Pizza Syndicate

di Redazione Gamesurf
Ma la sezione più bella del gioco deve ancora venire, ed é quella della creazione del menù delle pizze. Dopo aver ripescato il ricettario di Suor Germana accederemo alla sezione "cucina", dove ci attenderà una base per pizza tristemente sguarnita. Sceglieremo quindi la tipologia e la quantità dei vari ingredienti, e dovremo decidere se inserire ogni pizza nel menù delle portate standard oppure fra quelle speciali. Ma dove sta la differenza fra le due categorie? Beh, sta semplicemente nel fatto che ogni cliente ha una propria idea di pizza perfetta per quel che riguarda le tipologie più comuni (margherita, quattro stagioni, capricciosa), perciò quando opteremo per creare una pizza "standard" dovremo attenerci a regole ben precise per aver successo, e dovremo tentare di avvicinarci il più possibile a quei parametri che fanno, ad esempio, di una semplice quattro formaggi, la quattro formaggi per eccellenza. Una volta creata una pizza, potremo sottoporla ai pareri dei diversi gruppi di valutazione, che rispecchieranno le varie tipologie di clienti, per avere così una lista di voti (espressi con una sbarbinissima faccina). C'é da dire però che, se per esempio una pizza viene accolta con timido entusiasmo, questa potrà esser ben più gradita se avrà dalla sua un prezzo conveniente. Comunque é inutile negare che creare pizze ben vendibili non sarà certo un gioco da ragazzi. Personalmente non sono mai riuscito a superare un arraffatissimo 6 politico nella votazione degli assaggiatori. E il più delle volte é andata anche peggio, soprattutto per quel che concerne le pizze standard. Ma va detto che se la creazione di questo tipo di pizza vi darà dell'autentico filo da torcere, più semplice e, diciamocelo, divertente sarà creare delle pizze "originali", dove non ci saranno canoni particolari ai quali attenerci. Avremo infatti modo di sbizzarrirci fra più di ottanta diversi ingredienti, divisi fra formaggi, verdure, frutta, carni e pesce. Ognuno potrà essere sezionato a diversi livelli, cliccando l'ingrediente stesso sopra un tritatutto posto a fianco della base per la pizza. Prendiamo ad esempio un pomodoro: un click per smezzarlo, un secondo click per farlo a fattine, un altro click ancora per ottenere della salsa. Sarà stimolante e formativo quindi, sminuzzare ingredienti "particolari" come bacherozzi, pantegane, aspidi, formiche e coleotteri, fino ad ottenerne una sobria quanto irriconoscibile poltiglia, che magari farà pure impazzire i clienti che si lambiccheranno il cervello per riuscire a scovarne l'ingrediente segreto