Power Diggerz
di
Redazione Gamesurf
Riassumendo, un gameplay innovativo e coinvolgente quanto basta per divertire e attirare i curiosi, molteplici modalità di gioco con ingredienti da puzzle game, una longevità non eccessiva, ma neanche limitata allo spazio di un solo pomeriggio fanno di Power Diggerz un titolo fresco e originale, a tratti demenziale, di sicuro capace di farsi apprezzare da filo-giapponesi e da chi ha bisogno di una ventata d'aria nuova nella propria ludoteca domestica.
Power Diggerz
Power Diggerz
Power Diggerz si inserisce nella line-up 2002 PSone come titolo innovativo e stravagante. Alla guida di enormi ruspe il giocatore dovrà fare i conti con il braccio meccanico e portare a compimento, in un determinato tempo limite, le assurde missioni disponibili. Un concept quanto mai originale, menù in classico stile manga giapponese, una giocabilità decisamente buona, ma non impeccabile e sottogiochi e bonus ad arricchire il tutto fanno del nuovo titolo Taito una felice (e tardiva) scoperta per l'occidente videoludico. Manca forse una solida longevità di fondo, di difficile concretizzazione per un titolo che vaga, incerto ma singolare, tra diversi generi (puzzle game, azione). Un giudizio, in fin dei conti, più che buono, che di sicuro avrebbe raggiunto l'eccellenza se la cura e l'attenzione degli sviluppatori avessero inserito un maggior numero di mezzi, una maggiore estensione delle arene di gioco e uno storyboard di fondo a rendere il tutto, come tradizione nipponica vuole, un vero e proprio Gioco di Ruolo.