Power Rangers: Lightspeed Rescue
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I Power Rangers, almeno qui in Italia, sono stati fortunatamente dimenticati da un bel pezzo. Altrove (negli Stati Uniti, per essere più precisi) devono però aver mantenuto buona parte della loro fama, visto che la THQ ha deciso di dedicare loro questo Power Rangers: Lightspeed Rescue, un gioco che riprende abbastanza fedelmente il filone dei beat 'em up alla Final Fight (forse sono andato un pochettino troppo indietro con gli anni, diciamo allora che il titolo in questione é simile a Gekido o al primo Fighting Force) e che ci vedrà protagonisti assieme ai cinque eroi in tutina aderente. Anche questa volta gli insopportabili supereroi saranno impegnati a salvare il mondo dalle improbabili macchinazioni di nemici dai nomi impronunciabili; addirittura, udite udite, vedremo introdotto nella storia un enorme robottone da combattimento (che poi fa esattamente le stesse cose dei normali ranger, ma insomma...)
COSE BUONE DAL MONDO
Per chi avesse avuto la buona idea, ai tempi, di guardare alcune delle puntate dei Power Rangers su Italia 1, la trama di questo gioco dovrebbe essere piuttosto prevedibile. Gli altri si possono fidare di me, se dico che in un gioco come questo (e con dei personaggi come questi), la trama non serve assolutamente a nulla e, anzi, forse e meglio che saltiate a pié pari anche le fasi di briefing che precedono le varie missioni in modo da risparmiarvi la classica sequela di boiate da telefilm di serie Z
Sappiate solo che i nostri ranger hanno fatto carriera, e ora hanno a loro disposizione tutta una serie di nuovi straordinari armamenti per combattere il male, come dei caccia supertecnologici, il già citato robottone (che in effetti era già presente nelle puntate trasmesse in Italia) e addirittura un bel treno bianco e rosso che viene sparato in mezzo al traffico cittadino dalla base ultrasegreta del gruppetto di decerebrati (immagino la contentezza degli automobilisti e dei passanti, nel vedersi arrivare contro qualche tonnellata di metallo mentre sono intenti nello shopping o si fanno una passeggiata salutare): con questi mirabolanti mezzi, dovranno affrontare le truppe della malvagia regina Basheera (composte unicamente da tristi esserini in tuta nera con delle alette sulle spalle, che si differenziano l'uno dall'altro per il solo colore delle cinture, cosa che comunque non implica diverse abilità di combattimento) che, prevedibilmente, hanno in mente la conquista totale del pianeta terra
COSE BUONE DAL MONDO
Per chi avesse avuto la buona idea, ai tempi, di guardare alcune delle puntate dei Power Rangers su Italia 1, la trama di questo gioco dovrebbe essere piuttosto prevedibile. Gli altri si possono fidare di me, se dico che in un gioco come questo (e con dei personaggi come questi), la trama non serve assolutamente a nulla e, anzi, forse e meglio che saltiate a pié pari anche le fasi di briefing che precedono le varie missioni in modo da risparmiarvi la classica sequela di boiate da telefilm di serie Z
Sappiate solo che i nostri ranger hanno fatto carriera, e ora hanno a loro disposizione tutta una serie di nuovi straordinari armamenti per combattere il male, come dei caccia supertecnologici, il già citato robottone (che in effetti era già presente nelle puntate trasmesse in Italia) e addirittura un bel treno bianco e rosso che viene sparato in mezzo al traffico cittadino dalla base ultrasegreta del gruppetto di decerebrati (immagino la contentezza degli automobilisti e dei passanti, nel vedersi arrivare contro qualche tonnellata di metallo mentre sono intenti nello shopping o si fanno una passeggiata salutare): con questi mirabolanti mezzi, dovranno affrontare le truppe della malvagia regina Basheera (composte unicamente da tristi esserini in tuta nera con delle alette sulle spalle, che si differenziano l'uno dall'altro per il solo colore delle cinture, cosa che comunque non implica diverse abilità di combattimento) che, prevedibilmente, hanno in mente la conquista totale del pianeta terra