Pn03
di
Andrea 'NeOAndY' Cani
Il fatto che il gioco possa essere terminato in poco più di due ore deve rendere evidente lo scopo dell'esperienza ludica qui proposta: divertimento fine a se stesso che ricorda in buona misura il genere di esperienza che una macchina arcade può regalare. Chiarito questo punto fondamentale è anche doveroso sottolineare l'elemento rigiocabilità di P.N.03. Giocarlo di nuovo, magari ritoccando verso l'alto il livello di difficoltà, resta un'esperienza divertente e auspicabile visto il genere di ammennicoli che potremo acquistare (tute e potenziamenti) nel corso del gioco: è chiaro che non basterà finire P.N.03 una sola volta per poter disporre dei punti necessari per acquistare tutti gli oggetti possibili. Da questo punto di vista assume un'importanza fondamentale il punteggio ottenuto durante la partita. Gli stessi punti guadagnati durante il gioco sono, infatti, i punti che poi potremo spendere nel negozio. Il punteggio viene in parte gestito dal giocatore con un sistema di combo che da un'importanza strategica al ritmo di eliminazione dei nemici. Appena ne abbatteremo uno comparirà su schermo un conto alla rovescia indicante il tempo entro il quale dovremo distruggerne un altro. Se riusciremo daremo il via ad una combo ed incrementeremo ulteriormente il tempo del countdown. Più sarà alto il numero di combo concatenate e più il punteggio salirà.
Ma un'importanza fondamentale ce l'avranno anche il tempo che impiegheremo per ripulire un'area e la quantità di colpi che avremo incassato nel ripulirla. Al termine del livello verremo premiati con una valutazione più o meno buona che darà come conseguenza un punteggio bonus più o meno elevato. Tutto questo ha lo scopo di arrivare ad indossare le tute da combattimento più performanti. Queste sono di tre tipi differenti, ognuna delle quali contraddistinta da tre varianti di potenza crescente. I tre tipi principali sono differenziabili in virtù di una maggiore potenza di attacco per la Blazer, un maggior potenziale difensivo per la Guardian e infine in un bilanciamento dei vari aspetti per la Fusion (ma questa dispone del fuoco automatico). Ognuna di esse è dotata di un super colpo (ma è possibile aggiungerne altri comprandoli in negozio) attivabile con una combinazione eseguibile con la croce direzionale e il tasto di fuoco. Un discorso a parte va fatto a proposito del sistema di controllo. Non perché questo sia particolarmente complesso, ma per via della scelta discutibile da parte del game designer di impedire a Vanessa di sparare mentre compie azioni elementari come correre, muoversi lateralmente o saltare: in pratica sarà possibile sparare esclusivamente da fermi.
Il perché di tale scelta non ci è dato sapere ma le ripercussioni di questo tipo di implementazione sul gameplay sono chiare ed evidenti. In definitiva il ritmo di gioco sarà scandito da momenti di fuoco continuo intervallati da movimenti laterale e spostamenti per raggiungere la posizione successiva più favorevole. L'attenzione del giocatore sarà totalmente incentrata nell'imparare i pattern di attacco dei nemici, in modo tale da capire quando sia il momento di attaccare e quando il momento di muoversi con azioni difensive e diversive. Il tutto viene assimilato dopo poche partite ma quella che permane è una sensazione di "legnosità" che nemmeno le movenze sinuose e ritmate di Vanessa riescono a distogliere.
Rimangono da fare alcune considerazioni sull'aspetto tecnico prima di passare al commento finale. Graficamente ci troviamo di fronte ad un titolo sicuramente curato sia per quanto riguarda il personaggio principale e sia per quanto riguarda le ambientazioni e i nemici. Ma se nessuna critica può essere effettuata per lo stile grafico implementato, se pur particolare e risultato di scelte ben ponderate da parte di Capcom, non si può chiudere un occhio di fronte al difetto più evidente, riscontrabile in una certa monotonia sia dei nemici che delle stesse ambientazioni. Chiude il discorso il buon sonoro caratterizzato da musiche elettroniche perfette per accompagnare l'elevato ritmo di gioco. In definitiva P.N.03 può essere definito un titolo snob. Sicuramente un gioco che per forza di cose non potrà piacere a tutti, sia per le scelte stilistiche che per quelle di gameplay, ma che potrà piacere a molti. Da provare prima di acquistare.
Pn03
7
Voto
Redazione
Pn03
Riallacciandoci alle ultime righe spese in sede di recensione, possiamo definire P.N.03 come un titolo stravagante per via di alcune scelte, sia stilistiche che di gameplay, da parte di Capcom. Alla luce di tali scelte non è facile comprendere la collocazione ideale di un titolo del genere. I giocatori che non riescono a mollare un gioco finché non hanno sbloccato tutto lo sbloccabile, a costo di rigiocare lo stesso diverse volte, troveranno in P.N.03 il compagno di giochi ideale per almeno un paio di settimane. Quelli che invece finiscono un gioco per poi riporlo velocemente nello scaffale è meglio che guardino altrove. Project Number 03 e la sua protagonista Vanessa non manderanno di certo in pensione "vecchi" eroi Capcom quali Dante, Chris e Jill, ma daranno una possibilità di scelta in più al giocatore frastornato da un mercato sempre più spesso invaso da seguiti e da licenze mal sfruttate.