Pikmin

di Redazione Gamesurf
La realizzazione tecnica riesce nell'intento di ricreare un mondo che sia allo stesso tempo fotorealistico (e sia sufficente dare un'occhiata alle splendide texture dell'acqua, ai colori, agli effetti di illuminazioni, ombre, bump mupping...) e fumettoso, grazie a Olimar, grazie ai Pikmin, alle espressioni e in generale a uno stile che riesce a fondere due aspetti grafici che si é soliti ritenere agli antipodi e semplicemente inconciliabili. Il tutto é arricchito da una fluidità che non soffre mai del benché minimo intoppo, anche quando un centinaio di Pikmin corrono allegramente per i giardini del gioco. Peccato per una perdita di definizione in alcuni rari casi quando si utilizza la visuale più ravvicinata. Promozione a piene mani anche per il commento sonoro, mai invadente ma capace di creare la giusta (e riflessiva) atmosfera, con pezzi quasi ambient e ricolmi di orchestrazioni degne d'orecchio

In Pikmin c'é praticamente tutto quanto possa essere ricercato da chi é stufo di picchiare, sparare, far esplodere, devastare: c'é il gioco, di quelli che solo Nintendo e Shigeru riescono a confezionare, c'é il ritmo giusto, ci sono le idee, c'é la realizzazione tecnica... L'unico appunto può essere mosso per avvertire chi é solito dedicare svariate ore di gioco al giorno all'ultimo acquisto: in questo caso potreste completare Pikmin con una certa rapidità. Nonostante questo, Pikmin vale ogni lira richiesta per l'acquisto, situazione sempre più pericolosamente rara. E il GameCube visse felice e contento...