Pokemon Diamante

di Vincenzo Pecora
Che l'universo dei Pokemon rappresenti uno dei più grandi successi commerciali degli ultimi 10 anni è un dato di fatto. Prima con le carte da collezionare e successivamente con i videogiochi per Gameboy Color e GBA, Nintendo è riuscita a costruire intorno a questi bizzarri e curiosi personaggi una vera e propria miniera d'oro. Un brand che a livello di popolarità nel mondo dei videogiochi risulta secondo soltanto a Mario non poteva certo non presentarsi in un'incarnazione per Nintendo DS, in assoluto una delle console più vendute al mondo, e quindi ecco arrivare Pokemon Diamante (e Perla), per la felicità di tutti i fan di vecchia data e per la curiosità di tutti coloro che, magari per la prima volta, si avvicinano a questa serie di successo.
Così come in altri contesti anche in quello videoludico può accadere che grande popolarità e successo di pubblico non corrispondano in maniera netta ad una altrettanto grande qualità oggettiva. Bene, questo non è il caso di Pokemon, come avrete modo di scoprire proseguendo nella lettura.


Come già accennato, Pokemon Diamante rappresenta, dopo una gestazione piuttosto lunga e meditata, il primo passo della saga sulla console a due schermi di casa Nintendo. La storia che fa da contorno al gioco è analoga agli episodi precedenti e molto semplice per la verità: nei panni di un giovane addestratore di Pokemon, bizzarre creature selvatiche che popolano i boschi e le praterie del mondo di Sinnoh, dovrete cercare di catturarne il numero più ingente possibile, nel tentativo di fornire il vostro apporto al dottor Rowan nella catalogazione delle specie esistenti. Nel corso delle vostre esplorazioni, oltre ad incontrare altri allenatori, desiderosi di sfidarvi per mettere alla prova le loro capacità, incapperete in svariati personaggi chiave, che vi aiuteranno a comprendere meglio le sfumature della vicenda nonché, ovviamente, i cattivoni di turno, impersonati per l'occasione dai membri del team Galattico, che cercheranno di mettervi i bastoni tra le ruote ad ogni piè sospinto. Nonostante una trama tanto semplice da sembrare infantile, in men che non si dica vi ritroverete, vostro malgrado, invischiati nella contagiosa frenesia da collezionismo, tentando di far vostri quanti più Pokemon possibili, attività che rappresenta il cuore pulsante della vostra avventura

Partendo dalla prima creatura, che vi verrà "donata" dallo stesso Dottor Rowan, potrete, una volta procurate le Pokeball, catturare i primi Pokemon selvatici, per poi catalogarli tramite Pokedex, uno strumento apposito e cominciare con essi un lungo e laborioso processo di addestramento. Ciascun Pokemon possiede alcune peculiarità di base che lo contraddistinguono dai suoi simili e lo rendono più o meno efficacemente utilizzabile nel corso degli scontri con gli altri addestratori. Ad esempio un Pokemon d'erba possiederà poteri legati al mondo vegetale, come incantesimi di paralisi, assorbimento di energia nonché avvelenamenti che se lo rendono efficace in caso di scontri con creature delle rocce d'altro canto ne fanno un poco temibile avversario per creature del fuoco, per le quali i Pokemon d'acqua risulteranno invece la scelta vincente. Ogni creatura può possedere fino a 4 skill o abilità differenti, tutte legate alle peculiarità della propria classe di appartenenza; acquisendo punti esperienza nel corso degli scontri ogni Pokemon salirà di livello, incrementando i valori che lo contraddistinguono, come punti ferita, resistenza, velocità, destrezza, etc; inoltre tenderà ad acquisire nuove abilità che, una svolta superato il numero di quattro, saranno memorizzabili soltanto a patto di "dimenticarne" una fra quelle già acquisite. Come in un vero e proprio gioco di ruolo quindi i vostri personaggi potranno essere plasmati secondo le vostre scelte, ed assortiti a piacimento in party fino a 6 elementi contemporaneamente, per permettervi di affrontare praticamente qualsiasi genere di avversario.

I Pokemon catturati nel corso delle vostre esplorazioni mediante le Pokeball, delle sfere create ad hoc per questo scopo, potranno essere inviati ad un computer presente nel gioco, in alcune particolari locazioni, e resteranno li immagazzinati, pronti ad essere interscambiati con quelli attualmente attivi, all'occorrenza. Come in ogni rpg che si rispetti sarà molto importante parlare con i personaggi che incontrerete nelle varie locazioni, visto che ognuno potrà dare il suo contributo fondamentale al proseguio dell'avventura. Non mancano negozi che vendono ogni sorta di oggetti, dalle pozioni per curare le vostre creature fino alle preziose Pokeball, passando per antidoti per vari stati di alterazione, come paralisi, sonnolenza, etc., grazie ai quali, a patto di aver denaro a sufficienza, potrete sempre trovare una soluzione a qualsiasi problema. La dote più importante di Pokemon Diamante, l'elemento che lo rende un gioco superiore a tanti altri dello stesso genere, è l'enorme cura con cui tutto è realizzato e l'estrema semplicità tramite cui effettuare praticamente ogni azione, aspetto questo che riesce a renderlo appetibile sia ad un pubblico estremamente giovane sia a chi ormai si interessa di videogiochi da parecchi anni, quasi a dimostrare che immediatezza e semplicità d'uso non necessariamente fanno rima con banalità e carenza di cura per il dettaglio. Graficamente Pokemon Diamante segna uno stacco dalla precedente generazione di console portatili, sfruttando timidamente le potenzialità offerte dal Nintendo DS. I villaggi sono realizzati mediante un discreto uso di grafica poligonale, perlomeno per quanto riguarda gli esterni, mentre gli interni mantengono un approccio più vecchio stile, con strutture dall'alto completamente in bitmap, ma molto particolareggiate, scelta che si rivela nell'insieme azzeccata.


Gli scontri in particolare giovano delle capacità grafiche del Nintendo DS, soprattutto per quanto riguarda gli effetti degli attacchi magici delle creature, ovviamente molto più coreografici che in passato. Tutto si muove sempre molto fluidamente e ci mancherebbe, visto che la console non viene certo messa alla frusta. Anche il comparto audio si comporta egregiamente, con musiche di accompagnamento abbastanza orecchiabili e variegate, che riescono a non stancare neppure dopo parecchie ore di gioco. Buoni e azzeccati gli effetti, a partire dai versi dei Pokemon fino a giungere ai suoni associati alle varie mosse a disposizione. La longevità del titolo è assicurata, con grande gioia dei fan, da un numero spropositato di Pokemon da catturare nel corso dell'avventura: si parla di oltre 480 creature nel complesso, di cui un centinaio inedite per questo titolo. Insomma, anche il giocatore più smaliziato e d'esperienza troverà certamente pane per i propri denti. Le differenze tra le versione Diamante e Perla sono praticamente nulle, e consistono nella presenza di alcune creature esclusive per ciascuna versione: una sorta di più o meno celato tentativo per convincere i fan più incalliti a farle entrambe proprie.
La più grande novità relativa all'avvento di Pokemon su Nintendo Ds, visto anche lo scarsissimo utilizzo del touchscreen, è rappresentata dalla presenza, per la prima volta, di modalità di gioco multiplayer, sia locali che via internet.

I giocatori infatti potranno, sia uno accanto all'altro che a migliaia di chilometri di distanza, scambiare le proprie creature e scontrarsi per mettere alla prova le proprie doti di allenatori. Lo scambio via internet avviene in maniera tanto semplice quanto funzionale: una volta selezionata la creatura da mettere sul mercato e stabilita la contropartita potrete scollegarvi dal sistema e attendere che qualcuno accetti e completi la transizione. Tali operazioni non vi permetteranno comunque di terminare più velocemente il gioco, visto che comunque i Pokemon ottenibili in cambio dei vostri saranno a scelta unicamente tra quelli già incontrati nel corso dell'avventura single player. Per quanto riguarda gli scontri invece sarà possibile affrontare team provenienti dal globo, anche se prima di essere competitivi sarà necessario spendere diverse ore nel far crescere il livello di esperienza delle nostre creature; interessante anche la possibilità di utilizzare il microfono per chattare con i nostri sfidanti, a patto però di avere il loro codice amico e di averli inseriti preventivamente nella lista dei giocatori preferiti.