Pokémon Versione Nera e Pokémon Versione Bianca
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Parlare di fenomeno Pokémon é quanto di più anacronistico si possa fare nel 2011, perché a distanza di sedici anni dal debutto di Rosso e Verde (sostituito dalla versione Blu in occidente) sullo storico Game Boy, i mostri tascabili creati da Satoshi Tajiri si sono scrollati ormai molti “colori” fa l'ingiusta nomea di moda passeggera. Parliamo difatti di uno dei franchise di maggior successo nella storia dei videogiochi (secondo dietro solo a quello di Super Mario), in grado di attrarre a sé milioni e milioni di videogiocatori, che dietro la presentazione “fanciullesca” hanno trovato un gameplay profondo e complesso che teme pochi rivali nel suo genere di riferimento, quello dei giochi di ruolo. Nonostante il lancio del suo successore, il Nintendo Ds ha dimostrato di essere ancora una console viva, e l'arrivo di Pokémon versione Nera/Bianca ne é una lampante dimostrazione. Dopo tanti rifacimenti, seppur bene riusciti, i fan della serie reclamavano a gran voce qualcosa di nuovo: un compito non facile dunque per i Game Freak, chiamati a collimare le esigenze di non snaturare una formula tanto collaudata quanto fortunata, con l'introduzione di novità e migliorie che potessero in qualche modo dare una “svecchiata” all'impianto originale.
L'incipit rimane comunque sempre lo stesso: un adolescente pronto a partire per una meravigliosa avventura alla scoperta del mondo con l'ambizione di diventare il miglior allenatore di Pokémon del globo. Un mero pretesto per esplorare la nuova regione di Unima in lungo e largo, sfidare altri allenatori, ed ovviamente catturare ed allenare i simpatici ma battaglieri mostri tascabili. Nonostante la trama non sia mai stata il punto di forza della serie, bisogna registrare in tal senso che in quest'occasione l'intreccio risulta più interessante, celando anche qualche sorpresa di non poco conto, in primis legata ai nuovi “cattivi”, il team Plasma, un gruppo nato con il manifesto intento di liberare tutti i Pokémon dal giogo degli umani. Le novità, come già anticipato, sono tante e contribuiscono soprattutto a snellire una formula che si stava facendo, se non complicata, perlomeno un po' troppo macchinosa.
Uno dei primi cambiamenti di rilievo, é dato dalla possibilità di utilizzare a piacimento le Macchine Tecnica, che permettono di far imparare nuove mosse ai Pokémon. Nel passato si poteva utilizzarle soltanto in maniera limitata, castrando in tal senso la creatività dei giocatori, che invece in questa occasione potranno sbizzarrirsi anche con folli esperimenti, e soprattutto con molti più margini di personalizzazione. Oltre alle cosiddette Macchine Tecnica esistono anche quelle Nascoste, necessarie invece per poter apprendere delle mosse da utilizzare al dì fuori delle battaglie, come tagliare alberi, volare, spostare massi e varie altre. Diminuite comunque rispetto al passato, e meno vincolanti, dato che si potranno completare le missioni anche senza doverne fare ricorso. Passando all'analisi dei combattimenti, é doveroso segnalare l'introduzione degli scontri tre contro tre ed a rotazione. Nel primo caso solo il Pokémon schierato al centro avrà la possibilità di attaccare tutti gli avversari, mentre quelli posti di lato non potranno raggiungere le creature più lontane. In “rotazione” si utilizzeranno sempre tre pocket monster, ma prima di ogni scontro potremo decidere di far ruotare la pedana dove essi saranno posizionati per poter cercare di sfruttare ad ogni turno il Pokémon con gli attacchi più efficaci.
Due aggiunte abbastanza interessanti che contribuiscono a rendere maggiormente vari ed avvincenti i combattimenti, così come era avvenuto nei precedenti titoli con le sfide di coppia. Non stiamo qui a soffermarci troppo su tutte quelle caratteristiche da sempre presenti nella serie e che ovviamente qui ritroviamo: parliamo ovviamente della suddivisione dei Pokémon in diverse tipologie (acqua, terra, fuoco, psico, buio, roccia e così via), e che negli scontri bisogna ovviamente valutare al meglio quale creatura mandare in campo in un meccanismo che ricorda la versione (molto) evoluta della morra cinese. Come ogni gioco di ruolo che si rispetti ai numerosi combattimenti seguirà un aumento dell'esperienza dei propri Pokémon, che diverranno quindi progressivamente sempre più forti. In generale in Versione Bianca/Nera, c'é un senso di maggior cura, profondità e soprattutto di novità rispetto alle precedenti versioni, senza però rinunciare a tutto ciò che ha fatto grande la serie. Gli ambienti sono ancor più vari, tra soffocanti metropoli che fanno il verso a New York, ad enormi e sconfinate praterie, passando per inospitali deserti, piccoli villaggi, ridenti parchi gioco e tanti altri. Oltre al giorno ed alla notte si alternano anche le stagioni, che avranno delle ovvie ripercussioni sulle aree, non solo di natura estetica ma anche ludica, dando per esempio la possibilità di raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili (grazie per esempio ad un ponte formato dal ghiaccio) e di trovare con maggiore o minore frequenza Pokémon particolarmente legati a determinate condizioni atmosferiche.
I luoghi brulicano di personaggi non giocanti, le cui interazioni porteranno spesso ad apprendere informazioni interessanti o ad avventurarci in particolari missioni. I nuovi pocket monster creati per l'occasione sono ben 156, un numero che si va a sommare ai quasi cinquecento ormai “storici” che troveranno ovviamente il loro spazio nel gioco. Quando si arriva a certe cifre la fantasia può iniziare a vacillare, e difatti non tutti rimarranno certamente impressi per il loro design o per l'originalità, ma siamo sicuri che anche tra i nuovi Pokémon si potranno trovare quelli che più si confanno ai propri gusti estetici, ed alle esigenze di allenatore. Ogni volta che debutta una nuova serie i giocatori tendono spesso a scegliere la versione tra le due proposte in base al Pokémon leggendario in essa contenuto: in questo caso invece le differenze tra le due versioni, Bianca e Nera appunto, risultano più marcate. Oltre al leggendario, ci saranno anche capi palestra alternativi e locazioni esclusive, come la “foresta bianca” o la “città nera”: comprare entrambi i titoli ci sembra esagerato, ma va comunque apprezzata la maggior diversificazione tra i due “pigmenti”. Sensibilmente rinnovato anche il comparto online del titolo, in maniera molto più pratica si potranno scambiare i Pokémon, combattere, chattare con giocatori di tutto il mondo (anche sfruttando la camera del DSì), e non solo, ci saranno classifiche sempre aggiornate degli allenatori più bravi del pianeta Terra.
All'interno del “mondo dei sogni” sarà invece possibile catturare anche i pocket monster delle precedenti generazioni. Naturalmente si potrà giocare anche tramite wireless, prendendo parte a missioni cooperative insieme ad un amico. Seppur rimanga ancorato al classico stile, i miglioramenti sono abbastanza evidenti anche graficamente: le ambientazioni sono più vaste e meglio particolareggiate, i modelli poligonali appaiono più curati, e la telecamera dinamica regala maggior spettacolarità al titolo. Inoltre per la prima volta i Pokémon saranno animati anche durante i combattimenti: niente di trascendentale, ma sempre meglio delle immagini statiche che ci avevano accompagni fin dagli esordi della serie. Di notevole impatto il sonoro, anche qui i progressi rispetto al passato (anche recente) sono numerosi, soprattutto per via dell'introduzione dei brani orchestrati. Pokémon Versione Bianca/Nera rappresenta un ulteriore passo avanti in una serie che negli ultimi anni aveva sfornato sì bei titoli, ma che apparivano limitati data la loro natura di remake. Le novità ed i miglioramenti apportati in questa nuova accoppiata, in primis le maggiori possibilità di personalizzazione, un mondo ancora più vasto e ricco, ed un'ottima implementazione dell'online, riescono nell'intento di restituire lo smalto dei tempi migliori ad una formula che stava iniziando a sentire in maniera un po' eccessiva il peso degli anni.
L'incipit rimane comunque sempre lo stesso: un adolescente pronto a partire per una meravigliosa avventura alla scoperta del mondo con l'ambizione di diventare il miglior allenatore di Pokémon del globo. Un mero pretesto per esplorare la nuova regione di Unima in lungo e largo, sfidare altri allenatori, ed ovviamente catturare ed allenare i simpatici ma battaglieri mostri tascabili. Nonostante la trama non sia mai stata il punto di forza della serie, bisogna registrare in tal senso che in quest'occasione l'intreccio risulta più interessante, celando anche qualche sorpresa di non poco conto, in primis legata ai nuovi “cattivi”, il team Plasma, un gruppo nato con il manifesto intento di liberare tutti i Pokémon dal giogo degli umani. Le novità, come già anticipato, sono tante e contribuiscono soprattutto a snellire una formula che si stava facendo, se non complicata, perlomeno un po' troppo macchinosa.
Uno dei primi cambiamenti di rilievo, é dato dalla possibilità di utilizzare a piacimento le Macchine Tecnica, che permettono di far imparare nuove mosse ai Pokémon. Nel passato si poteva utilizzarle soltanto in maniera limitata, castrando in tal senso la creatività dei giocatori, che invece in questa occasione potranno sbizzarrirsi anche con folli esperimenti, e soprattutto con molti più margini di personalizzazione. Oltre alle cosiddette Macchine Tecnica esistono anche quelle Nascoste, necessarie invece per poter apprendere delle mosse da utilizzare al dì fuori delle battaglie, come tagliare alberi, volare, spostare massi e varie altre. Diminuite comunque rispetto al passato, e meno vincolanti, dato che si potranno completare le missioni anche senza doverne fare ricorso. Passando all'analisi dei combattimenti, é doveroso segnalare l'introduzione degli scontri tre contro tre ed a rotazione. Nel primo caso solo il Pokémon schierato al centro avrà la possibilità di attaccare tutti gli avversari, mentre quelli posti di lato non potranno raggiungere le creature più lontane. In “rotazione” si utilizzeranno sempre tre pocket monster, ma prima di ogni scontro potremo decidere di far ruotare la pedana dove essi saranno posizionati per poter cercare di sfruttare ad ogni turno il Pokémon con gli attacchi più efficaci.
Due aggiunte abbastanza interessanti che contribuiscono a rendere maggiormente vari ed avvincenti i combattimenti, così come era avvenuto nei precedenti titoli con le sfide di coppia. Non stiamo qui a soffermarci troppo su tutte quelle caratteristiche da sempre presenti nella serie e che ovviamente qui ritroviamo: parliamo ovviamente della suddivisione dei Pokémon in diverse tipologie (acqua, terra, fuoco, psico, buio, roccia e così via), e che negli scontri bisogna ovviamente valutare al meglio quale creatura mandare in campo in un meccanismo che ricorda la versione (molto) evoluta della morra cinese. Come ogni gioco di ruolo che si rispetti ai numerosi combattimenti seguirà un aumento dell'esperienza dei propri Pokémon, che diverranno quindi progressivamente sempre più forti. In generale in Versione Bianca/Nera, c'é un senso di maggior cura, profondità e soprattutto di novità rispetto alle precedenti versioni, senza però rinunciare a tutto ciò che ha fatto grande la serie. Gli ambienti sono ancor più vari, tra soffocanti metropoli che fanno il verso a New York, ad enormi e sconfinate praterie, passando per inospitali deserti, piccoli villaggi, ridenti parchi gioco e tanti altri. Oltre al giorno ed alla notte si alternano anche le stagioni, che avranno delle ovvie ripercussioni sulle aree, non solo di natura estetica ma anche ludica, dando per esempio la possibilità di raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili (grazie per esempio ad un ponte formato dal ghiaccio) e di trovare con maggiore o minore frequenza Pokémon particolarmente legati a determinate condizioni atmosferiche.
I luoghi brulicano di personaggi non giocanti, le cui interazioni porteranno spesso ad apprendere informazioni interessanti o ad avventurarci in particolari missioni. I nuovi pocket monster creati per l'occasione sono ben 156, un numero che si va a sommare ai quasi cinquecento ormai “storici” che troveranno ovviamente il loro spazio nel gioco. Quando si arriva a certe cifre la fantasia può iniziare a vacillare, e difatti non tutti rimarranno certamente impressi per il loro design o per l'originalità, ma siamo sicuri che anche tra i nuovi Pokémon si potranno trovare quelli che più si confanno ai propri gusti estetici, ed alle esigenze di allenatore. Ogni volta che debutta una nuova serie i giocatori tendono spesso a scegliere la versione tra le due proposte in base al Pokémon leggendario in essa contenuto: in questo caso invece le differenze tra le due versioni, Bianca e Nera appunto, risultano più marcate. Oltre al leggendario, ci saranno anche capi palestra alternativi e locazioni esclusive, come la “foresta bianca” o la “città nera”: comprare entrambi i titoli ci sembra esagerato, ma va comunque apprezzata la maggior diversificazione tra i due “pigmenti”. Sensibilmente rinnovato anche il comparto online del titolo, in maniera molto più pratica si potranno scambiare i Pokémon, combattere, chattare con giocatori di tutto il mondo (anche sfruttando la camera del DSì), e non solo, ci saranno classifiche sempre aggiornate degli allenatori più bravi del pianeta Terra.
All'interno del “mondo dei sogni” sarà invece possibile catturare anche i pocket monster delle precedenti generazioni. Naturalmente si potrà giocare anche tramite wireless, prendendo parte a missioni cooperative insieme ad un amico. Seppur rimanga ancorato al classico stile, i miglioramenti sono abbastanza evidenti anche graficamente: le ambientazioni sono più vaste e meglio particolareggiate, i modelli poligonali appaiono più curati, e la telecamera dinamica regala maggior spettacolarità al titolo. Inoltre per la prima volta i Pokémon saranno animati anche durante i combattimenti: niente di trascendentale, ma sempre meglio delle immagini statiche che ci avevano accompagni fin dagli esordi della serie. Di notevole impatto il sonoro, anche qui i progressi rispetto al passato (anche recente) sono numerosi, soprattutto per via dell'introduzione dei brani orchestrati. Pokémon Versione Bianca/Nera rappresenta un ulteriore passo avanti in una serie che negli ultimi anni aveva sfornato sì bei titoli, ma che apparivano limitati data la loro natura di remake. Le novità ed i miglioramenti apportati in questa nuova accoppiata, in primis le maggiori possibilità di personalizzazione, un mondo ancora più vasto e ricco, ed un'ottima implementazione dell'online, riescono nell'intento di restituire lo smalto dei tempi migliori ad una formula che stava iniziando a sentire in maniera un po' eccessiva il peso degli anni.