Power Diggerz
di
Redazione Gamesurf
Non manca nel novero delle possibilità di gioco la facoltà di modificare sulla base del gusto personale le arene di gioco, con un editor di tracciati semplice ed intuitivo: con un semplice click disporremo gli ostacoli (presenti in elenco sulla destra dello schermo) nella posizione desiderata, con l'opportunità di testare in tempo reale la nostra creazione. In questo bizzarro titolo Taito il giocatore viene quindi a trovarsi dinanzi a missioni/puzzle, con sottogiochi e missioni bonus, in una sorta di gioco strategico a base di ruspe e gru. La giornata tipo del bravo operaio vuole che l'operazione basilare e all'ordine del giorno consista nella raccolta di sabbia, seguita dal deposito della stessa nel vano posteriore di un furgone. Non é da escludere la possibilità di scavare buche, demolire autovetture abbandonate, raccogliere tartarughe in una piscina, corse nel labirinto contro altre escavatrici e manovre millimetriche, rese ovviamente ardue dalla mole dei mezzi che saremo chiamati a condurre
MI CONTROLLI LA PRESSIONE DEI CINGOLI, GRAZIE
Tre i modelli poligonali delle ruspe con cui agiremo. Si comicia con la più piccola e maneggevole PC30, precisa negli spostamenti, poco ingombrante per le manovre in spazi limitati e dotata di un braccio idraulico veloce e dalle dimensioni contenute. La PC100 é il mezzo che avremo a disposizione selezionando il livello di difficoltà medio, dalle dimensioni non eccessive e da una grande capacità di carico. Il vero bestione cingolato é, comunque, la PC1000, un vero dinosauro di metallo, potente e mastodontico, senza compromessi per ciò che riguarda il peso da caricare, ma lenta e goffa negli spazi angusti dei piccoli cantieri. Il sistema di controllo di Power Diggerz, ovviamente, non potendo basarsi sui classici tasti deputati all'accelerazione e alla frenata, mostra una completezza di funzioni a volte frustrante. Lo spostamento delle ruspe, infatti, avviene tramite la pressione simultanea dei due tasti dorsali L1 ed R1; ciascuno dei due tasti corrisponde all'azionamento di uno dei due cingoli del mezzo
MI CONTROLLI LA PRESSIONE DEI CINGOLI, GRAZIE
Tre i modelli poligonali delle ruspe con cui agiremo. Si comicia con la più piccola e maneggevole PC30, precisa negli spostamenti, poco ingombrante per le manovre in spazi limitati e dotata di un braccio idraulico veloce e dalle dimensioni contenute. La PC100 é il mezzo che avremo a disposizione selezionando il livello di difficoltà medio, dalle dimensioni non eccessive e da una grande capacità di carico. Il vero bestione cingolato é, comunque, la PC1000, un vero dinosauro di metallo, potente e mastodontico, senza compromessi per ciò che riguarda il peso da caricare, ma lenta e goffa negli spazi angusti dei piccoli cantieri. Il sistema di controllo di Power Diggerz, ovviamente, non potendo basarsi sui classici tasti deputati all'accelerazione e alla frenata, mostra una completezza di funzioni a volte frustrante. Lo spostamento delle ruspe, infatti, avviene tramite la pressione simultanea dei due tasti dorsali L1 ed R1; ciascuno dei due tasti corrisponde all'azionamento di uno dei due cingoli del mezzo
Power Diggerz
Power Diggerz
Power Diggerz si inserisce nella line-up 2002 PSone come titolo innovativo e stravagante. Alla guida di enormi ruspe il giocatore dovrà fare i conti con il braccio meccanico e portare a compimento, in un determinato tempo limite, le assurde missioni disponibili. Un concept quanto mai originale, menù in classico stile manga giapponese, una giocabilità decisamente buona, ma non impeccabile e sottogiochi e bonus ad arricchire il tutto fanno del nuovo titolo Taito una felice (e tardiva) scoperta per l'occidente videoludico. Manca forse una solida longevità di fondo, di difficile concretizzazione per un titolo che vaga, incerto ma singolare, tra diversi generi (puzzle game, azione). Un giudizio, in fin dei conti, più che buono, che di sicuro avrebbe raggiunto l'eccellenza se la cura e l'attenzione degli sviluppatori avessero inserito un maggior numero di mezzi, una maggiore estensione delle arene di gioco e uno storyboard di fondo a rendere il tutto, come tradizione nipponica vuole, un vero e proprio Gioco di Ruolo.