Parasite Eve: The 3rd Birthday

di Tommaso Alisonno
Un ultimo comando sarà utilizzato per operare l'Overdive, ossia il passaggio ad un altro organismo: normalmente questo tasto verrà utilizzato per passare da soldato o soldato, magari per sfruttare un'arma differente da quella in uso o anche semplicemente perché nell'ospite in uso siamo rimasti a corto di munizioni (e gli ospiti ricaricano automaticamente se lasciati a sé stessi), senza contare che a volte é inutile cercare di sfuggire a mostri troppo forti e cattivi ed é certamente più pratico farsi un “tuffo” dall'altra parte della piazza.



L'utilizzo alternativo dell'Overdive é quello di “tuffare” Aya in un nemico, in modo da danneggiarlo gravemente dall'interno; questa tecnica però non sarà sempre utilizzabile: richiederà invece che le “difese” del bersaglio siano state precedentemente abbattute, il ché si può ottenere sferrando molti attacchi di seguito. A tal uopo risulta parecchio utile la possibilità di effettuare il “fuoco incrociato”: quando oltre ad Aya ci sono altri personaggi a portata del nemico, mantenere la mira sul bersaglio senza sparare per qualche secondo permetterà di attivare questa modalità d'attacco, la quale causa parecchi danni e, come già detto, facilita la rottura delle sue difese. L'ultima forma di attacco di Aya, la “Liberation”, consiste in una sorta di stato di Berserk in cui la protagonista può entrare per un breve periodo di tempo dopo aver riempito un'apposita barra.

A monte della parte action/tattica/TPS, come detto, c'é tutta l'infrastruttura RPG del gioco. Man mano che sconfigge nemici, Aya accumulerà punti esperienza e potrà aumentare il proprio livello, sebbene questo incremento andrà a interessare principalmente il danno inflitto dall'attacco Overdive e in minor parte le sue caratteristiche di attacco/difesa. Più importante sarà invece il diverso grado di competenza accumulato nell'uso delle armi, divise nelle categorie pistole, fucili d'assalto, shotgun, fucili da cecchino, lanciagranate - più una sesta categoria “speciale” nella quale non é possibile accumulare competenza. Molto semplicemente: più si utilizzano armi di un certo tipo, più cresce la competenza in quella categoria e più upgrade é possibile acquistare per quelle armi.




Oltre questo arsenale classico, come s'é detto Aya può avvalersi di alcune capacità sovrannaturali, come incrementi al danno o alla difesa o una rigenerazione superiore al normale. Queste capacità proverranno dal suo DNA mutante, rappresentato da una griglia 3x3 nella quale vengono mostrate le mutazioni e che potrà essere modificata applicandoci i brani di DNA ottenuti dai nemici uccisi. E' interessante il fatto che si possano applicare le nuove mutazioni su quelle precedentemente installate: a volte queste si potenziano, altre volte si danneggiano, altre ancora si fondono in qualcosa di completamente nuovo. Il risultato é casuale, ma é comunque possibile ripetere la “fusione” quante volte si vuole prima di confermarla, in modo da cercare di ottenere sempre qualche vantaggio.

L'impatto grafico con The 3rd Birthday é piuttosto buono, pur senza raggiungere cime inenarrabili. É evidente come ci sia uno studio e una cura particolari nei confronti del modello di Aya, il quale rimane sempre una spanna sopra al resto del mondo, anche ad altri personaggi importanti della storia: le sua animazioni e le sue textures, che tra l'altro si modificano man mano che subisce danni (lasciandola via via più ignuda) sono tutte di ottima qualità. In generale comunque personaggi e mostri sono gradevolmente dettagliati e ben animati, anche se é innegabile che talvolta le telecamere un po' troppo strette sui modelli rendano certe fasi concitate difficilmente comprensibili.
Molto buoni gli effetti speciali; gli ambienti non sono mai particolarmente vasti, ma solitamente il respawn dei mostri fa si che non si superino troppo velocemente. Dal punto di vista audio assistiamo ad uno studio e una realizzazione di temi musicali estremamente puntati sull'angoscia e il thrilling, garantendo a tutta la vicenda quell'atmosfera da Survival Horror che indubbiamente non guasta, specie quando la, come in questo caso, raggiunge buone cime qualitative. Il gioco é interamente in lingua Inglese, audio e sottotitoli: la qualità delle voci é molto buona, ma nei dialoghi con grafica in-game non c'é movimento di labiale (nelle cinematiche e negli ottimi filmati, ovviamente, si).

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