Primal

di Tommaso Alisonno

Insomma: un lavoro superbo, ma a dire la verità minato da qualche piccola mini-imperfezione, pseudo-neo e micro-dimenticanza qua e là, la più grande delle quali è sicuramente una massiccia dose di bad clipping; peccato, perché sarebbe bastato molto poco per avere praticamente la perfezione.
Discorso analogo ma senza alcun neo per quanto riguarda il parco audio: non solo tutti gli effetti sonori sono perfettamente ricreati, ma tutte le musiche sono splendide, realizzate dall'orchestra di Praga (i temi classici) e dai 16Volt (i temi di combattimento). Uno splendido connubio tra musica classica e hard rock violento. Splendidi anche i doppiaggi, che se in Italiano non rendono quanto in Inglese è solo perché i modelli, ovviamente, non seguono i labiali, ma che per il resto sono a dir poco perfetti.

GIOCABILITA' E LONGEVITA'
All'inizio del gioco, verremo subito rapiti dai bellissimi filmati, le suggestive animazioni ed i nutriti dialoghi. Quando il gioco vero e proprio entrerà nel vivo, non faticheremo per niente a prendere confidenza coi comandi, che pur essendo apparentemente limitati (Triangolo si usa solo per "annullare" nei Menù, e quadrato solo per "disingaggiare" in combattimento) sono molto semplici e funzionali. Il sistema di combattimento basato prevalentemente sui tasti laterali lascia liberi entrambi i pollici per il movimento del personaggio e il movimento dell'inquadratura, col risultato che si ha un controllo perfetto. Morale della favola: il gioco è immediato nella gestione e molto coinvolgente a livello di storia ed ambientazione. Le prime fasi di gioco possono forse sembrare un po' troppo semplici e con combattimenti poco pericolosi, tanto che non ci sarà da stupirsi se doveste avere quasi l'impressione che ci siano troppi Cristalli a vostra disposizione. In realtà, andando avanti, i combattimenti diventano progressivamente ma inesorabilmente più impegnativi, col risultato che ci saranno alcune sezioni in cui potreste adoperare più di un Cristallo in pochissimo tempo. Inoltre, il gioco non si basa solo su combattimenti, ma anche su enigmi da risolvere sfruttando le abilità peculiari di Scree e delle varie forme di Jen, enigmi non sempre semplicissimi e che talvolta potrebbero farvi perdere diverso tempo. In sostanza, perciò, la difficoltà si attesta su livelli invitanti ma assolutamente non elementari.

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Per quanto riguarda i personaggi, quello di Jen merita una menzione particolare: mettendo da parte, infatti, per un momento la natura semi-demoniaca, Jen è un personaggio a tutto tondo, con un carattere difficile e ribelle, una storia alle sue spalle, delle capacità naturali, altre acquisite, altre mai avute (per dirne una, non sa nuotare), un sarcasmo tagliente, un umorismo spiccato ed un realismo efficace anche in un mondo in cui tutto sembra irreale. Jen non è bellissima, ma è molto carina, e molto reale: è la ragazza delle porta a fianco con cui ci proveremmo volentieri noi maschietti, o con cui uscirebbero a divertirsi le femminucce. Jen è tutt'altro che un ammasso di grafica e silicio: è un personaggio speciale che contribuisce alla speciale storia di Primal.
Il gioco di per sé non è mostruosamente lungo: ad occhio e croce, presumo che lo si possa portare a termine mediamente in una decina di giorni, a seconda del tempo che gli dedicherete. È un dato di fatto, però, che l'esperienza di Primal rimane nella mente e nel cuore molto più a lungo, il fascino dei quattro Reami, che tra loro sono decisamente diversi per quanto concerne avversari, storie ed enigmi, è tale che molto probabilmente lo rigiocherete. Ad aggiungere benzina sul fuoco, i programmatori hanno disseminato in giro dei "tarocchi" che, una volta raccolti, saranno disponibili nel menù principale: se li vorrete raccogliere tutti e 28 dovrete veramente fare attenzione a tutte le più piccole fessure, ma se non lo farete avrete il coraggio di definire il gioco veramente "terminato"? Fate voi...

IL MOMENTO DEGLI ADDII
Primal è un gioco che si inizia, ma non si sa quando si finisce: non perché sia lunghissimo, ma solo perché la magia che lo permea è tale che si vorrebbe non finisse mai, e che sicuramente chiede a gran voce di essere rigiocato; una gran voce che è difficile ignorare...
Primal è un gran bel gioco, molto ben fatto e curato, ma soprattutto divertente ed appassionante, e sinceramente credo che sarebbe un peccato lasciarselo sfuggire...

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