Pac Man World
di
Da un caposaldo come Pac Man sarebbe, infatti, più che lecito aspettarsi qualcosa di molto significativo, qualcosa che lasci un segno indelebile (come é stato per la sua prima uscita) nella ludoteca della PSX, nonché nell'intero panorama videoludico. Invece, Pac Man World risulta fin troppo scontato per impressionare i giocatori più smaliziati, risultando inferiore a uscite meno altisonanti ma meglio realizzate come Ape Escape o Gex 3. Inoltre, nonostante la non incredibile ricchezza grafica, il motore del gioco tende a perdere qualche frame di troppo, compromettendo in parte la giocabilità. Detto questo, e come annunciato nell'occhiello, il titolo Namco verrà comunque amato da tutti i nostalgici e dagli appassionati del genere, grazie alla buona varietà e alla riproduzione di schemi di gioco cari a tutti i retrogamer. La simpatia del personaggio, le musiche orecchiabili e il gameplay collaudato sono sicuramente aspetti positivi, anche se la sensazione di un lavoro un po' troppo negli schemi rimane, soprattutto perché il suo sviluppatore si chiama Namco, gente che a scrivere la storia di un sistema (sia arcade che casalingo) é abituata e che, con questo ultimo titolo, sembra essersi limitata a fare il "minimo sindacale" per quanto riguarda il genere platform.