Perimeter
di
Partiamo subito dal nome. Perché Perimeter? Avete presente i film o i racconti di fantascienza nei quali si fa ampio ricorso agli scudi d'energia? Il gioco prende il nome dal perimetro del campo energetico che sarete in grado di creare per difendere i vostri possedimenti dagli attacchi dei nemici o dai terribili Scourge, mostri che saranno sempre in agguato e che spunteranno dagli anfratti del territorio, o che potranno essere generati dalle armi dei vostri avversari. Le modalità di gioco di Perimter sono molteplici e spaziano dai 28 livelli della modalità principale, fino alla modalità combattimento contro avversari gestiti dal computer e il classico multiplayer in lan o su Internet con scontri con altri giocatori sino ad un limite massimo di 4.
D'obbligo iniziare con il gioco classico per apprendere le strategie, la disposizione delle forze in campo e familiarizzare con i comandi che, a differenza di altri strategici in real time, sono stati semplificati al massimo, anche grazie ad un ottimo sistema di finestre di help contestuale che, nello stile a cui Windows ci ha abituato, aiuteranno il giocatore a comprendere e ad utilizzare al meglio i comandi di gioco. Il campo di battaglia copre la maggior parte dello schermo che permette risoluzioni da 640 x 480 a 1600 x 1200 pixel (consigliati 1024 x 768 per una fluidità del movimento anche nei sistemi hardware più evoluti), mentre in basso troviamo la consolle di comando con la mappa del campo di battaglia (di solito, un mondo, un asteroide in rappresentazione bidimensionale), la selezione dei mezzi da utilizzare per popolare il vostro esercito, la finestra di stato dei mezzi utilizzati e, molto importante, lo stato degli elementi che compongono i mezzi d'assalto.
Il processo di terraformazione, anche questo classico elemento di molti racconti di fantascienza, prevede l'uso di mezzi che il frame trasporta nella propria stiva. Avrete a disposizione 5 di questi mezzi che potrete definire nel ruolo di produttori o terraformatori. I primi permetteranno la creazione dei manufatti (truppe o armi) mentre i terraformatori si occuperanno di trasformare l'impervio territorio sul quale atterrerete un un omogeneo e perfettamente liscio campo di gioco (condizione fondamentale per la costruzione di qualsiasi tipo di edificio). Le missioni vi verranno indicate da una voce fuori campo e le stesse voci (particolarmente petulante e fastidiosa quella femminile) vi seguiranno per tutte le fasi del combattimento indicandovi gli attacchi degli avversari e lo stato delle vostre armate. Come procedere invece lo dovrete decidere voi, la strategia sarà costituita prima di tutto dalla scelta delle armi da costruire e da come utilizzarle e dal territorio (scelta e dimensioni) da terraformare. Essendo molto ampia la scelta di armi e soldati da produrre e relativamente limitato il numero di fabbriche belliche, assume un'importanza fondamentale la possibilità di upgradare o unire tali fabbriche per creare nuove varianti delle armi e velocizzare i processi di creazione delle stesse. Ovviamente tutte queste attività hanno un costo, rappresentato dal dispendio di quella energia che sarete chiamati a produrre terraformando (la terraformazione è il processo che "livellerà" il terreno su cui posizionare le vostre strutture) grandi spazi e piazzandoci sopra il maggior numero possibile di centrali in grado di estrarre dal sottosuolo l'energia di cui avrete bisogno.
D'obbligo iniziare con il gioco classico per apprendere le strategie, la disposizione delle forze in campo e familiarizzare con i comandi che, a differenza di altri strategici in real time, sono stati semplificati al massimo, anche grazie ad un ottimo sistema di finestre di help contestuale che, nello stile a cui Windows ci ha abituato, aiuteranno il giocatore a comprendere e ad utilizzare al meglio i comandi di gioco. Il campo di battaglia copre la maggior parte dello schermo che permette risoluzioni da 640 x 480 a 1600 x 1200 pixel (consigliati 1024 x 768 per una fluidità del movimento anche nei sistemi hardware più evoluti), mentre in basso troviamo la consolle di comando con la mappa del campo di battaglia (di solito, un mondo, un asteroide in rappresentazione bidimensionale), la selezione dei mezzi da utilizzare per popolare il vostro esercito, la finestra di stato dei mezzi utilizzati e, molto importante, lo stato degli elementi che compongono i mezzi d'assalto.
Il processo di terraformazione, anche questo classico elemento di molti racconti di fantascienza, prevede l'uso di mezzi che il frame trasporta nella propria stiva. Avrete a disposizione 5 di questi mezzi che potrete definire nel ruolo di produttori o terraformatori. I primi permetteranno la creazione dei manufatti (truppe o armi) mentre i terraformatori si occuperanno di trasformare l'impervio territorio sul quale atterrerete un un omogeneo e perfettamente liscio campo di gioco (condizione fondamentale per la costruzione di qualsiasi tipo di edificio). Le missioni vi verranno indicate da una voce fuori campo e le stesse voci (particolarmente petulante e fastidiosa quella femminile) vi seguiranno per tutte le fasi del combattimento indicandovi gli attacchi degli avversari e lo stato delle vostre armate. Come procedere invece lo dovrete decidere voi, la strategia sarà costituita prima di tutto dalla scelta delle armi da costruire e da come utilizzarle e dal territorio (scelta e dimensioni) da terraformare. Essendo molto ampia la scelta di armi e soldati da produrre e relativamente limitato il numero di fabbriche belliche, assume un'importanza fondamentale la possibilità di upgradare o unire tali fabbriche per creare nuove varianti delle armi e velocizzare i processi di creazione delle stesse. Ovviamente tutte queste attività hanno un costo, rappresentato dal dispendio di quella energia che sarete chiamati a produrre terraformando (la terraformazione è il processo che "livellerà" il terreno su cui posizionare le vostre strutture) grandi spazi e piazzandoci sopra il maggior numero possibile di centrali in grado di estrarre dal sottosuolo l'energia di cui avrete bisogno.