Pangya: Golf with Style

di Simone Murtas
Il golf è spesso visto come uno sport rilassante si, ma anche molto serio e professionale, specialmente nelle sue conversioni videoludiche. I titoli di maggior successo dedicati alle 18 buche sono infatti spesso dei sofisticati simulatori orientati a riprodurre la fisica e la complessità dei tiri fino all'esasperazione. Alcune malelingue sostengono che anche la noia che taluni riscontrano in questo gioco è perfettamente trasposta nei videogiochi. Non è questo il caso della Tecmo che con il suo Pangya propone un gioco perfettamente in linea con lo spirito del Wii e cioè qualcosa di divertente, immediato, colorato, spiritoso, ma non per questo banale o poco realistico. La prima cosa che si nota lanciando Pangya è l'impostazione grafica dai colori accesi e brillanti e dai tratti tipicamente manga. Si tratta comunque di qualcosa di differente rispetto all'ambiente quasi naif di Wii-sports, decisamente meglio definito e più sofisticato, sulla linea insomma di un bel film d'animazione giapponese. Nonostante tutti gli elementi di Pangya siano vivaci ed allegri mantengono comunque una loro dignità, nel senso che non scadono mai nel demenziale, ma si mantengono entro l'abito di credibilità tipico, ad esempio, dei personaggi dei giochi di ruolo, così che una busta della spesa parlante o un delfino a forma di palla appaiano naturali piuttosto che ridicoli.


Com'è tradizione in molti titoli giapponesi, alla grafica fantasiosa si unisce una storia altrettanto fuori dagli schemi. Pangya, infatti, non è un semplice simulatore di golf, ma vuole raccontare la storia di una dozzina di personaggi che si incontrano in un'isola tropicale per una grande sfida di golf. Fin qui tutto normale se non fosse che il torneo è una sorta di celebrazione di un evento avvenuto millenni prima. Niente di complicato comunque, la storia è abbastanza scontata: l'isola magica di Pangya era minacciata dalle forze del male, o qualcosa del genere. Per salvarla era necessario mandare la palla dell'energia positiva nel buco dell'energia negativa per neutralizzare i demoni, ma siccome la palla magica era intoccabile da mani umane si usò una mazza. Ecco nascere il gioco del golf ed il torneo di Pangya. La solita storia delle forze del bene e del male e della magia ben si prestano alla realizzazione di un'isola dove il gioco del golf va ben oltre lo sport tradizionale, ma si arricchisce di elementi extra come bonus e colpi particolari.
Detto così potrebbe sembrare che Pangya sia una storpiatura del golf e che ben poco abbia in comune con il gioco originale, ma non è così. E' stato infatti trovato un equilibrio davvero interessante fra simulazione ed arcade in grado di avvicinare sia i giocatori più esigenti e tradizionalisti del golf, sia quelli più affini a giochi immediati. Insomma non un antagonista di prodotti come Tiger Woods PGA Tour 07, ma piuttosto un modo alternativo di interpretare il gioco, in perfetto stile Wii.

Tanto per cominciare il giocatore dovrà scegliere il suo personaggio fra quelli a disposizione, ognuno dotato di caratteristiche particolari in termini di potenza, precisione del colpo e simili, ma anche di una storia tutta sua che lo lega o lo contrappone agli altri giocatori. Durante il torneo, infatti, saranno visualizzate delle sequenze animate con dialoghi fra i vari giocatori che svilupperanno i loro rapporti. Niente di sostanziale ai fini del gioco, ma qualcosa che fa comunque coreografia, un po' come avviene, ad esempio, in Dead or Alive. Con l'avanzare dell'esperienza e dei punteggi accumulati nelle varie partite si potrà accedere ad un negozio virtuale dentro al quale acquistare dei gadget. Con questi oggetti si potrà arricchire la propria stanza dove collezionare nuovi personaggi da usare nelle partite, nuove mazze, abbigliamento varo e addirittura nuovi caddie. I caddie sono quei personaggi che i non avezzi al gioco del golf considerano dei semplici portantini, una sorta di "schiavo" che trasporta sulle spalle la borsa con le mazze del campione di turno e gli porge la bottiglietta d'acqua quando ha sete. In realtà il caddie è un alleato fondamentale del giocatore di golf, profondo conoscitore dei percorsi ed in grado di consigliare la mazza ed il colpo giusto per ogni occasione oltre che un supporto morale. In Pangya il caddie ha un ruolo molto importante ed è fondamentale stringere un rapporto di fiducia con questo personaggio con l'evolvere del proprio profilo di gioco. Via via che si svilupperà un certo affiatamento, infatti, il caddie scelto offrirà consigli sempre più precisi e mirati, preziosissimi per il giocatore che intenda vincere tutti i tornei di Pangya.

Le modalità di gioco offerte sono varie e tutte piuttosto interessanti fermo restando che si rifanno ai classici dei giochi di golf. Si va dalla normale sfida a 18 buche con conteggio del punteggio tradizionale (dove nella classifica finale conta il numero totale dei colpi) alle sfide nelle quali conta il vincitore di ogni singola buca. Il torneo Pangya è una sfida ad eliminazione, una sorta di tipico "story mode" arcade in cui il giocatore dovrà sfidare tutti gli avversari gestiti dalla CPU uno dopo l'altro incontrando difficoltà sempre crescenti. Il sistema di controllo è uno dei punti più importanti e riusciti di Pangya. Il Wii-mote, ovviamente, va usato come una mazza da golf ed in base al suo movimento si effettuerà il tiro. Alcuni indicatori sullo schermo aiuteranno nell'esecuzione del colpo definendo potenza e direzione. La barra posizionata sul fondo dello schermo visualizzerà una freccetta indicatrice della potenza riservata al colpo. La freccetta si muove in base all'inclinazione della mazza-wii: più la si solleva maggiore è la "carica" che si prepara, esattamente come nella realtà. Portandola dietro alla nuca si avrà la potenza massima. Come nella realtà, però, non è sufficiente la sola "carica" per imprimere la potenza necessaria, ma anche eseguire il colpo con una certa velocità. Pangya tiene conto anche di questo fattore e determina il risultato del tiro anche in base a questo elemento.


Per quanto riguarda la direzione e la precisione del colpo i giochi di golf, fino ad ora, hanno usato veri sistemi ed il più diffuso è quello che valuta la precisione con la quale il giocatore rilascia il pulsante di controllo in riferimento ad un indicatore sul video. Questo è ovviamente poco naturale, ma con il Wii.mote è tutta un'altra storia: il sistema rileva con grande precisione la direzione reale del colpo e l'eventuale rotazione del polso durante l'esecuzione e sono questi due fattori a determinare la direzione della pallina e la precisione globale del tiro. Sono quindi tantissimi gli elementi che intervengono sulla traiettoria della palla e la cosa ha una complessità molto vicina a quella reale. Non occorre spaventarsi più di tanto però perché i programmatori sono riusciti a far si che i primi colpi siano tutto sommato semplici da imparare e che il giocatore non si scoraggi o si stufi nel dover imparare a tirare. Il movimento è infatti molto naturale e non costringe il giocatore a dover entrare in qualche strana logica per capire come colpire la pallina.
A tal proposito è presente un tutorial che guida il giocatore passo per passo nell'acquisizione della giusta tecnica di tiro e, cosa molto importante, lo corregge quando sbaglia con consigli mirati e assolutamente utili.
Ovviamente i primi colpi, per quanto facili, saranno piuttosto approssimativi ed il giocatore potrà e dovrà affinare la sua tecnica col tempo.

Insomma qualcosa di molto simile a quanto avverrebbe nella realtà impugnando una mazza per la prima volta. Dopo qualche "liscio" si riuscirà senz'altro a colpire la pallina; anche se certo non si riuscirà a mandarla subito dove si vuole. In questo senso il gioco è senz'altro più tollerante ed aiuta molto i giocatori alle prime armi lasciando comunque i margini e gli stimoli per un miglioramento.
In questo modo si garantisce una fortissima giocabilità in grado di catturare qualsiasi giocatore, anche alle primissime armi, grazie alla semplicità e all'istintività, ma al tempo stesso consente di sfruttare un sistema molto sofisticato per chi sviluppasse o avesse già una tecnica più raffinata diventando via via sempre più precisi e battendo avversari sempre più forti.
Insomma Pangya sembra davvero essere un gioco ben riuscito: sfrutta perfettamente le possibilità offerte dal Wii-mote con una sensibilità ed una naturalezza ai primissimi posti fra i titoli visti fino a questo momento e veste uno sport come il golf di una nuova veste divertente e stimolante.