Pokemon Ranger
di
Pokemon. Credevamo di averli collezionati tutti. Li avevamo chiusi nelle nostre Pokeball e portati con noi partendo dal primo Game Boy per approdare più o meno ad ogni console Nintendo. Non paghi, abbiamo collezionato ogni card, li abbiamo fatti combattere e persino catturati in un flipper. Passano gli anni, ma la passione è sempre la stessa, Pikachu e soci continuano a sfornare successi ovunque: cartoni animati, fumetti, gadget e soprattutto videogame.
Nati dalla mente di Satoshi Tapiri, i Pokemon, non paghi della quantità stratosferica di copie vendute sulle varie piattaforme, sono arrivati come era lecito aspettarsi anche su Nintendo Ds, cercando di rinnovare le meccaniche di gioco che da sempre li contraddistinguono, forti delle capacità della innovativa macchina dotata di stilo e touch screen. Dopo i tentativi (non propriamente definibili un successo) di Pokemon Dash e Pokemon Mystery Dungeon: Squadra blu, ecco il nuovo tassello del variegato mosaico che forma l'universo più amato dalle nuove generazioni: Pokemon Ranger.
Ma chi sono questi Ranger? In un mondo che pullula di allenatori di Pokemon, i Ranger sono il corpo scelto che si occupa di salvaguardarne la salute, controllandoli nel loro habitat naturale, e intervenendo ad ogni minimo pericolo per la loro incolumità e il loro rapporto con la popolazione. Il gioco ci cala nei panni del protagonista, di cui potremo scegliere sesso e nome (senza nessuna ripercussione di sorta sulla trama). L'avventura inizia quando Furio, leader dei Ranger della città di Borgovera, colpito dalle nostre continue lettere dove chiediamo di essere scelti come apprendisti, decide di accoglierci sotto la sua ala protettrice e guidarci nella lunga strada per diventare dei bravi Pokemon Ranger.
Per intraprendere questa carriera, oltre ad una luccicante divisa (un po' larga, come i personaggi che incontreremo, non si stancheranno di farci notare), ci sarà di vitale aiuto lo styler di cattura, uno strumento inventato dal geniale Professor Frenesio, direttore del reparto tecnologico della federazione rangeristica. Ma cos'è questo styler? In parole povere, ci troviamo davanti a una vera e propria rappresentazione ludica dello stilo del Ds. Ogni volta che incontreremo un Pokemon, potremo decidere se provare a catturarlo, dando il via a una vera e propria battaglia in una schermata apposita, detta appunto "schermata di cattura". Muovendo lo stilo sullo schermo inferiore, muoveremo virtualmente lo stesso styler (rappresentato come una trottola dalle fattezze futuristiche). Il nostro compito sarà quello di disegnare attorno al Pokemon un numero prestabilito di cerchi, in modo da renderlo mansueto e farcelo amico. Lo styler infatti rilascia una striscia d'energia, capace di rabbonire qualsiasi mostriciattolo. Non è però indistruttibile, e se la linea d'energia viene rotta dal Pokemon, perderà alcuni livelli di carica, sino ad arrivare a zero (con l'immancabile "Game Over").
Una volta catturato l'esemplare, potremo tenerlo con noi e chiedere il suo aiuto per catturare altri suoi simili o superare gli ostacoli che ci si pareranno davanti con il proseguire della storia. Si, perché oltre ad essere più o meno carini (partendo dai teneri Skitty e Pikachu, sino ad arrivare ai quasi orrendi Mug...) i Pokemon hanno anche diversi poteri da utilizzare, legati alla loro specie (terra, acqua, fuoco e via discorrendo...) che ci permetteranno sia di accedere ad aree di gioco sino a quel momento chiuse (un esempio pratico: con un soffio infuocato di Charmander, potremo incenerire un tronco d'albero che ci intralciava il passaggio), sia aver ragione di Pokemon particolarmente coriacei ( altro esempio: Squirtle lancerà bolle in grado di bloccare chiunque, rendendolo facile preda del nostro styler).
Presa confidenza con i mezzi del mestiere, faremo conoscenza con Minun, un simpatico Pokemon elettrico che si affezionerà a noi, decidendo di seguirci ovunque. Tutti gli altri Pokemon invece, saranno liberati dopo un solo utilizzo dei loro poteri, anche perché le regole dei Ranger, prevedono la possibilità di avere un unico compagno.
Tutto sembra scorrere per il migliore dei versi nella regione di Fiore quando, in una semplice missione di scorta per riportare il Professor Frenesio nel suo laboratorio alla città di Autunnia, veniamo attaccati dal Team Rock, una banda di criminali intenzionata a rubare un prototipo di nuovo styler creato da Frenesio, per mettere in atto un piano che metterà in pericolo tutto il mondo... inizia così una nuova storia nel variegato mondo dei Pokemon!
Ci troviamo dunque davanti a un gioco di ruolo, dove dovremo via a via portare a termine delle missioni affidateci dai vari leader Ranger, in modo da avanzare di livello e fare carriera. Ogni Pokemon catturato ci permetterà inoltre di guadagnare punti esperienza, che si tradurranno nell'aumento di livello dello styler, che diventerà più resistente e in grado di tenere sotto controllo più Pokemon. A conti fatti, la meccanica di gioco si divide tra la parte esplorativa delle varie aree e la parte di cattura. Come a rimarcare che il gioco è stato pensato appositamente per Nintendo Ds, l'avventura si svolgerà sempre sullo schermo inferiore, permettendoci anche di muoverci e parlare con i personaggi che incontreremo tramite l'uso del touch screen, o per i nostalgici, di usare la classica croce direzionale.
Il primo impatto con questo titolo risulta indubbiamente piacevole, proprio per la nuova filosofia che sta alla base del tutto, molto diverso dai classici giochi del brand che abbiamo visto su console portatili. Finito l'entusiasmo iniziale, ci renderemo conto però che alla lunga, il tutto si riduce a catturare e andare da una zona all'altra della mappa. I differenti poteri sono molti, ma all'atto pratico, quelli realmente utili saranno i veri protagonisti, lasciando agli altri il ruolo di comprimari: perché fare fatica per catturare un Diglet con un poco efficace potere d'erba, quando con una scossa ben assestata possiamo stordirlo e prenderlo senza fatica?
E' da notare anche come in passato, il fattore che spingeva molti giocatori ad andare avanti con i vari giochi della serie, era il poter collezionare tutti i Pokemon per avere una squadra imbattibile con cui sfidare amici o avversari virtuali; la particolare impostazione di Pokemon Ranger, invece, finalizza il tutto a catturare e liberare, aumentando solo le pagine del proprio navigatore, che verranno compilate con le informazioni di ogni cattura, rendendo all'atto pratico, una semplice enciclopedia dal valore consultivo.
Se fino ad ora la bilancia su cui pesare lati positivi e negativi, è indubbiamente piegata verso la bontà del titolo, un passo falso si deve purtroppo segnalare per quanto riguarda il comparto tecnico. Nonostante si siano sicuramente fatti dei passi avanti rispetto a Pokemon Mystery Dungeon: Squadra blu, l'aspetto grafico non fa gridare al miracolo, anzi, si attesta placidamente su livelli di sufficienza. Per chi ha giocato molto con il GBA, il paragone con i titoli della Camelot come Mario Golf e Mario Tennis è facilmente fattibile, denotando che il salto generazione, da questo punto di vista, si nota raramente nell'ultima fatica di Hal Laboratori. Indubbiamente gli ambienti sono colorati e studiati anche nei dettagli, ma aspettarsi qualcosa in più era lecito. Peggio ancora il sonoro, temi musicali che scorrono senza lasciare nulla, mentre i versi dei Pokemon risultano semplicemente fastidiosi, ricordando effetti più consoni all'era dei 16 bit. Nintendo Ds, da questo punto di vista, ci ha abituati molto meglio anche nei suoi primi mesi di vita, ad oggi, con tutta l'esperienza di programmazione che ha alle spalle, può e deve offrire qualcosa in meglio.
Detto questo, è bene sottolineare che Pokemon Ranger nasce e si snoda con il compito ben preciso di guidare il giocatore in quella che sarà una grande esperienza videoludica legata alla imminente uscita di Pokemon Perla e Pokemon Diamante che, collegati al titolo in esame, permetteranno a chi si nutre di pane e Pikachu di giungere alla scoperta di un nuovo Pokemon Leggendario, Manaphy, di cui ancora nel bel paese non si sa molto. Il gioco offre dunque qualcosa di realmente allettante per i fan di sempre; per riuscire nell'impresa di trovare Manaphy, si dovrà infatti esplorare ogni zona a disposizione, assicurandosi così decine di ore di intrattenimento. Terminata la storia principale, avremo accesso a varie sfide e minigiochi, adatti anche ad una partita veloce in qualsiasi momento della giornata.
Pokemon Ranger non è esente da difetti, ma ha il grande pregio di estendere e valorizzare un nuovo angolo dell'infinito universo legato alle creature di Satoshi Tapiri, adattandosi al Nintendo Ds come una seconda pelle e sfruttandone a pieno l'uso dello stilo. Una occasione ghiotta per chi già ha amato la serie, una opportunità da tenere presente per chiunque sia alla ricerca di una nuova avventura sul portatile a due schermi. Certo, nel 2007 alcune scelte tecniche fanno storcere il naso ma, siamo sicuri che molti possano disquisire sulla grafica e sul sonoro mentre sono impegnati a fare cerchi col pennino per catturare quel Bulbasaur che non vuole saperne di calmarsi?
Insomma, cosa aspettate a provare quella nuova e sgargiante tuta da Ranger?
Nati dalla mente di Satoshi Tapiri, i Pokemon, non paghi della quantità stratosferica di copie vendute sulle varie piattaforme, sono arrivati come era lecito aspettarsi anche su Nintendo Ds, cercando di rinnovare le meccaniche di gioco che da sempre li contraddistinguono, forti delle capacità della innovativa macchina dotata di stilo e touch screen. Dopo i tentativi (non propriamente definibili un successo) di Pokemon Dash e Pokemon Mystery Dungeon: Squadra blu, ecco il nuovo tassello del variegato mosaico che forma l'universo più amato dalle nuove generazioni: Pokemon Ranger.
Ma chi sono questi Ranger? In un mondo che pullula di allenatori di Pokemon, i Ranger sono il corpo scelto che si occupa di salvaguardarne la salute, controllandoli nel loro habitat naturale, e intervenendo ad ogni minimo pericolo per la loro incolumità e il loro rapporto con la popolazione. Il gioco ci cala nei panni del protagonista, di cui potremo scegliere sesso e nome (senza nessuna ripercussione di sorta sulla trama). L'avventura inizia quando Furio, leader dei Ranger della città di Borgovera, colpito dalle nostre continue lettere dove chiediamo di essere scelti come apprendisti, decide di accoglierci sotto la sua ala protettrice e guidarci nella lunga strada per diventare dei bravi Pokemon Ranger.
Per intraprendere questa carriera, oltre ad una luccicante divisa (un po' larga, come i personaggi che incontreremo, non si stancheranno di farci notare), ci sarà di vitale aiuto lo styler di cattura, uno strumento inventato dal geniale Professor Frenesio, direttore del reparto tecnologico della federazione rangeristica. Ma cos'è questo styler? In parole povere, ci troviamo davanti a una vera e propria rappresentazione ludica dello stilo del Ds. Ogni volta che incontreremo un Pokemon, potremo decidere se provare a catturarlo, dando il via a una vera e propria battaglia in una schermata apposita, detta appunto "schermata di cattura". Muovendo lo stilo sullo schermo inferiore, muoveremo virtualmente lo stesso styler (rappresentato come una trottola dalle fattezze futuristiche). Il nostro compito sarà quello di disegnare attorno al Pokemon un numero prestabilito di cerchi, in modo da renderlo mansueto e farcelo amico. Lo styler infatti rilascia una striscia d'energia, capace di rabbonire qualsiasi mostriciattolo. Non è però indistruttibile, e se la linea d'energia viene rotta dal Pokemon, perderà alcuni livelli di carica, sino ad arrivare a zero (con l'immancabile "Game Over").
Una volta catturato l'esemplare, potremo tenerlo con noi e chiedere il suo aiuto per catturare altri suoi simili o superare gli ostacoli che ci si pareranno davanti con il proseguire della storia. Si, perché oltre ad essere più o meno carini (partendo dai teneri Skitty e Pikachu, sino ad arrivare ai quasi orrendi Mug...) i Pokemon hanno anche diversi poteri da utilizzare, legati alla loro specie (terra, acqua, fuoco e via discorrendo...) che ci permetteranno sia di accedere ad aree di gioco sino a quel momento chiuse (un esempio pratico: con un soffio infuocato di Charmander, potremo incenerire un tronco d'albero che ci intralciava il passaggio), sia aver ragione di Pokemon particolarmente coriacei ( altro esempio: Squirtle lancerà bolle in grado di bloccare chiunque, rendendolo facile preda del nostro styler).
Presa confidenza con i mezzi del mestiere, faremo conoscenza con Minun, un simpatico Pokemon elettrico che si affezionerà a noi, decidendo di seguirci ovunque. Tutti gli altri Pokemon invece, saranno liberati dopo un solo utilizzo dei loro poteri, anche perché le regole dei Ranger, prevedono la possibilità di avere un unico compagno.
Tutto sembra scorrere per il migliore dei versi nella regione di Fiore quando, in una semplice missione di scorta per riportare il Professor Frenesio nel suo laboratorio alla città di Autunnia, veniamo attaccati dal Team Rock, una banda di criminali intenzionata a rubare un prototipo di nuovo styler creato da Frenesio, per mettere in atto un piano che metterà in pericolo tutto il mondo... inizia così una nuova storia nel variegato mondo dei Pokemon!
Ci troviamo dunque davanti a un gioco di ruolo, dove dovremo via a via portare a termine delle missioni affidateci dai vari leader Ranger, in modo da avanzare di livello e fare carriera. Ogni Pokemon catturato ci permetterà inoltre di guadagnare punti esperienza, che si tradurranno nell'aumento di livello dello styler, che diventerà più resistente e in grado di tenere sotto controllo più Pokemon. A conti fatti, la meccanica di gioco si divide tra la parte esplorativa delle varie aree e la parte di cattura. Come a rimarcare che il gioco è stato pensato appositamente per Nintendo Ds, l'avventura si svolgerà sempre sullo schermo inferiore, permettendoci anche di muoverci e parlare con i personaggi che incontreremo tramite l'uso del touch screen, o per i nostalgici, di usare la classica croce direzionale.
Il primo impatto con questo titolo risulta indubbiamente piacevole, proprio per la nuova filosofia che sta alla base del tutto, molto diverso dai classici giochi del brand che abbiamo visto su console portatili. Finito l'entusiasmo iniziale, ci renderemo conto però che alla lunga, il tutto si riduce a catturare e andare da una zona all'altra della mappa. I differenti poteri sono molti, ma all'atto pratico, quelli realmente utili saranno i veri protagonisti, lasciando agli altri il ruolo di comprimari: perché fare fatica per catturare un Diglet con un poco efficace potere d'erba, quando con una scossa ben assestata possiamo stordirlo e prenderlo senza fatica?
E' da notare anche come in passato, il fattore che spingeva molti giocatori ad andare avanti con i vari giochi della serie, era il poter collezionare tutti i Pokemon per avere una squadra imbattibile con cui sfidare amici o avversari virtuali; la particolare impostazione di Pokemon Ranger, invece, finalizza il tutto a catturare e liberare, aumentando solo le pagine del proprio navigatore, che verranno compilate con le informazioni di ogni cattura, rendendo all'atto pratico, una semplice enciclopedia dal valore consultivo.
Se fino ad ora la bilancia su cui pesare lati positivi e negativi, è indubbiamente piegata verso la bontà del titolo, un passo falso si deve purtroppo segnalare per quanto riguarda il comparto tecnico. Nonostante si siano sicuramente fatti dei passi avanti rispetto a Pokemon Mystery Dungeon: Squadra blu, l'aspetto grafico non fa gridare al miracolo, anzi, si attesta placidamente su livelli di sufficienza. Per chi ha giocato molto con il GBA, il paragone con i titoli della Camelot come Mario Golf e Mario Tennis è facilmente fattibile, denotando che il salto generazione, da questo punto di vista, si nota raramente nell'ultima fatica di Hal Laboratori. Indubbiamente gli ambienti sono colorati e studiati anche nei dettagli, ma aspettarsi qualcosa in più era lecito. Peggio ancora il sonoro, temi musicali che scorrono senza lasciare nulla, mentre i versi dei Pokemon risultano semplicemente fastidiosi, ricordando effetti più consoni all'era dei 16 bit. Nintendo Ds, da questo punto di vista, ci ha abituati molto meglio anche nei suoi primi mesi di vita, ad oggi, con tutta l'esperienza di programmazione che ha alle spalle, può e deve offrire qualcosa in meglio.
Detto questo, è bene sottolineare che Pokemon Ranger nasce e si snoda con il compito ben preciso di guidare il giocatore in quella che sarà una grande esperienza videoludica legata alla imminente uscita di Pokemon Perla e Pokemon Diamante che, collegati al titolo in esame, permetteranno a chi si nutre di pane e Pikachu di giungere alla scoperta di un nuovo Pokemon Leggendario, Manaphy, di cui ancora nel bel paese non si sa molto. Il gioco offre dunque qualcosa di realmente allettante per i fan di sempre; per riuscire nell'impresa di trovare Manaphy, si dovrà infatti esplorare ogni zona a disposizione, assicurandosi così decine di ore di intrattenimento. Terminata la storia principale, avremo accesso a varie sfide e minigiochi, adatti anche ad una partita veloce in qualsiasi momento della giornata.
Pokemon Ranger non è esente da difetti, ma ha il grande pregio di estendere e valorizzare un nuovo angolo dell'infinito universo legato alle creature di Satoshi Tapiri, adattandosi al Nintendo Ds come una seconda pelle e sfruttandone a pieno l'uso dello stilo. Una occasione ghiotta per chi già ha amato la serie, una opportunità da tenere presente per chiunque sia alla ricerca di una nuova avventura sul portatile a due schermi. Certo, nel 2007 alcune scelte tecniche fanno storcere il naso ma, siamo sicuri che molti possano disquisire sulla grafica e sul sonoro mentre sono impegnati a fare cerchi col pennino per catturare quel Bulbasaur che non vuole saperne di calmarsi?
Insomma, cosa aspettate a provare quella nuova e sgargiante tuta da Ranger?