Pool of Radiance: Ruins of Myth Drannor
di
Redazione Gamesurf
Non si sarà costretti quindi a scegliere subito se si vuole essere un mago puro piuttosto che un ranger chierico: potremo ogni volta spendere il "punto avanzamento" nella classe che preferiamo, guadagnandone così le abilità peculiari. Ci accorgiamo quindi da subito che l'approccio del gioco é molto improntato verso l'azione e un po' verso l'esplorazione piuttosto che verso la la creazione di un mondo virtuale da esplorare e da vivere. Pool of Radiance: Ruins of Myth Drannor si colloca quindi in quella fascia che sta a metà fra gli Action RPG alla Diablo e i Giochi di Ruolo duri e puri come Arcanum o Torment
E' sostanzialmente vicino a Baldur's Gate, anche se le differenze ci sono e sono anche molto marcate. Non ha la frenesia del titolo Bioware, é molto più tranquillo, più lineare, ha meno quest ed é meno dispersivo. Ciononostante garantisce parecchie ore, sul centinaio, di divertimento, in cui ammazzeremo tonnellate di mostri, recupereremo tesori e oggetti magici a non finire e daremo la caccia a un grande male. Tutto regolare, tutto scontato
IL SISTEMA DI COMBATTIMENTO..
E' a turni temporizzati: semplice ed efficace, anche se un po' lento a lungo andare. Un lato della medaglia, quello buono, é che il combattimento a turni consente di ragionare con calma sulle azioni di ogni personaggio (molto più di quanto un modello in tempo reale con pausa consenta di fare, in quanto spinge alla fretta), d'altro canto il fatto che sia temporizzato, cioé che il giocatore ha un certo quantitativo di secondi per eseguire le azioni dopo di che il turno finisce in ogni caso, fa sì che il tutto si svolga comunque con una certa rapidità
noltre le azioni che si possono compiere, oltre alle banali attaccare e lanciare incantesimi, lo rendono più "tattico". Sarà possibile, per fare un esempio, risvegliare alcuni nostri compagni addormentati magicamente o usare la nostra capacità di "healing" su un compagno privo di sensi per mantenerlo in vita. Molte delle skill che hanno i nostri personaggi sono effettivamente utili nel gioco e non sono lì solo perché esistono nel regolamento. Il rovescio della medaglia é che nonostante tutto i combattimenti risultano troppo lenti
E' sostanzialmente vicino a Baldur's Gate, anche se le differenze ci sono e sono anche molto marcate. Non ha la frenesia del titolo Bioware, é molto più tranquillo, più lineare, ha meno quest ed é meno dispersivo. Ciononostante garantisce parecchie ore, sul centinaio, di divertimento, in cui ammazzeremo tonnellate di mostri, recupereremo tesori e oggetti magici a non finire e daremo la caccia a un grande male. Tutto regolare, tutto scontato
IL SISTEMA DI COMBATTIMENTO..
E' a turni temporizzati: semplice ed efficace, anche se un po' lento a lungo andare. Un lato della medaglia, quello buono, é che il combattimento a turni consente di ragionare con calma sulle azioni di ogni personaggio (molto più di quanto un modello in tempo reale con pausa consenta di fare, in quanto spinge alla fretta), d'altro canto il fatto che sia temporizzato, cioé che il giocatore ha un certo quantitativo di secondi per eseguire le azioni dopo di che il turno finisce in ogni caso, fa sì che il tutto si svolga comunque con una certa rapidità
noltre le azioni che si possono compiere, oltre alle banali attaccare e lanciare incantesimi, lo rendono più "tattico". Sarà possibile, per fare un esempio, risvegliare alcuni nostri compagni addormentati magicamente o usare la nostra capacità di "healing" su un compagno privo di sensi per mantenerlo in vita. Molte delle skill che hanno i nostri personaggi sono effettivamente utili nel gioco e non sono lì solo perché esistono nel regolamento. Il rovescio della medaglia é che nonostante tutto i combattimenti risultano troppo lenti
Pool of Radiance: Ruins of Myth Drannor
Pool of Radiance: Ruins of Myth Drannor
Pool of Radiance: Ruins of Myth Drannor è un gioco godibile, che semplicemente ci mette nei panni dei soliti avventurieri alle prese con il solito male da sconfiggere. Senza eccessive pretese, ci presenta un sistema di gioco comodo, anche se a volte troppo lento, a causa dei combattimenti a turni ripetitivi, ornato da una realizzazione grafica e sonora adeguata. Non spicca quasi da nessun punto di vista, se non nell'umiltà, requisito decisamente apprezzato: nel suo genere di gioco è ben realizzato e non esagera tentando di ricostruire mondi reali o cose simili; è un RPG vecchio stile punto e basta. Insomma, un buon gioco per chi ha già completato l'ottimo Arcanum e vuole passare ore rilassanti. Indicato per gli appassionati di RPG, un po' meno per chi vuole avvicinarsi al genere e non ama doversi districare tra statistiche, mille combattimenti e dungeon ostici.