così indimenticabile come il plot narrativo poteva invece far credere. C’è anche una carenza di contenuti dovuto al fatto che sono disponibili solo cinque mappe su cui creare i propri insediamenti, inoltre non abbiamo notato poi troppa fantasia nella genesi di queste ambientazioni, per quanto ci rendiamo conto che un paesaggio post apocalittico possa non offrire troppi spunti. Sta di fatto che i contenuti offerti sono davvero troppo pochi e ci auguriamo che siano rilasciate nuove mappe, si spera non a pagamento.
Dal punto di vista tecnico Oxygen non stupisce, ma offre un'esperienza stabile e fluida con requisiti minimi davvero accessibili: un Intel Core i3-6100T o AMD FX-6100, 4 GB di RAM di memoria e una scheda video NVIDIA GeForce GTX 650 o AMD Radeon R7-250X basteranno per trasferirvi su in queste lande desolate e con hardware poco più potenti giocherete con i dettagli al massimo, per quanto va detto che il comparto grafico non sia indimenticabile e quello audio risulti un po’ noioso. Segnaliamo con piacere la presenza di tutti i testi in italiano, elemento sempre gradito. A conti fatti Oxygen è un buon gioco e supera abbondantemente la sufficienza, ma non riesce a spiccare praticamente per nessun elemento, lasciando il giocatore interdetto principalmente per la varietà dell’esperienza di gioco, nonostante un’ottima atmosfera che potrebbe intrigare i patiti dei city builder, senza dimenticare che potete trovarlo al prezzo di 14,79 euro, magari dopo aver giocato la demo per capire se è un titolo che fa per voi.
Versione Testata: PC
Voto
Redazione
Oxygen
Oxygen è un city builder dagli spunti interessanti, con una ambientazione affascinante e una lore abbastanza originale, ma mouse e tastiera alla mano ci si accorge che si discosta non molto dagli altri esponenti del suo genere, puntando su meccaniche che poco aggiungono al panorama di questa tipologia di giochi. Ci sono tante opzioni riguardo al livello di difficoltà e i dati da tenere sotto controllo possono essere davvero molti, per la gioia dei gamer più esigenti, ma la presenza di sole cinque mappe con relative missioni lascia l'amaro in bocca. Tanto potenziale che è stato sfruttato solo in parte, anche dal punto di vista tecnico. Magari un corposo DLC potrebbe portare una utile boccata di Oxygen!