Pikmin
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Per poter sfruttare i Pikmin Olimar può quindi decidere di estrarre immediatamente i piccoli semi che riempono il quartiere generale delle sue operazioni in ognuna delle quattro regioni; se invece il tempo é dalla sua parte (situazione più unica che rara), allora é consigliabile lasciare che i Pikmin "maturino", fino a diventare die fiorellini che, una volta estratti, portano a degli esserini decisamente più veloci, resistenti agli attacchi dei nemici e dotati di maggior forza
Fortunatamente Olimar può far avanzare di grado i Pikmin "bebé" (i tre stadi sono: piccola foglia, foglia leggermente più grande, fiore) guidandoli su delle zone di erba da cui i soldatini traggono le risorse necessarie, delle strane chiazze giallognole, che permettono loro di irrobustirsi. Insomma, tanti piccoli aspetti da tenere costantemente sotto monitoraggio, tanti piccoli aspetti che concorrono alla creazione di un quadro particolarmente ricco e quanto mai ben gestito, concepito e realizzato
THE PIKMIN DIFFERENCE
Recuperare tutti e trenta i pezzi di astronave nei trenta giorni previsti é operazione piuttosto difficile da portare a termine, perlomeno la prima volta che si affronta il gioco. La longevità é quindi direttamente legata alla tipologia di sessioni di gioco che si dedicano a Pikmin: nel nostro caso abbiamo diluito (anche e soprattutto per "colpa" dell'inondazione di grandi giochi che ha colpito questo periodo Natalizio la redazione di Gamesurf) l'avventura di Olimar in circa due settimane di gioco, cadendo comunque nelle ultime giornate digitali di gioco e non riuscendo, purtroppo a salvare il povero astronauta. Nell'elenco del "to do" del prossimo periodo rientra quindi a pieno merito una partita ex novo a Pikmin... Il livello di difficoltà é infatti discretamente alto, mai impossibile, sempre caratterizzato da una curva di apprendimento davvero ben bilanciato, ma in grado di dare del filo da torcere anche ai più sfegatati fan del genere su PC
Ciò che colpisce di Pikmin é in particolare l'organizzazione generale del suo mondo, la straordinaria ricchezza e coerenza interna che traspare da ogni pixel, da ogni piccola trovata. Non ci si può mai lamentare per l'aver "visto tutto" troppo presto, dal primo al trentesimo giorno esiste sempre qualcosa che non si é visto, qualche nemico dotato di tecniche di attacco intriganti (ma crudeli), zone geografiche da affrontare con mente strategica e soprattutto una "nazione" di Pikmin da gestire con grande duttilità e precisione..
Fortunatamente Olimar può far avanzare di grado i Pikmin "bebé" (i tre stadi sono: piccola foglia, foglia leggermente più grande, fiore) guidandoli su delle zone di erba da cui i soldatini traggono le risorse necessarie, delle strane chiazze giallognole, che permettono loro di irrobustirsi. Insomma, tanti piccoli aspetti da tenere costantemente sotto monitoraggio, tanti piccoli aspetti che concorrono alla creazione di un quadro particolarmente ricco e quanto mai ben gestito, concepito e realizzato
THE PIKMIN DIFFERENCE
Recuperare tutti e trenta i pezzi di astronave nei trenta giorni previsti é operazione piuttosto difficile da portare a termine, perlomeno la prima volta che si affronta il gioco. La longevità é quindi direttamente legata alla tipologia di sessioni di gioco che si dedicano a Pikmin: nel nostro caso abbiamo diluito (anche e soprattutto per "colpa" dell'inondazione di grandi giochi che ha colpito questo periodo Natalizio la redazione di Gamesurf) l'avventura di Olimar in circa due settimane di gioco, cadendo comunque nelle ultime giornate digitali di gioco e non riuscendo, purtroppo a salvare il povero astronauta. Nell'elenco del "to do" del prossimo periodo rientra quindi a pieno merito una partita ex novo a Pikmin... Il livello di difficoltà é infatti discretamente alto, mai impossibile, sempre caratterizzato da una curva di apprendimento davvero ben bilanciato, ma in grado di dare del filo da torcere anche ai più sfegatati fan del genere su PC
Ciò che colpisce di Pikmin é in particolare l'organizzazione generale del suo mondo, la straordinaria ricchezza e coerenza interna che traspare da ogni pixel, da ogni piccola trovata. Non ci si può mai lamentare per l'aver "visto tutto" troppo presto, dal primo al trentesimo giorno esiste sempre qualcosa che non si é visto, qualche nemico dotato di tecniche di attacco intriganti (ma crudeli), zone geografiche da affrontare con mente strategica e soprattutto una "nazione" di Pikmin da gestire con grande duttilità e precisione..