Patrician III: l’Impero dei mari

di Francesco 'Oasis' Menna

Gli edifici pubblici e la cura dei vostri affari.

Oltre agli edifici e fabbriche di vostra proprietà, ci saranno anche alcuni edifici pubblici importantissimi per lo svolgimento del gioco. Nella taverna potrete reclutare marinai, capitani, spie e pirati; nel municipio potrete dare un'occhiata ai bandi e ai concorsi che vengono istituiti dal comune; nella borsa vedrete i prezzi correnti di ogni singolo bene e la produzione in città; la chiesa vi servirà principalmente per fare donazioni e quindi aumentare la popolarità; nei bagni pubblici incontrerete funzionari comunali da corrompere per avere vantaggi o danneggiare i rivali. E ci sarebbero tanti altri edifici di cui parlare, ma, per motivi di spazio, mi fermo qui. Ogni aspetto è curato nei minimi dettagli: pensate che il magazzino dove dovrete accumulare le merci può essere anche passivo di furti, per cui potrete assoldare guardie a sua difesa. Questo per farvi capire a che grado di particolari e variabili si arrivi in questo gioco.

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Dovrete perfino stare attenti al grado di usura delle vostre navi, facendole eventualmente riparare dal cantiere navale, e al morale dei marinai che potrebbero ammutinarsi, se li fate lavorare troppo duramente. Ci sono poi tutta una serie di eventi casuali, come gli assedi delle città da parte degli eserciti rivali, gli attacchi dei pirati e via di questo passo. In questo caso, se siete già sindaco della città, potrete assoldare truppe e tentare la difesa, e in questo caso il gioco si trasforma praticamente in un RTS molto semplificato. Anche la fase di combattimento navale è resa molto bene: ci sono una serie di fattori che influenzeranno l'esito dello scontro: la classe della nave, il suo armamento, il numero di marinai, le qualità militari del suo capitano.

Un gioco senza fronzoli
A questo punto, vi sarà già entrato in testa che stiamo parlando di un gioco parecchio complesso che ricorda un po' Anno 1503, con qualche elemento anche di Europa Universalis. In pratica, difficile per gli appassionati e pressoché impossibile per i neofiti.
Ma dal punto di vista tecnico? P3 sfrutta un motore grafico pulito, senza particolari picchi di magnificenza ma che fa egregiamente il suo dovere anche su sistemi non propriamente aggiornati. La grafica è in visuale isometrica, rigorosamente in 2D, ma bisogna dire che la scelta è azzeccata per questo genere di giochi, anche per farli girare su sistemi poco potenti, senza caricare la Cpu e la scheda grafica con elaborazioni di poligoni e textures. Il sonoro è anonimo negli effetti e nelle musiche(quasi inesistenti), mentre è di buona fattura il parlato localizzato in italiano. La longevità è garantita dalle tante campagne single player e dalla presenza del multiplayer online.
Concludo con una precisazione: il voto globale è relativo alla effettiva bontà del gioco, ma, se si dovesse considerare anche il prezzo a cui viene venduto, potreste aggiungervi anche un voto in più. In pratica, un rapporto qualità/prezzo davvero vantaggioso. Non pensateci un attimo e acquistatelo, se siete appassionati di manageriali "feroci". Se invece vi volete avvicinare a questo mondo, dirigetevi verso titoli meno ostici, o rischierete di accantonarlo da subito.