Post Mortem
OMICIDI E BELLE EPOQUE
Parigi, 1925. Mentre la luna illumina tenuemente i tetti delle ville settecentesche e delle casupole popolari, nella camera 507 dell'Hotel Orphee una coppia registrata sotto il nome di coniugi Whyte stanno concupendo felici nel loro talamo. Improvvisamente, un uomo con una maschera fa il suo ingresso nella stanza, uccide i coniugi staccando loro la testa e li abbandona lì con una moneta antica in bocca.
La sera dopo, alla porta di Guss McPherson, investigatore americano dalle doti sensitive ritiratosi a Parigi per vivere come artista, bussa la bella e conturbante signora Black, che gli offre una cifra ingente per indagare sull'omicidio di sua sorella (la signora Whyte, appunto) e per rinvenire un'antica reliquia sottratta dalla scena del delitto.
Ha inizio così l'indagine più intricata e misteriosa che McPherson si sia mai trovato a dover affrontare.
UNA NUOVA AVVENTURA DA MICROIDS
In un periodo nel quale il mondo videoludico sembra essersi specializzato in saghe e seguiti vari, la Microids si dedica a titoli totalmente nuovi e cerca di aprire nuove strade ad altre interessanti storie. È stato il caso di Syberia, la bellissima avventura grafica curata da Benoit Sokal e che non ha mancato di stupire quest'estate, ed è pure il caso di questo Post Mortem, nuova avventura grafica che ci presenta il personaggi di Guss McPherson, giovane ed emanciato artista con un passato da investigatore privato, interrotto a causa delle sue continue "visioni" relative ai casi che affrontava. Così come per Syberia è in preparazione un seguito, credo che in futuro sentiremo ancora parlare del buon McPherson...
Tornando a Post Mortem, comunque, dirò che è un'avventura grafica dal taglio molto poliziesco, ma sarebbe meglio dire "giallothriller": in essa dovrete letteralmente indagare su un omicidio, dipanando la matassa tramite il ragionamento, il dialogo, l'astuzia (anche la fortuna, perché no?) ed in parte anche attraverso le visioni che sporadicamente faranno visita al povero Guss sottoforma di brevi e terrificanti fotogrammi. Come in un romanzo di Edgar Allan Poe, l'intelligenza e la follia umana si mischiano a leggende e superstizioni più reali dell'aria che respiriamo, fino a quando non finirete con l'avere un quadro completo eppure assurdo dei fatti accaduti.
IN GIRO PER PARIGI
L'interfaccia esplorativa del gioco è la medesima di giochi come Myst o Atlantis: vedrete il mondo intorno a voi nella soggettiva di McPherson guardandovi liberamente intorno a voi, ma non potrete "vagare" a piacimento come capita negli FPS; in pratica, ogni locazione ha determinati "punti" in cui potrete "sostare" per guardarvi intorno e interagire con oggetti e persone, oppure con i "collegamenti" agli altri "punti di stazionamento". Credetemi: vederlo è più semplice che spiegarlo.
Per i più tecnici dirò che le locazioni sono indubbiamente state realizzate con un motore 3D, ma il risultato in-game è semplicemente un artificio bidimensionale.
Post Mortem
7.5
Voto
Redazione
Post Mortem
Post Mortem è un'avventura grafica complessa, avvincente e sicuramente ben curata dal punto di vista di trama, intreccio e personaggi. Il lato tecnico è forse più discutibile, causa alcune imprecisioni o delle leggerezze di troppo, ma in generale il gioco si comporta in maniera gradevole, mentre gli enigmi daranno del filo da torcere anche ai più esperti. Peccato per la sua brevità...