Praetorians

di Daniele 'Dansolo' Palmas

Le tre fazioni presenti nel gioco (romani, egizi e barbari) dispongono più o meno degli stessi tipi di unità (tuttavia con diverse rappresentazioni grafiche). Per riuscire a concludere positivamente le missioni, oltre a sfruttare le peculiarità delle truppe, dovrete anche imparare a usare le caratteristiche del terreno a vostro vantaggio: mi riferisco, in particolare, alle posizioni sopraelevate, in grado di migliorare le capacità delle vostre unità da lancio, alle boscaglie e all'erba alta, in cui i soldati potranno nascondersi e tendere imboscate ai nemici. In sostanza il gioco è totalmente centrato sugli scontri tra eserciti, esaltando la parte puramente strategica e eliminando la parte economica.
Oltre alle missioni in single player sarà possibile organizzare partite in skirmish, configurabili in vari aspetti, e in multiplayer (sia sfruttando la LAN che internet).

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EST!


Il gioco utilizza un motore tridimensionale che ha permesso di gestire senza intoppi le moltissime unita poligonali presenti sullo schermo. Gli elementi del paesaggio, i fenomeni atmosferici, le unità e, in generale, tutto ciò che c'è di visivo è esteticamente ben realizzato, non richiedendo eccessive risorse hardware. L'unica pecca è che il motore non gestisce le rotazioni della telecamera, bensì solo semplici cambiamenti (prefissati) della quota e dell'inclinazione relativa alla prospettiva (sistema già presente anche in Warcraft 3). Discutibile è, invece, il profilo sonoro: innanzitutto gli effetti che identificano i soldati sono uguali per tutte le unità (tranne che per quelle particolari) e vengono velocemente a noia. Le musiche sono ottimamente realizzate (e variano a seconda che ci si trovi in situazione di combattimento o meno); sfortunatamente sono troppo poche e ci si fa presto l'abitudine. Nel complesso, comunque, la realizzazione tecnica è soddisfacente.

TIRIAMO LE SOMME...


Difficile giudicare un gioco come Praetorians. In sé e per sé, non è male: discreta giocabilità (sebbene, delle volte, il movimento delle truppe può essere snervante), buona longevità (con nemici che sembrano dotati di una elaborata intelligenza artificiale), discreta realizzazione tecnica, una meritevole di nota dose di originalità (cosa molto importante nel campo degli strategici). C'è però da chiedersi se il gioco sia realmente divertente. Manca, insomma, di quel appeal che fa diventare ottimo un gioco discreto: quel qualcosa in più che stimoli ad andare avanti e vedere la missione successiva, che in Praetorians e rappresentato né dalla trama, nè dall'originalità delle missioni, ne dalla voglia di vedere nuova unità (che a dire il vero non sono neanche molte). Se siete dei fan sfegatati di tutto quello che è strategico, qualsiasi sia il contenuto del gioco stesso, allora Praetorians non potrà mancare alla vostra collezione, ma se vi piace valutare attentamente un prodotto prima del suo acquisto, allora quello della visione della demo giocabile è un passaggio praticamente obbligato.

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