Pac-Man -Nes Classics-
di
Antonio 'Treasure Hunter' Norfo
Ecco a noi Pac-Man, un'altra delle indimenticabili icone videoludiche che la serie Nes Classics vuole rispolverare tanto per i nostalgici quanto per coloro che non fossero stati graziati dell'aurea età del Nintendo Entertainment System. Nella sua storia la mascotte Namco ha avuto modo di presentarsi all'appello su numerose softeche di diverse console, una storia di successi da una parte e di mere presenze dall'altra.
Indiscusso mangia-monetine per eccellenza Pac-Man (il cui nome primigenio fu Puck-Man) fu inizialmente convertito per Atari 2600, prima di raggiungere la ludoteca del Family Computer di casa Nintendo.
Diamo inizio a quello che possiamo definire come un piccolo ripasso di una lezione che ogni giocatore conosce a memoria per forza di cose.
Sappiamo pertanto di trovarci sì davanti ad un efficace scacciapensieri ma anche dinanzi ad un titolo che per quanto concerne il miglioramento personale (vieppiù che aumentaio le sessioni di gioco) ha ancora molto da insegnare ad arcade del giorno d'oggi.
Era il tempo dove la parola semplicità si accostava al significato di divertimento e descrivere pertanto il sistema di controllo non porterà via più di qualche lettera: semplicemente occorrerà servirsi del D-pad per muoversi nelle quattro direzioni possibili. Lo scopo del gioco è liberarsi della fastidiosa presenza di un quartetto di fantasmi (il rosa Pinky, il rosso Blinky, il blu Inky ed infine l'arancione Clyde), rimpinzandosi al contempo delle palline disseminate lungo gli intricati labirinti (sempre più complessi col procedere di livello) e raggiungendo agli angoli di questi le quattro palline energia. Fagocitando quest'ultime il nostro tondeggiante eroe avrà la temporanea capacità di distruggere i fantasmi che durante la momentanea vulnerabilità muteranno, come risaputo, di colore.
Per quanto concerne i nostri antagonisti va detto che essi si comportano in maniera differente l'uno dall'altro; Clyde tende ad esempio a non inseguire Pac-Man mentre Blinky vanta una maggiore aggressività (Inky e Pinky si comportano rispettivamente come i due appena nominati con l'aggiunta di una maggiore celerità).
Altro bonus del gioco è l'apparizione di vari tipi di frutta e oggetti, apparizione dettata dal numero di palline ingerite (ad esempio alla cinquantasettesima pallina apparirà la ciliegia, poi la fragola e così via).
Il principale obbiettivo sarà basilarmente migliorare di sessione in sessione il proprio record personale tenendo a mente il valore di ognuno dei bonus. Ripulendo la schermata d'ogni pallina si procederà con un più complesso livello (e con fantasmi più accaniti, nonché vulnerabili per un minor lasso di tempo) ed ognuna delle palline donerà allo Score dieci punti (una cinquantina invece arriveranno dalle quattro palline energia). Il punteggio non è solo personale motivo di vanto, ma anche il miglior modo per garantire la propria presenza. Perse le tre vite disponibili sarà infatti inesorabilmente Game Over, e solo racimolando dieci mila punti si otterrà una salvifica vita extra.
Premendo contemporaneamente i dorsali del portatile Nintendo si potrà accedere al "Menu di Sistema" che consente il prezioso salvataggio del proprio Hi-Score. Ciliegina sulla torta: la modalità per due giocatori (presente anche nella controparte NES e qui effettuabile mediante i consueti collegamenti tra console).
Tenendo in considerazione la rinomata struttura del titolo è ovvio che questa cartuccia entrerà e nelle case dei più nostalgici (memori di indimenticabili giornate) e in quanti ancora, fortunati, spinti da rimorso storico vogliano conoscere Pac-Man ed il suo labirintico mondo.
Indiscusso mangia-monetine per eccellenza Pac-Man (il cui nome primigenio fu Puck-Man) fu inizialmente convertito per Atari 2600, prima di raggiungere la ludoteca del Family Computer di casa Nintendo.
Diamo inizio a quello che possiamo definire come un piccolo ripasso di una lezione che ogni giocatore conosce a memoria per forza di cose.
Sappiamo pertanto di trovarci sì davanti ad un efficace scacciapensieri ma anche dinanzi ad un titolo che per quanto concerne il miglioramento personale (vieppiù che aumentaio le sessioni di gioco) ha ancora molto da insegnare ad arcade del giorno d'oggi.
Era il tempo dove la parola semplicità si accostava al significato di divertimento e descrivere pertanto il sistema di controllo non porterà via più di qualche lettera: semplicemente occorrerà servirsi del D-pad per muoversi nelle quattro direzioni possibili. Lo scopo del gioco è liberarsi della fastidiosa presenza di un quartetto di fantasmi (il rosa Pinky, il rosso Blinky, il blu Inky ed infine l'arancione Clyde), rimpinzandosi al contempo delle palline disseminate lungo gli intricati labirinti (sempre più complessi col procedere di livello) e raggiungendo agli angoli di questi le quattro palline energia. Fagocitando quest'ultime il nostro tondeggiante eroe avrà la temporanea capacità di distruggere i fantasmi che durante la momentanea vulnerabilità muteranno, come risaputo, di colore.
Per quanto concerne i nostri antagonisti va detto che essi si comportano in maniera differente l'uno dall'altro; Clyde tende ad esempio a non inseguire Pac-Man mentre Blinky vanta una maggiore aggressività (Inky e Pinky si comportano rispettivamente come i due appena nominati con l'aggiunta di una maggiore celerità).
Altro bonus del gioco è l'apparizione di vari tipi di frutta e oggetti, apparizione dettata dal numero di palline ingerite (ad esempio alla cinquantasettesima pallina apparirà la ciliegia, poi la fragola e così via).
Il principale obbiettivo sarà basilarmente migliorare di sessione in sessione il proprio record personale tenendo a mente il valore di ognuno dei bonus. Ripulendo la schermata d'ogni pallina si procederà con un più complesso livello (e con fantasmi più accaniti, nonché vulnerabili per un minor lasso di tempo) ed ognuna delle palline donerà allo Score dieci punti (una cinquantina invece arriveranno dalle quattro palline energia). Il punteggio non è solo personale motivo di vanto, ma anche il miglior modo per garantire la propria presenza. Perse le tre vite disponibili sarà infatti inesorabilmente Game Over, e solo racimolando dieci mila punti si otterrà una salvifica vita extra.
Premendo contemporaneamente i dorsali del portatile Nintendo si potrà accedere al "Menu di Sistema" che consente il prezioso salvataggio del proprio Hi-Score. Ciliegina sulla torta: la modalità per due giocatori (presente anche nella controparte NES e qui effettuabile mediante i consueti collegamenti tra console).
Tenendo in considerazione la rinomata struttura del titolo è ovvio che questa cartuccia entrerà e nelle case dei più nostalgici (memori di indimenticabili giornate) e in quanti ancora, fortunati, spinti da rimorso storico vogliano conoscere Pac-Man ed il suo labirintico mondo.
Pac-Man -Nes Classics-
7.5
Voto
Redazione
Pac-Man -Nes Classics-
Ecco a noi Pac-Man, un'altra delle indimenticabili icone videoludiche che la serie Nes Classics vuole rispolverare tanto per i nostalgici quanto per coloro che non fossero stati graziati dell'aurea età del Nintendo Entertainment System. Che la caccia ai fantasmi abbia inizio, l'eroe giallo simbolo del primo boom dei videogiochi non andrà mai in pensione.