Pokémon Mystery Dungeon: I Portali sull'Infinito

di Roberto Vicario
Il franchise di Pokemon Mystery Dungeon nacque nel non troppo lontano 2005. Lo spin-off non ha mai ricevuto un successo clamoroso al di fuori del Giappone, tuttavia, é riuscito a ritagliarsi un discreto numero di fan che hanno permesso il proseguo della saga anche al di fuori della terra del Sol Levante. Dopo aver attraversato le generazione del GBA, DS e Wii (quest'ultimi solo in Giappone!) approda finalmente in Europa l'ultimo capitolo della serie chiamato Pokemon Mystery Dungeon: I portali Sull'Infinito, segnando così il debutto sull'attuale portale di Nintendo. L'abbiamo giocato per voi.

Sogni inquietanti e desideri da realizzare

Come da tradizione della serie, il titolo trasformerà il giocatore in un Pokemon e gettato nel mondo dei simpatici mostriciattoli dovrà aiutarli nei più disparati compiti. In quest'ultimo capitolo il filo conduttore prenderà due strade ben precise, che nel corso dell'avventura - piuttosto lunga, circa venti ore di gioco - si intersecheranno più di una volta. Come sempre, all'inizio dovremo scegliere il nostro pokemon tra cinque: Pikachu, Snivy, Tepig, Oshawott e Axew. Una volta scelto il personaggio, e catapultato nel mondo di gioco, dovremo selezionare il nostro partner, che ci accompagnerà per il resto del nostro lungo viaggio.



Come dicevano, la storia mischierà elementi un po più seri ad altri più leggeri. Da una parte troviamo infatti il giocatore che ossessionato da una serie di incubi che profetizzano la minaccia di estinzione dei Pokemon, dall'altra invece dovremo cercare di aiutare il nostro socio a realizzare il Pokeparadiso, una casa accogliente per tutti i Pokemon. Scelta narrativa che troviamo discretamente azzeccata. Per quanto intrisa di buonismo (ma questo é lo stile della serie, e ormai lo sappiamo!) la storia riesce a coinvolgere dall'inizio alla fine e nonostante lo scopo del gioco sia quello di esplorare costantemente dungeon, tra una missione e l'altra avremo un nutrito numero di dialoghi in cui saremo coinvolti. Un modo intelligente per rendere gradevole il gioco sia al pubblico meno giovane che ai giocatori con qualche primavera in più sulle spalle.

Tolto il contesto narrativo, il nuovo capitolo del brand introduce diverse meccaniche che in parte modificano la giocabilità che avevamo imparato a conoscere. Sebbene alla sua radice, la struttura di gioco mantenga alcuni capisaldi come lo stile dungeon crawler, la visuale top-down e i dungeon creati in maniera generica, non mancano alcuni elementi nuovi, che scommettiamo non faranno felici tutti i fan della serie.

Innanzi tutto, questo é il primo capitolo ad essere ambientato nella regione di Unima, terra che abbiamo imparato a conoscere in Pokemon bianco e nero 1 e 2. Questa scelta comparta anche la presenza di Pokemon della quinta generazione, che quindi faranno il loro debutto all'interno del brand.

Per quanto riguarda i combattimenti rimane lo stile simil RPG strategico con il movimento a scacchiera dei nostri Pokemon e con i classici turni di attacco, difesa e movimento a scandire lo scontro. Molti degli elementi principali della serie trovano dimora anche all'interno di Mystery Dungeon. Ogni Pokemon avrà infatti sia delle statistiche passive come attacco, difesa, attacco speciale e la vita, affiancate da elementi attivi, e quindi modificabili, come le mosse da utilizzare che aumentano con il crescere dell'esperienza (se ne potranno configurare un massimo di quattro!). Anche in questo caso avrà la sua rilevanza la natura del Pokemon, quindi un mostro di fuoco sarà più efficace contro una di erba e così via.

Cosa fa storcere quindi il naso in questo capitolo? in generale, una certa semplificazione che gli sviluppatori di Nintendo hanno deciso di apportare nelle meccaniche di gioco. In primis viene meno l'importanza del cibare il pokemon, dato che la fatica non é più un parametro che gioca un ruolo fondamentale all'interno del gameplay. Inoltre, la vita si rigenera in maniera costante. Questo significa che dopo uno scontro impegnativo, basterà aspettare immobili in un punto della mappa senza nemici per vedere la propria barra della salute totalmente ristabilita.