PAC-MAN e le Avventure Mostruose
Pac-Man, il famoso mangia pallini giallo, fa capolino sugli scaffali con una nuova avventura. Un personaggio conosciuto da tutti - o quasi. Ed é forse per questo che Namco Bandai ha deciso di rimetterlo in pista per permettere anche ai più giovani di approcciarsi ad una delle loro punte di diamante in auge dai lontani (non troppo) anni '80. Come se l'é cavata? Diamo un'occhiata insieme!
Ritorno al 3D
In pieno stile platform 3D, Pac-Man e le Avventure Mostruose ci permette di ammirare nuovamente il nostro tondo eroe in forma tridimensionale, come avevamo già visto nella serie Pac-Man World (1999 - 2005) che di gioie ce ne aveva regalate tante. Purtroppo questo titolo non soddisfa appieno come il suo predecessore ma affrontiamo le cose un po' per volta.
La pacifica Pacopolis é stata invasa dai fantasmi ed il crudele Betrayus ha rubato il freddigelighiacciante per i suoi scopi malvagi, ancora ignoti a Pac e ad i suoi amici. Il Signor C incarica Pac-Man di fermare il loro acerrimo nemico ed il giovine eroe non se lo fa ripetere due volte.
Cinque diversi mondi divisi in vari livelli in cui lo scopo principale sarà impossessarsi del succulento frutto finale (limoni, ciliegie...) frutti che sbloccheranno poi minigiochi arcade accessibili tramite postazioni situate nella scuola, la base dove incontriamo tutti gli amici di Pac-Man e dove si accede alla mappa dei mondi.
All'interno dei mondi i nemici saranno ovviamente i soliti fantasmi, di differente colore a seconda della caratteristica che li contraddistingue (c'é chi sputa liquami verdi, chi turbina, chi sparisce nel terreno per colpirti alle spalle...) e nemici particolari diversi a seconda del mondo in cui ci troviamo: troll di pietra, strani fantasmi giganti con un occhio solo, ecc. I fantasmi si mangiano ovviamente, ed é anche possibile l'opzione “spavento” per rendere inoffensivo un gruppo numeroso di spiritelli e approfittarne per mangiarli tutti in un sol boccone. A rendere pepata la nostra traversata sarà la possibilità di acquisire poteri speciali grazie a bacche colorate che troveremo sul nostro percorso, utili non solo per poter muoverci all'interno di quel livello ma anche per sconfiggere alcuni nemici che altrimenti non riusciremmo a battere.
Tra i vari travestimenti citiamo quello camaleontico, che permette di muoversi grazie alla lingua lunga e diventare invisibile, quello del fuoco, quello del ghiaccio e quello della roccia, che trasforma Pac-Man in un enorme palla rocciosa rotolante, capace di schiacciare i propri nemici che terrorizzati fuggono invano dall'enorme rotondità che li insegue. Una tavolozza di colori brillante e ambientazioni pittoresche caratterizzano i vari mondi che andremo a (semi)esplorare: per quanto possano esistere strade alternative più o meno nascoste che conducono a vite extra e altre prelibatezze, la via da percorrere é una e una sola. E' comunque possibile interagire con alcuni degli oggetti intorno a noi (cespugli, cestini, ecc) per ottenere globi luminosi ed energia per il nostro Pac-Man. Quando infatti precipita, o si perdono tutti i cuoricini, Pac muore (accompagnato dalla nota melodia) perde una vita, e si viene trasportati all'ultimo check-point. Quando tutte le vite vengono consumate, si é costretti a ricominciare il livello dall'inizio. Insomma, che sia lava incandescente o melma verde velenosa, niente vi impedirà di raggiungere il vostro obiettivo finale.
Prosit!
Dopo aver descritto ampiamente le caratteristiche di gioco ed i pregi di questo titolo, dedichiamoci a quelli che sono i suoi punti di deboli. Cominciamo dalla telecamera, assolutamente fastidiosa ed ingestibile. Da regolare manualmente, e addirittura fissa in certi punti improponibili, rende l'esperienza di gioco a volte snervante, e le sfide da superare ancora più ardue. Non si sistema da sola, non si regola al centro dello schermo con un pulsante specifico, e non é possibile “agganciare” i bersagli, così che spesso ce li ritroviamo alle spalle e tempo di girare la visuale ci hanno già colpito (e magari affondato). Un vero e proprio fastidioso incombente rimediabile solo con tanta, tanta pazienza. Pac-Man inoltre é troppo “leggero”, ed il suo peso non é quello che il giocatore si aspetta. Risultato? Un salto calibrato male e splonf, vai di bagnetto rigenerante nella melma. Ci vuole pratica per abituarsi, e nei momenti di agitazione e lotta, é sempre un elemento che può portare all'errore. I livelli che sì, sono caratterizzati da traversate su rocce fragili, arrampicate e numerosi power-up e mostri spesso sconfiggibili solo con uno preciso dei poteri di Pac, sono purtroppo troppo lineari e non presentano elementi sorpresa che destino una particolare attenzione nel giocatore, ed aumentino la longevità del titolo (relegata alle sei ore di gioco).
Una cosa che poi alcuni possono trovare fastidiosa é il rutto finale che Pac-Man si concede a fine livello. Sempre. Non se ne perde uno. Una “chicca” che farà sbellicare i più piccini, e storcere il naso ad altri. Indigestione di fantasmi? Noi consigliamo una bella tisana al finocchietto.
Sottolineiamo anche che grafica, trama, toni e personaggi, sono tutti stati trattati in chiave infantile e cartoonata. Persino i dialoghi, in lingua inglese con sottotitoli in italiano, sono “bambineschi” e privi di un certo spessore. Sarà anche per questo che l'intelligenza artificiale dei fantasmini é così limitata? Certo, aumentano di numero e diventano difficili da battere, ma lo schema combattivo é sempre lo stesso e, bene o male, bastano un po' di buona volontà e qualche minuto in più per disfarsi dell'incombenza. Un'ultima osservazione dedicata alla colonna sonora: non memorabile e poco ricorda le sonorità della serie originale, se non per la melodia dedicata alla perdita della vita della nostra adorata pallina gialla, come già detto qualche riga più sopra.
In conclusione
Cinque mondi, fantasmi, mostri e poteri variegati che pian piano vengono mescolati tra loro nei vari momenti del gioco generando situazioni interessanti che richiedono impegno e coordinazione: questi sono gli elementi che rendono questo titolo una sfida per grandi e piccini, e che il team Namco Bandai avrebbe potuto sviluppare meglio. Vi divertirà ma vi farà anche imprecare, qualche volta. Insomma, il vostro fantomatico nipote undicenne (o l'undicenne che é in voi) apprezzerà sicuramente. Se non vi appassionano i platform e questo “nuovo” Pac-Man... volgete lo sguardo altrove.
Ritorno al 3D
In pieno stile platform 3D, Pac-Man e le Avventure Mostruose ci permette di ammirare nuovamente il nostro tondo eroe in forma tridimensionale, come avevamo già visto nella serie Pac-Man World (1999 - 2005) che di gioie ce ne aveva regalate tante. Purtroppo questo titolo non soddisfa appieno come il suo predecessore ma affrontiamo le cose un po' per volta.
La pacifica Pacopolis é stata invasa dai fantasmi ed il crudele Betrayus ha rubato il freddigelighiacciante per i suoi scopi malvagi, ancora ignoti a Pac e ad i suoi amici. Il Signor C incarica Pac-Man di fermare il loro acerrimo nemico ed il giovine eroe non se lo fa ripetere due volte.
Cinque diversi mondi divisi in vari livelli in cui lo scopo principale sarà impossessarsi del succulento frutto finale (limoni, ciliegie...) frutti che sbloccheranno poi minigiochi arcade accessibili tramite postazioni situate nella scuola, la base dove incontriamo tutti gli amici di Pac-Man e dove si accede alla mappa dei mondi.
All'interno dei mondi i nemici saranno ovviamente i soliti fantasmi, di differente colore a seconda della caratteristica che li contraddistingue (c'é chi sputa liquami verdi, chi turbina, chi sparisce nel terreno per colpirti alle spalle...) e nemici particolari diversi a seconda del mondo in cui ci troviamo: troll di pietra, strani fantasmi giganti con un occhio solo, ecc. I fantasmi si mangiano ovviamente, ed é anche possibile l'opzione “spavento” per rendere inoffensivo un gruppo numeroso di spiritelli e approfittarne per mangiarli tutti in un sol boccone. A rendere pepata la nostra traversata sarà la possibilità di acquisire poteri speciali grazie a bacche colorate che troveremo sul nostro percorso, utili non solo per poter muoverci all'interno di quel livello ma anche per sconfiggere alcuni nemici che altrimenti non riusciremmo a battere.
Tra i vari travestimenti citiamo quello camaleontico, che permette di muoversi grazie alla lingua lunga e diventare invisibile, quello del fuoco, quello del ghiaccio e quello della roccia, che trasforma Pac-Man in un enorme palla rocciosa rotolante, capace di schiacciare i propri nemici che terrorizzati fuggono invano dall'enorme rotondità che li insegue. Una tavolozza di colori brillante e ambientazioni pittoresche caratterizzano i vari mondi che andremo a (semi)esplorare: per quanto possano esistere strade alternative più o meno nascoste che conducono a vite extra e altre prelibatezze, la via da percorrere é una e una sola. E' comunque possibile interagire con alcuni degli oggetti intorno a noi (cespugli, cestini, ecc) per ottenere globi luminosi ed energia per il nostro Pac-Man. Quando infatti precipita, o si perdono tutti i cuoricini, Pac muore (accompagnato dalla nota melodia) perde una vita, e si viene trasportati all'ultimo check-point. Quando tutte le vite vengono consumate, si é costretti a ricominciare il livello dall'inizio. Insomma, che sia lava incandescente o melma verde velenosa, niente vi impedirà di raggiungere il vostro obiettivo finale.
Prosit!
Dopo aver descritto ampiamente le caratteristiche di gioco ed i pregi di questo titolo, dedichiamoci a quelli che sono i suoi punti di deboli. Cominciamo dalla telecamera, assolutamente fastidiosa ed ingestibile. Da regolare manualmente, e addirittura fissa in certi punti improponibili, rende l'esperienza di gioco a volte snervante, e le sfide da superare ancora più ardue. Non si sistema da sola, non si regola al centro dello schermo con un pulsante specifico, e non é possibile “agganciare” i bersagli, così che spesso ce li ritroviamo alle spalle e tempo di girare la visuale ci hanno già colpito (e magari affondato). Un vero e proprio fastidioso incombente rimediabile solo con tanta, tanta pazienza. Pac-Man inoltre é troppo “leggero”, ed il suo peso non é quello che il giocatore si aspetta. Risultato? Un salto calibrato male e splonf, vai di bagnetto rigenerante nella melma. Ci vuole pratica per abituarsi, e nei momenti di agitazione e lotta, é sempre un elemento che può portare all'errore. I livelli che sì, sono caratterizzati da traversate su rocce fragili, arrampicate e numerosi power-up e mostri spesso sconfiggibili solo con uno preciso dei poteri di Pac, sono purtroppo troppo lineari e non presentano elementi sorpresa che destino una particolare attenzione nel giocatore, ed aumentino la longevità del titolo (relegata alle sei ore di gioco).
Una cosa che poi alcuni possono trovare fastidiosa é il rutto finale che Pac-Man si concede a fine livello. Sempre. Non se ne perde uno. Una “chicca” che farà sbellicare i più piccini, e storcere il naso ad altri. Indigestione di fantasmi? Noi consigliamo una bella tisana al finocchietto.
Sottolineiamo anche che grafica, trama, toni e personaggi, sono tutti stati trattati in chiave infantile e cartoonata. Persino i dialoghi, in lingua inglese con sottotitoli in italiano, sono “bambineschi” e privi di un certo spessore. Sarà anche per questo che l'intelligenza artificiale dei fantasmini é così limitata? Certo, aumentano di numero e diventano difficili da battere, ma lo schema combattivo é sempre lo stesso e, bene o male, bastano un po' di buona volontà e qualche minuto in più per disfarsi dell'incombenza. Un'ultima osservazione dedicata alla colonna sonora: non memorabile e poco ricorda le sonorità della serie originale, se non per la melodia dedicata alla perdita della vita della nostra adorata pallina gialla, come già detto qualche riga più sopra.
In conclusione
Cinque mondi, fantasmi, mostri e poteri variegati che pian piano vengono mescolati tra loro nei vari momenti del gioco generando situazioni interessanti che richiedono impegno e coordinazione: questi sono gli elementi che rendono questo titolo una sfida per grandi e piccini, e che il team Namco Bandai avrebbe potuto sviluppare meglio. Vi divertirà ma vi farà anche imprecare, qualche volta. Insomma, il vostro fantomatico nipote undicenne (o l'undicenne che é in voi) apprezzerà sicuramente. Se non vi appassionano i platform e questo “nuovo” Pac-Man... volgete lo sguardo altrove.