Persian Wars
di
Redazione Gamesurf
POMI D'ORO E MANICI DI SCOPA
La grafica di questo gioco é il punto dolente di un titolo che nasce da una buona idea. Il motore grafico utilizzato é obsoleto: completamente bidimensionale, non ha nulla di innovativo ed anzi appare superato in quasi tutti i comparti. Tuttavia, gli scenari sono ben caratterizzati e ricchi di particolari, così come i singoli personaggi. I dialoghi appaiono in finestre di lettura con solo un'icona fissa a rappresentare l'interlocutore Il campo di battaglia é visto a volo d'uccello e non sempre é facile riconoscere le proprie truppe in mezzo a un'azione, né isolare Sinbad durante un attacco per portarlo in salvo. L'interfaccia invece é pratica e viene incontro alle esigenze di colui che deve comandare le truppe. Nell'aspetto gestionale é molto intuitiva ed é facile selezionare le truppe ed acquistare miglioramenti e nuovi edifici. Nel corso della battaglia in una barra sono visualizzate le varie unità ed é possibile prenderne il comando singolarmente, oppure si può selezionare direttamente l'intero gruppo o i singoli elementi attraverso il mouse e muoverli sulla mappa. A sinistra dello schermo appaiono gli incantesimi che é possibile scagliare contro gli avversari In realtà le schiere difficilmente si mantengono compatte e quindi si dovrà spesso intervenire nel corso della battaglia. E' possibile mettere in pausa il gioco nel corso dello scontro ed impartire ordini ai soldati, rendendo meno difficoltosa questa operazione. Oltre alla prima campagna vi é "I Racconti d'Oriente". Questa é un po' più lineare rispetto alla prima e vedrà Sinbad sin dall'inizio al comando di un esercito alla ricerca della principessa amazzone rapita e del suo ghepardo. Lo scenario scelto dal team di Cryo é indubbiamente affascinante e l'idea che sta alla base del gioco é originale. L'aspetto strategico, non certo innovativo, riesce ad essere comunque divertente. La forza principale di questo titolo é l'ampio numero di missioni e la possibilità di optare nel corso dell'avventure per missioni da svolgere ed il modo in cui comportarsi assicurando, una certa longevità ad un gioco che soffre molto una grafica obsoleta e superata, che avrebbe meritato maggiore cura.
La grafica di questo gioco é il punto dolente di un titolo che nasce da una buona idea. Il motore grafico utilizzato é obsoleto: completamente bidimensionale, non ha nulla di innovativo ed anzi appare superato in quasi tutti i comparti. Tuttavia, gli scenari sono ben caratterizzati e ricchi di particolari, così come i singoli personaggi. I dialoghi appaiono in finestre di lettura con solo un'icona fissa a rappresentare l'interlocutore Il campo di battaglia é visto a volo d'uccello e non sempre é facile riconoscere le proprie truppe in mezzo a un'azione, né isolare Sinbad durante un attacco per portarlo in salvo. L'interfaccia invece é pratica e viene incontro alle esigenze di colui che deve comandare le truppe. Nell'aspetto gestionale é molto intuitiva ed é facile selezionare le truppe ed acquistare miglioramenti e nuovi edifici. Nel corso della battaglia in una barra sono visualizzate le varie unità ed é possibile prenderne il comando singolarmente, oppure si può selezionare direttamente l'intero gruppo o i singoli elementi attraverso il mouse e muoverli sulla mappa. A sinistra dello schermo appaiono gli incantesimi che é possibile scagliare contro gli avversari In realtà le schiere difficilmente si mantengono compatte e quindi si dovrà spesso intervenire nel corso della battaglia. E' possibile mettere in pausa il gioco nel corso dello scontro ed impartire ordini ai soldati, rendendo meno difficoltosa questa operazione. Oltre alla prima campagna vi é "I Racconti d'Oriente". Questa é un po' più lineare rispetto alla prima e vedrà Sinbad sin dall'inizio al comando di un esercito alla ricerca della principessa amazzone rapita e del suo ghepardo. Lo scenario scelto dal team di Cryo é indubbiamente affascinante e l'idea che sta alla base del gioco é originale. L'aspetto strategico, non certo innovativo, riesce ad essere comunque divertente. La forza principale di questo titolo é l'ampio numero di missioni e la possibilità di optare nel corso dell'avventure per missioni da svolgere ed il modo in cui comportarsi assicurando, una certa longevità ad un gioco che soffre molto una grafica obsoleta e superata, che avrebbe meritato maggiore cura.
Persian Wars
Persian Wars
Persian Wars nasce da un'idea originale ed è divertente sotto molti aspetti, ma avrebbe meritato una maggiore attenzione e uno sforzo superiore per quanto riguarda l'aspetto grafico. Se questo fattore non disturba il giocatore, rimane un titolo discreto, senza eccessive pretese, che potrebbe soddisfare le esigenze degli amanti della strategia. L'ambientazione originale e l'ampio numero di missioni costituiscono il punto di forza di questo gioco. L'interfaccia è pratica ed intuitiva, mentre gli effetti sonori sono un'appendice di contorno.