Pac n'Roll
di
Stefano Guzzetti
Pacman è, come tutti sappiamo, una delle icone più importanti della storia dei videogiochi; insieme a personaggi come Super Mario, Sonic, e altri, faceva parte di quel gruppo di titoli che hanno dato il via a una crescita seria e costante del media videoludico. Nulla di strano quindi che nel corso degli anni la Namco abbia cercato di spremere il più possible questa ';gallina dale uova d'oro', creando spin-offs di tutti i tipi: Pac Land, Pac Mania, Pac Attack, PacMan World e tanti altri ancora, sono tra i titoli che su le consoles di un paio di decenni hanno cercato di farci divertire ancora con la creatura di Iwatani.
A dire il vero però i risultati sono stati sempre abbastanza blandi, vuoi perchè Pac Man si basa su un gameplay abbastanza ripetitivo e sorpassato (efficace però in tempi di hardware basilare come i primi anni ottanta), vuoi perchè comunque i teams di sviluppo di turno non sono mai stati capaci di creare un titolo realmente coinvolgente. Per quanto riguarda il DS, dopo Pac Pix, Pac'n Roll si presenta come la seconda opportunità che Namco si concede per convincerci sul fatto che, dopo il primo Pacman del 1981, andare a mangiare palline e sfuggire ai fantasmi è ancora divertente. Il gioco si presenta come un platform in terza persona dove dobbiamo guidare il nostro protagonista all'interno di vari livelli completamente poligonali. Il controllo del gioco si svolge esclusivamente tramite l'uso del pennino e questa è la novità che rende il titolo davvero coinvolgente; perchè se facciamo un pò di memoria non potremo non notare la notevole somiglianza con la serie Pac Man World. Ma se questa mostrava ben presto i suoi limiti inquanto ennesimo clone dell'ennesimo platform, Pac'n Roll convince proprio per il controllo alternativo tipico del DS.
Sullo schermo superiore abbiamo la vera e propria azione di gioco, mentre nel touch screen inferiore abbiamo un Pacman enorme in tutto il suo splendore. Ed è proprio a seconda di come muoveremo il pennino su quest'ultimo che si muoverà il protagonista nella schermata di gioco. Una delle cose sorprendenti infatti è proprio la risposta alle leggi fisiche che i programmatori sono riusciti a dare al nostro eroe; quando durante le sessioni ci capiterà di far volare, o nuotare il nostro protagonista, per esempio, esso rispetterà in pieno i comportamenti gravitazionali tipici della situazione. Come in tutti i platforms che si rispettino, anche qua avremo i soliti punti da raccogliere, sotto forma di palline gialle (direttamente prese dall'arcade originale), che ci serviranno per andare avanti nel gioco, sbloccare aree, e altro ancora. Pacman inoltre godrà della transformazione in palla pesante (per camminare sott'acqua e rompere oggetti pesanti) e pallina un pò più leggera del previsto (per poter fluttuare tranquillamente in aria e raggiungere posti altrimenti inaccessibili).
Non mancano inoltre i soliti nemici storici come il quartetto di fantasmi (Clyde, Inky, Pinky e Blinky) e i soliti bonus da raccogliere (mela, pera, arancia ecc). Una menzione particolare va fatta al comparto grafico davvero notevole; non si può far altro che lodare i programmatori che ci hanno regalato un motore completamente poligonale, bello da vedere, e altrettanto bello da giocare, visto che il gioco non presenta alcun tipo di rallentamento e gode di un comparto telecamere ottimo (potrete spostare la visuale sia con la croce digitale o, se siete mancini come il sottoscritto, con i tasti A,B,X,Y). Insomma, le premesse per un titolo accattivante fino all'ultimo ci sono tutte, ma ciò che alla fine non piace è una certa ripetetività di gioco. Non c'è una storia da seguire, non c'è un qualcosa che ci renda costantemente avidi di conoscere lo stage successivo, e alla lunga questo mina il giudizio globale di un titolo che poteva davvero brillare di luce propria nel parco titoli per il DS.
La situazione non viene inoltre salvata dal comparto sonoro che è abbastanza anonimo e fila via tra le orecchie senza lasciare impressa alcuna melodia degna di nota. Concludendo possiamo comunque consigliare Pac'n Roll a chi ha voglia di distrarsi e divertirsi senza pretese, e soprattutto senza aspettarsi un capolavoro, cosa che forse questo titolo non voleva neanche essere. E lo si nota ampiamente.
A dire il vero però i risultati sono stati sempre abbastanza blandi, vuoi perchè Pac Man si basa su un gameplay abbastanza ripetitivo e sorpassato (efficace però in tempi di hardware basilare come i primi anni ottanta), vuoi perchè comunque i teams di sviluppo di turno non sono mai stati capaci di creare un titolo realmente coinvolgente. Per quanto riguarda il DS, dopo Pac Pix, Pac'n Roll si presenta come la seconda opportunità che Namco si concede per convincerci sul fatto che, dopo il primo Pacman del 1981, andare a mangiare palline e sfuggire ai fantasmi è ancora divertente. Il gioco si presenta come un platform in terza persona dove dobbiamo guidare il nostro protagonista all'interno di vari livelli completamente poligonali. Il controllo del gioco si svolge esclusivamente tramite l'uso del pennino e questa è la novità che rende il titolo davvero coinvolgente; perchè se facciamo un pò di memoria non potremo non notare la notevole somiglianza con la serie Pac Man World. Ma se questa mostrava ben presto i suoi limiti inquanto ennesimo clone dell'ennesimo platform, Pac'n Roll convince proprio per il controllo alternativo tipico del DS.
Sullo schermo superiore abbiamo la vera e propria azione di gioco, mentre nel touch screen inferiore abbiamo un Pacman enorme in tutto il suo splendore. Ed è proprio a seconda di come muoveremo il pennino su quest'ultimo che si muoverà il protagonista nella schermata di gioco. Una delle cose sorprendenti infatti è proprio la risposta alle leggi fisiche che i programmatori sono riusciti a dare al nostro eroe; quando durante le sessioni ci capiterà di far volare, o nuotare il nostro protagonista, per esempio, esso rispetterà in pieno i comportamenti gravitazionali tipici della situazione. Come in tutti i platforms che si rispettino, anche qua avremo i soliti punti da raccogliere, sotto forma di palline gialle (direttamente prese dall'arcade originale), che ci serviranno per andare avanti nel gioco, sbloccare aree, e altro ancora. Pacman inoltre godrà della transformazione in palla pesante (per camminare sott'acqua e rompere oggetti pesanti) e pallina un pò più leggera del previsto (per poter fluttuare tranquillamente in aria e raggiungere posti altrimenti inaccessibili).
Non mancano inoltre i soliti nemici storici come il quartetto di fantasmi (Clyde, Inky, Pinky e Blinky) e i soliti bonus da raccogliere (mela, pera, arancia ecc). Una menzione particolare va fatta al comparto grafico davvero notevole; non si può far altro che lodare i programmatori che ci hanno regalato un motore completamente poligonale, bello da vedere, e altrettanto bello da giocare, visto che il gioco non presenta alcun tipo di rallentamento e gode di un comparto telecamere ottimo (potrete spostare la visuale sia con la croce digitale o, se siete mancini come il sottoscritto, con i tasti A,B,X,Y). Insomma, le premesse per un titolo accattivante fino all'ultimo ci sono tutte, ma ciò che alla fine non piace è una certa ripetetività di gioco. Non c'è una storia da seguire, non c'è un qualcosa che ci renda costantemente avidi di conoscere lo stage successivo, e alla lunga questo mina il giudizio globale di un titolo che poteva davvero brillare di luce propria nel parco titoli per il DS.
La situazione non viene inoltre salvata dal comparto sonoro che è abbastanza anonimo e fila via tra le orecchie senza lasciare impressa alcuna melodia degna di nota. Concludendo possiamo comunque consigliare Pac'n Roll a chi ha voglia di distrarsi e divertirsi senza pretese, e soprattutto senza aspettarsi un capolavoro, cosa che forse questo titolo non voleva neanche essere. E lo si nota ampiamente.
Pac n'Roll
8
Voto
Redazione
Pac n'Roll
Il secondo titolo per DS dedicato a Pacman è senz'altro molto più divertente e accattivante del precedente, capace di sfoderare gli artigli con prepotenza, presentando al giocatore un motore completamente poligonale e dei livelli di gioco davvero intriganti. Almeno all'inizio, una volta impugnato il pennino, difficilmente ve ne staccherete. Ma come nella maggior parte delle cose, questa ';magia' presto svanirà.