Pirates The Legends of Black Kat

di Redazione Gamesurf

Comunque, gli scontri non si limitano a quelli con altri vascelli, ma possiamo anche ingaggiare battaglia con delle fortezze che proteggono le isole e la loro eliminazione a colpi di cannone è indispensabile per permetterci di accedere a quell'isola.
Quando ci avviciniamo ad un'isola, possiamo entrare in un porto ed in questo caso, come vi avevo già accennato, il gioco cambia modalità e finalmente comandiamo Katerina.
In questi frangenti avvengono anche i combattimenti ed abbiamo la possibilità di usare la spada oltre a delle armi secondarie, devo dire che anche questa fase è stata realizzata con una certa approssimazione, e il numero di mosse limitato e la povertà dell'IA dei nemici non aiuta di certo.

Spesso capita di affrontare orde di fantasmi, scheletri, pirati ed altri esseri ameni, ma mai da rappresentare un vero ostacolo, piuttosto, per via del sistema di rigenerazione, conviene evitare gli scontri se gli avversari sono numerosi, per non perdere troppo tempo ed evitando così il pericolo di invischiarsi in situazioni da cui potremmo non uscire più.
Il discorso cambia un pochino quando dobbiamo confrontarci con i Boss, che vanno affrontati con una certa tattica, ma anche in questo caso, mai nulla di veramente difficile o frustrante.

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Queste due fasi, sono legate assieme dall'avventura vera e propria che prevede il raggiungimento d'alcuni obiettivi (di solito si tratta di ritrovare degli oggetti perduti) e devo dire che il gioco lascia una certa libertà d'azione e quindi potremo affrontare in maniera diversa il gioco.
In questo modo potremo seguire gli indizi e risolvere il gioco tutto di un fiato o girovagare per i mari e per gli arcipelaghi nel tentativo di trovare tutti i tesori e tutti gli oggetti bonus o semplicemente mettere a ferro e fuoco tutte le navi che incrociamo sulla nostra rotta, d'altronde non ci dobbiamo scordare che siamo dei pirati!

In questo senso è importante ritrovare i tesori perduti, che anche se non indispensabili per concludere il gioco, ci forniscono crediti ed oggetti bonus di vario tipo, e contribuiscono ad aumentare la longevità globale del gioco.
In altre parole Pirates: The Legends of Black Kat è un gioco originale, divertente e dotato di alcune trovate interessanti, inoltre il personaggio di Katerina è piacevole e carismatico, una delle cose più belle e riuscito del lavoro dei Westwood, ma che lascia anche un po' di amaro in bocca, perché con una maggiore attenzione verso i dettagli e soprattutto verso la modalità in cui comandiamo la bella Piratesca (ma si potrà dire? Boh!), sarebbe potuto diventare un ottimo titolo, il classico gioco da consigliare a tutti senza remore. Quello che ci possiamo augurare e che questo titolo abbia un buon successo di vendite, in modo da poterne vedere il seguito, sperando questa volta che il risultato sia quello che tutti noi ci auguriamo.

Se vi è venuta voglia di fare la sua conoscenza, non vi rimane che andare in negozio di videogames ed acquistare la versione per la vostra console preferita (ricordo che la versione provata è quella per l'ammiraglia di casa Sony, ma per i primi di maggio dovrebbe essere disponibile anche quella per la console di Microsoft).

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