Pro Evolution Soccer 2014
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Peccato che l'innovazione del sistema di gioco introduca anche alcuni indesiderati effetti collaterali. Ci riferiamo all'eccessiva inerzia dei giocatori in campo (ma pur sempre nettamente inferiore a quella mostrata nella demo di qualche settimana fa) e soprattutto al drastico abbattimento del “timing” sui comandi, con il netto degrado della velocità di risposta dei giocatori e la conseguente necessità di intervenire con netto anticipo (al punto che per effettuare un banale dai e vai o un tiro al volo il corrispondente tasto d'azione dovrà essere premuto immediatamente dopo il passaggio del proprio compagno di squadra) su molte delle combinazioni che richiederanno tiri al volo o tocchi di prima. Nulla di veramente trascendentale, sia intesi, ma che i giocatori di PES di vecchia data potrebbero digerire con non poca fatica.
In campo
Che si tratti di una banalissima amichevole o della finale della Champions League, é chiaro che é proprio sul rettangolo di gioco che PES 2014 da' il meglio si se. Pad alla mano, superata la classica fase di pre-impostazione che come di consueto consentirà di intervenire su ogni singolo aspetto della propria squadra, sono sufficienti pochi scambi per rendersi immediatamente conto di trovarsi di fronte ad un Pro Evolution Soccer completamente nuovo.
Come detto, rispetto al passato l'azione di gioco appare meno legata ai canonici binari e decisamente più compassata, vuoi per la presenza del già citato FOX Engine, vuoi soprattutto per le nuova IA messa in campo dal titolo di casa Konami. I giocatori controllati dalla CPU dimostrano, infatti, una spiccata propensione al gioco di squadra ragionato, con pressing mirati, sovrapposizioni e frequenti cambi di campo particolarmente utili per scardinare anche la retroguardie più arcigne. Al contrario, durante la fase difensiva gli stessi giocatori si adopereranno invece per coprire organicamente tutte le aree nevralgiche del campo, con movimenti a scalare, raddoppi di marcature e diagonali difensive degne del miglior Franco Baresi, da far impallidire la versione 2013 dello stesso gioco.
Ottima anche in questa occasione sia la fisica del pallone (sempre più punto di forza della serie) che l'IA dei portieri, decisamente reattivi fra i pali e nelle uscite, nonostante la tendenza a ribattere i tiri dalla distanza verso il centro dell'area e la sporadica perdita della posizione in occasione dei cross dal fondo, così come l'implementazione del nuovo controllo manuale alternativo, in grado -dopo un'opportuna fase di assimilazione- di regalare non poche soddisfazioni con azioni e schemi difficilmente replicabili.
Anche l'occhio vuole la sua parte
Tecnicamente parlando Pro Evolution Soccer 2014 presenta luci ed ombre. Se é vero che l'implementazione del Fox Engine ha permesso l'integrazione di nuove animazioni, mimiche decisamente naturali ed in senso più generale una ricchezza visiva decisamente sopra la media, é altrettanto vero che l'assenza di esperienza da parte del team di sviluppo con il motore di Kojima si traduce in campo con la comparsa di sporadiche compenetrazioni poligonali a cui onestamente non eravamo abituati, per non parlare poi dell'assenza di fattori quali li meteo dinamico, volutamente esclusi -a detta dello stesso responsabile del progetto- proprio per mancanza di tempo.
Ottimo come sempre l'implementazione del sistema di controllo nonostante una risposta decisamente diversa dal solito e la scelta di arricchire l'offerta con l'inedito sistema manuale alternativo, così come la fisica del pallone, sempre più punto di forza della serie nonostante gli anni di onorata carriera. Parlando degli altri aspetti controversi, non possiamo non citare la presenza di un sistema di fisica a volte fin troppo ingombrante (con giocatori meno reattivi del solito e non sempre propensi a dissipare la propria energia cinetica in tempi accettabili) e l'intelligenza artificiale dei portieri non sempre all'altezza della situazione, così come la presenza di alcune sbavature legate all'arbitraggio, talmente rigido da punire anche le simulazioni in completa solitudine in qualsiasi zona del campo (area "amica" esclusa).
In ultimo ci pare doveroso segnalare l'ottimo adattamento italiano con il dinamico duo Pardo Marchegiani sugli scudi, così come la scelta di una corposa colonna sonora che annovererà sia dei classici come Nessun Dorma che hit ben più attuali.
E in multiplayer?
Avrete certamente notato che abbiamo aspettato qualche giorno in più per completare l'articolo con l'analisi di una componente fondamentale come il multiplayer online. Il motivo é presto detto: volevamo essere certi che i grossissimi problemi palesati dal gioco nei primissimi giorni di vendita fossero dovuti principalmente all'affollamento dei server ed alla conseguente ricalibrazione del sistema. Il risultato sotto questo punto di vista resta in definitiva apprezzabile, con la riduzione delle code durante il matchmaking e la scomparsa dei blocchi che avevano attanagliato i server immediatamente dopo il lancio. A distanza di quasi due settimane resta purtroppo il problema di un lag eccessivo nella risposta dei comandi e soprattutto l'assenza sia dalla famigerata modalità 11 Vs 11 che dell'aggiornamento delle rose, ancora "inchiodate" al mese di Agosto. Sotto questo punto di vista non resta dunque che attendere i prossimi DLC, sperando che non passi troppo tempo da qui all'effettivo rilascio.
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In campo
Che si tratti di una banalissima amichevole o della finale della Champions League, é chiaro che é proprio sul rettangolo di gioco che PES 2014 da' il meglio si se. Pad alla mano, superata la classica fase di pre-impostazione che come di consueto consentirà di intervenire su ogni singolo aspetto della propria squadra, sono sufficienti pochi scambi per rendersi immediatamente conto di trovarsi di fronte ad un Pro Evolution Soccer completamente nuovo.
Come detto, rispetto al passato l'azione di gioco appare meno legata ai canonici binari e decisamente più compassata, vuoi per la presenza del già citato FOX Engine, vuoi soprattutto per le nuova IA messa in campo dal titolo di casa Konami. I giocatori controllati dalla CPU dimostrano, infatti, una spiccata propensione al gioco di squadra ragionato, con pressing mirati, sovrapposizioni e frequenti cambi di campo particolarmente utili per scardinare anche la retroguardie più arcigne. Al contrario, durante la fase difensiva gli stessi giocatori si adopereranno invece per coprire organicamente tutte le aree nevralgiche del campo, con movimenti a scalare, raddoppi di marcature e diagonali difensive degne del miglior Franco Baresi, da far impallidire la versione 2013 dello stesso gioco.
Ottima anche in questa occasione sia la fisica del pallone (sempre più punto di forza della serie) che l'IA dei portieri, decisamente reattivi fra i pali e nelle uscite, nonostante la tendenza a ribattere i tiri dalla distanza verso il centro dell'area e la sporadica perdita della posizione in occasione dei cross dal fondo, così come l'implementazione del nuovo controllo manuale alternativo, in grado -dopo un'opportuna fase di assimilazione- di regalare non poche soddisfazioni con azioni e schemi difficilmente replicabili.
Anche l'occhio vuole la sua parte
Tecnicamente parlando Pro Evolution Soccer 2014 presenta luci ed ombre. Se é vero che l'implementazione del Fox Engine ha permesso l'integrazione di nuove animazioni, mimiche decisamente naturali ed in senso più generale una ricchezza visiva decisamente sopra la media, é altrettanto vero che l'assenza di esperienza da parte del team di sviluppo con il motore di Kojima si traduce in campo con la comparsa di sporadiche compenetrazioni poligonali a cui onestamente non eravamo abituati, per non parlare poi dell'assenza di fattori quali li meteo dinamico, volutamente esclusi -a detta dello stesso responsabile del progetto- proprio per mancanza di tempo.
Ottimo come sempre l'implementazione del sistema di controllo nonostante una risposta decisamente diversa dal solito e la scelta di arricchire l'offerta con l'inedito sistema manuale alternativo, così come la fisica del pallone, sempre più punto di forza della serie nonostante gli anni di onorata carriera. Parlando degli altri aspetti controversi, non possiamo non citare la presenza di un sistema di fisica a volte fin troppo ingombrante (con giocatori meno reattivi del solito e non sempre propensi a dissipare la propria energia cinetica in tempi accettabili) e l'intelligenza artificiale dei portieri non sempre all'altezza della situazione, così come la presenza di alcune sbavature legate all'arbitraggio, talmente rigido da punire anche le simulazioni in completa solitudine in qualsiasi zona del campo (area "amica" esclusa).
In ultimo ci pare doveroso segnalare l'ottimo adattamento italiano con il dinamico duo Pardo Marchegiani sugli scudi, così come la scelta di una corposa colonna sonora che annovererà sia dei classici come Nessun Dorma che hit ben più attuali.
E in multiplayer?
Avrete certamente notato che abbiamo aspettato qualche giorno in più per completare l'articolo con l'analisi di una componente fondamentale come il multiplayer online. Il motivo é presto detto: volevamo essere certi che i grossissimi problemi palesati dal gioco nei primissimi giorni di vendita fossero dovuti principalmente all'affollamento dei server ed alla conseguente ricalibrazione del sistema. Il risultato sotto questo punto di vista resta in definitiva apprezzabile, con la riduzione delle code durante il matchmaking e la scomparsa dei blocchi che avevano attanagliato i server immediatamente dopo il lancio. A distanza di quasi due settimane resta purtroppo il problema di un lag eccessivo nella risposta dei comandi e soprattutto l'assenza sia dalla famigerata modalità 11 Vs 11 che dell'aggiornamento delle rose, ancora "inchiodate" al mese di Agosto. Sotto questo punto di vista non resta dunque che attendere i prossimi DLC, sperando che non passi troppo tempo da qui all'effettivo rilascio.