Pirates The Legends of Black Kat
di
"Qual è il pirata più famoso dei videogame's?"
Se proviamo a porre questa domanda ad un campione significativo di videogiocatori, credo che i personaggi di Monkey Island riceverebbero un plebiscito di voti, ma da oggi un nuovo temibile pirata può insidiare da vicino la popolarità dei personaggi della Lucas e il suo nome è ... rullo di tamburi ... Katerina.
Una donna pirata? Vi vedo sorpresi, ma in fondo non dovreste esserlo più di tanto, ormai ci dovremmo essere abituati ai personaggi al femminile e non potrebbe essere altrimenti dopo quel fenomeno mediatico che è stato Lara Croft e quindi con estremo piacere andiamo a raccontare le gesta di questo nuovo, temerario ed avvenente Pirata.
La storia sembra uscita da un romanzo di Salgari e vede la bella Katerina diventare Pirata per soddisfare la proprio sete di vendetta, dopo aver assistito all'assassinio del padre ed aver appreso che la madre, anch'essa morta in circostanze misteriose, era stata in passato un famoso pirata, quindi la nostra eroina lascia tutto e si mette al comando di un vascello, il Wind Dancer, che scorrazzerà in lungo ed in largo per i mari alla ricerca di avventura, di tesoro, ma soprattutto di quelle risposte che Katerina cerca.
Il gioco si compone fondamentalmente da due parti distinte, una che si svolge sui mari, l'altra che ci vede prendere direttamente il controllo di Katerina, ed in questo caso il gioco da "simulazione" diventa un classico gioco in terza persona alla Tomb Raider.
Ho messo tra virgolette il termine simulazione perché gli scontri che avvengono tra i vascelli, sono abbastanza reali e credibili, se non fosse per alcune scelte discutibili, come il fatto che le navi girano attorno al proprio asse con estrema facilità, comunque questo non toglie niente al divertimento, che soprattutto in questi frangenti è veramente alto.
Ottimi anche gli effetti grafici, come l'incresparsi del mare o le coreografiche esplosioni, che sono una delle cose più riuscite, a livello visivo, dell'intero gioco, stessi apprezzamenti, purtroppo, non si possono rivolgere al comparto sonoro che è decisamente sotto la media e denota una certa superficialità nel curare quest'aspetto. Peccato.