Pokemon Stadium

di Redazione Gamesurf
La rappresentazione grafica dei combattenti é, infatti, molto fedele a quanto visto nella serie animata e sulle cards, e tutti i dettagli dei vari pokemon sono riportati con la dovuta cura: certo, c'é da dire che, per propria natura, i modelli tridimensionali dei mostri non sono esattamente complessissimi, ma visto che le carenze (se così possiamo definirle) sotto questo punto di vista sono principalmente dovute alla volontà di rispettare il design semplice e pulito proprio delle precedenti apparizioni, direi che non c'é nulla di cui lamentarsi. Qualcosa da ridire si potrebbe invece trovare a proposito delle arene nelle quali prenderanno atto i combattimenti, spesso realizzate con una scarsa attenzione ai particolari e che, in generale, sono davvero poco evocative (ed é un vero peccato visto che, dato il non eccessivo lavoro a cui é sottoposto l'N64 per gestire le animazioni del combattimento, si sarebbero potuti ricreare ambienti davvero spettacolari e dettagliati). Insomma, fatti i dovuti conti, il comparto grafico del gioco si merita un sei abbondante, che si ottiene facendo la media tra un bell'otto da assegnare ai pokemon e il quattro che invece si merita il penoso contorno (uhmm, aspettate un attimo, quattro più otto dodici, diviso due... dove ho messo la mia calcolatrice?)

Decisamente scarso, invece, il sonoro, composto da musichette di infimo ordine che diventano ripetitive dopo poco tempo ed effetti sonori mediocri: in particolare, devo annotare la totale mancanza delle "voci" dei pokemon e una telecronaca degli scontri composta da una decina di frasi generiche e abbastanza sconclusionate che vengono sparate quasi a caso dallo speaker: insomma, immaginatevi la cronaca di un qualsiasi titolo di calcio per il mostro nero di casa Nintendo, peggioratela un po', e avrete come risultato quello che potrete sentire mentre giocate
A livello di giocabilità, il tutto dipende un po' da quanto vi sono piaciuti i giochi per Game Boy: se avete speso ore ed ore per recuperare tutti i 151 pokemon e li avete allenati sino alla noia, Pokémon Stadium dovrebbe proprio piacervi. Del resto, la meccanica dei combattimenti é essenzialmente la stessa: scegliete i pokemon che volete mandare in campo e decidete le loro azioni tramite i soliti menù con gli attacchi, ripetendo il tutto fino alla sconfitta dell'avversario (o alla vostra). I colpi performabili, sebbene risultino talvolta piuttosto spettacolari (é il caso, soprattutto, di alcune mosse basate sul fuoco o sull'elettricità), sono resi meno interessanti dalla scelta "non violenta" operata dalla Nintendo. Come accadeva nelle versioni Red/Blue, l'avversario subirà i danni derivanti dall'attacco senza essere tuttavia raggiunto fisicamente (peccato... pensate che bello ammirare un Venusaur che salta addosso ad un Pikachu, gli stacca la testa di netto con un morso e pasteggia con il cadavere dello sconfitto, mentre lo schermo si riempie di sangue, frattaglie e arti maciullati... speriamo che la Nintendo prepari una versione "over-18" del gioco, altro che Carmageddon...). Vanno segnalati anche alcuni sottogiochi di dubbia utilità, che consistono per lo più nello smanettare come dei forsennati con i tasti del joypad (avete presente Track and Field per PlayStation? Stessa roba) fino a raggiungere i vari obbiettivi, e che non aggiungono poi molto sotto il profilo dell'appetibilità..