Pikmin
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In Pikmin c'é un po' tutta la Nintendo Difference, tanto spudoratamente pubblicizzata a destra e a manca (non senza qualche inaspettata caduta di tono) da Miyamoto-san negli ultimi mesi. Tirato fuori dal cilindro magico della grande N in occasione dello scorso E3 losangelino, Pikmin é da qualche settimana disponibile nei negozi statunitensi: sorpresa inaspettata o semplice intrattenimento in attesa dei "veri" prodotti di Mr. Shigeru?
CAROTE, CIPOLLE E MINESTRONI
Gioco di strategia, bellicismo da giardino di periferia, puzzle game fuori dagli schemi... picchiaduro a scorrimento? Pikmin é semplicemente un videogioco "diverso" e difficilmente inquadrabile, detto questo, eviteremo semplicemente di rinchiuderlo in un genere ben preciso, compito tanto arduo quanto inutile
Effettuare atterraggi di salvezza su pianeti alieni é da anni e anni consuetudine per i viaggiatori delle stelle: l'iter viene seguito (volente o nolente) anche dal Capitano Olimar, un tondeggiante rappresentante di una non meglio precisata galassia et relativo pianeta. E dire che il tutto era nato come un semplice viaggio di tutto piacere, organizzato dalla servile moglie del prode Olimar per far tirare il fiato al marito, dopo un periodo di lavoro extra. Problemi tecnici e sventure assortite hanno invece obbligato il nostro a un periodo di permanenza su terra sconosciuta, non solo: il proprio bolide interstellare é andato pressoché distrutto, tanto che ben trenta pezzi dell'astronave sono schizzati in svariate regioni (quattro per la precisione) del pianetucolo. Olimar può contare su un sistema di sostentamento vitale capace di tenerlo in vita per un massimo di trenta giorni, dopodiché é costretto a salutare i minestroni di cipolle e carote della moglie..
Al giocatore viene ovviamente affidato un compito teoricamente improbo: recuperare i trenta pezzi dell'astronave entro i suddetti giorni, permettendo a Olimar di ripartire e terminare senza grossi problemi quella che doveva essere una vacanza di tutto riposo... Ma su quali risorse può contare Olimar? E soprattutto, da che nemici e da quali ostacoli deve guardarsi?
PICK UP & THROW
I Pikmin. Piccoli ma amichevoli, ingenui ma istintivamente portati a grandi opere, colorati e soprattutto fondamentali perché il periodo di soggiorno forzato di Olimar si concluda nel migliore dei modi. Il protagonista viene a contatto con i Pikmin fin dalle sue prime esplorazioni: ci vuole ben poco perché l'astronauta intuisca le potenzialità dei piccoli esserini, benché il tutto sia presentato e "spiegato" al giocatore grazie a un lavoro particolarmente raffinato di Nintendo, che crea un ambiente e un'atmosfera quanto mai completi, coerenti e ricolmi di piccoli tocchi di genio che da tempo contraddistinguono le realizzazioni di Miyamoto e del suo team
CAROTE, CIPOLLE E MINESTRONI
Gioco di strategia, bellicismo da giardino di periferia, puzzle game fuori dagli schemi... picchiaduro a scorrimento? Pikmin é semplicemente un videogioco "diverso" e difficilmente inquadrabile, detto questo, eviteremo semplicemente di rinchiuderlo in un genere ben preciso, compito tanto arduo quanto inutile
Effettuare atterraggi di salvezza su pianeti alieni é da anni e anni consuetudine per i viaggiatori delle stelle: l'iter viene seguito (volente o nolente) anche dal Capitano Olimar, un tondeggiante rappresentante di una non meglio precisata galassia et relativo pianeta. E dire che il tutto era nato come un semplice viaggio di tutto piacere, organizzato dalla servile moglie del prode Olimar per far tirare il fiato al marito, dopo un periodo di lavoro extra. Problemi tecnici e sventure assortite hanno invece obbligato il nostro a un periodo di permanenza su terra sconosciuta, non solo: il proprio bolide interstellare é andato pressoché distrutto, tanto che ben trenta pezzi dell'astronave sono schizzati in svariate regioni (quattro per la precisione) del pianetucolo. Olimar può contare su un sistema di sostentamento vitale capace di tenerlo in vita per un massimo di trenta giorni, dopodiché é costretto a salutare i minestroni di cipolle e carote della moglie..
Al giocatore viene ovviamente affidato un compito teoricamente improbo: recuperare i trenta pezzi dell'astronave entro i suddetti giorni, permettendo a Olimar di ripartire e terminare senza grossi problemi quella che doveva essere una vacanza di tutto riposo... Ma su quali risorse può contare Olimar? E soprattutto, da che nemici e da quali ostacoli deve guardarsi?
PICK UP & THROW
I Pikmin. Piccoli ma amichevoli, ingenui ma istintivamente portati a grandi opere, colorati e soprattutto fondamentali perché il periodo di soggiorno forzato di Olimar si concluda nel migliore dei modi. Il protagonista viene a contatto con i Pikmin fin dalle sue prime esplorazioni: ci vuole ben poco perché l'astronauta intuisca le potenzialità dei piccoli esserini, benché il tutto sia presentato e "spiegato" al giocatore grazie a un lavoro particolarmente raffinato di Nintendo, che crea un ambiente e un'atmosfera quanto mai completi, coerenti e ricolmi di piccoli tocchi di genio che da tempo contraddistinguono le realizzazioni di Miyamoto e del suo team