Prince of Persia: Le sabbie del tempo
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Le sabbie del tempo.
Ed è appunto la sabbia, la novità che più caratterizza questo Prince of Persia rispetto alla concorrenza. Tramite questa polvere d'oro saremo in grado di manipolare in qualche modo lo scorrere del tempo. Siamo precipitati dopo un salto andato a male? Abbiamo appena subito un violento attacco alle spalle? Finalmente si può rimediare a questi spiacevoli inconvenienti, tornando indietro nel tempo per quei pochi secondi necessari per modificare o annullare del tutto una precedente azione. Inoltre sarà possibile anche colpire i nemici rallentandoli in modo da poterli attaccare in maniera più efficace.
Queste opzioni sono ben implementate ed influiscono positivamente sul gameplay dando una spruzzata di novità ad un genere troppo spesso legato a vecchi canoni.
Per quel che riguarda gli enigmi, lungi dall'essere astrusi e complicati, si limitano allo schiacciare quel determinato interruttore" o all'attivare una sequenza di leve e meccanismi. Ma nonostante la loro mancanza di originalità, riescono comunque nel loro intento; spezzare il ritmo l'azione e dare un po' di respiro al giocatore.
Farah svegliati è primavera.
A darci una mano nel nostro difficile compito di riportare il reame alla normalità vi anche una gentile donzella che risponde al nome di Farah, figlia del sovrano a cui abbiamo usurpato il regno, che nonostante tutto decide di aiutarci. La bella principessa sarà utile in battaglia (soccorrendoci con il suo arco) ed è indispensabile per superare alcune sezioni, dato che ella sarà l'unica in grado di passare per stretti cunicoli e piccoli passaggi attivando così interruttori in grado di spianarci la strada. Una presenza senza dubbio confortante, peccato che il suo controllo è ad esclusivo appannaggio della Cpu.
Dal punto di vista della giocabilità, il mix che alterna azione, combattimenti ed enigmi si rivela vincente e divertente, in grado di affascinare il giocatore fino alla fine dell'avventura. L'unico appunto che gli si può contestare è dato dall'eccessiva linearità che mina la libertà e la possibilità di esplorazione del giocatore. Una volta conclusa una determinata zona non si potrò tornare indietro, ed inoltre sono praticamente assenti bivi di qualsiasi sorta. L'unico appiglio di libertà è dato dalla possibilità concessa in qualche occasione al giocatore di superare le varie trappole in svariati modi. Questa linearità che contraddistingue il titolo non deve essere comunque vista come un grande difetto, in fondo era difficile realizzare in un altro modo un'avventura che si lega in maniera così stretta ad una precisa trama.
La longevità si attesta sugli standard del genere, intorno alla dozzina d'ore. Apprezzabile la presenza (anche se bisogna immettere un codice) del primo storico Prince of Persia rivisitato in chiave tridimensionale.
Occhio però!
Nonostante i titoli multipiattaforma non riescono quasi mai a sfruttare a fondo le potenzialità grafiche di una console (in questo caso del Gamecube), il gioco si presenta benissimo anche alla vista. L'aspetto sicuramente più curato sono le animazioni, assolutamente varie, fluide e spettacolari che contraddistingueranno tutte le azioni del principe. Ottimo anche il level design, che ricostruisce alla perfezione con grande cura e ricchezza di dettagli uno splendido esempio di architettura medio orientale e che contribuisce all'atmosfera piacevolmente fiabesca del titolo. I personaggi pur non troppo complessi sotto il profilo poligonale, si fanno apprezzare per una cura tecnica discreta, ed è inoltre d'effetto il cambiamento di look (che coincide con la maturazione psicologica) del personaggio.
Il sonoro vanta degli effetti alquanto verosimili, delle musiche in tema che ben si adattano al ritmo dell'azione ed un doppiaggio interamente in italiano di ottima qualità.
In conclusione Prince of Persia Sands of Time rappresenta un altro centro compiuto da Ubisoft che sviluppa uno dei nuovi punti di riferimento sul fronte action/adventure, un titolo consigliatissimo a tutti ancora più appetibile dato il suo conveniente prezzo che viene incontro alle spesso ristrette tasche dei videogiocatori.