Prince of Persia: Le sabbie del tempo

di Giuseppe 'Sovrano' Schirru

Ma Ico non è l'unico modello da imitare. Scusate, da cui prendere spunto. C'è un po' di Mark of Kri, un po' di Matrix, per tutta una serie di clichès che ormai affollano questo genere supervisitato, che conta miriadi di esponenti. Il bene è che POP risulta un miscuglio di generi dal quale scaturisce un gameplay innovativo e divertente, ricco di stile, perfettamente costruito e con trovate geniali, che si aggiungono allo scenario che fa da sfondo alla vicenda. La fortuna consiste proprio nel fatto che POP prende il meglio e lo usa al meglio. Il sistema di combattimento multi-direzionale adottato è stupefacente, e si dimostra altamente spettacolare senza rovinare l'aspetto tattico, che con i suoi affondi e parate dal sapore retrò rivive i vecchi combattimenti con spada della prima versione. Stavolta però oltre alla semplice spada avremo in dotazione anche il pugnale del tempo, munito di optional quali la possibilità di slow motion per rallentare l'azione, o di rewind, per riavvolgere di qualche secondo un'azione di gioco finita male e ritentare senza dover ricominciare dall'ultimo salvataggio.

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Grazie a questo gingillo avremo anche modo di godere di alcune visioni in pieno stile Maometto, che con delle carrellate di immagini di gioco veloci ci indicheranno la strada da seguire. Il castello infatti è un unico grande enigma, che dovrà essere decifrato dal punto di vista architettonico per capire la strada da seguire, per trovare gli interruttori da premere o i cunicoli dove far passare la bella Farah. Aiuta in questo senso l'ottimo sistema di telecamere, esemplare sia per quanto riguarda la spettacolarità di alcune inquadrature, sia per la presenza del campo lungo per avere un quadro completo dell'ambiente circostante. Lo spettacolo visivo che si anima davanti ai nostri occhi è dei più stupefacenti e l'atmosfera medio-orientale da "le mille e una notte" che si respira è impagabile. Capiterà sovente di fermarsi, ruotare la telecamera e allietarsi del panorama, anche se non è l'unica gioia visiva che PoP è in grado di regalare.

Il tema animazioni è sempre stato uno dei punti forti della Ubi Soft Montreal, con capolavori quali Splinter Cell, dove Sam Fisher si esibiva in alcune delle più belle animazioni mai viste su console. La grazia dei movimenti felini del principe non è da meno, la raffinatezza di tutto il lavoro svolto è innegabile e di fronte a un reparto grafico così evocativo la completa immersione in alcune atmosfere è inevitabile Un incredibile performance degli sviluppatori che ci regalano un prodotto visivamente sbalorditivo. Anche il sonoro si rivela di primissimo livello, con una completa localizzazione in italiano degnamente evidenziata in tutti i dialoghi e i racconti. La colonna sonora, curata da Stuart Chatwood, si dimostra molto bella e si amalgama in maniera perfetta con l'atmosfera di gioco, con motivi orientaleggianti che accompagnano l'avventura. Quanto alla longevità, questa non fa certo gridare al miracolo e complessivamente regala 10 ore di gioco. Converrete anche voi che sono meglio 10 ore di gioco da leone, che 200 da gazzella. Alla luce di quanto detto nella recensione e del voto finale - più esplicativo di qualsiasi commento - non mi resta che consigliare a tutti, senza riserve, questo fantastico prodotto. Un altro centro da parte di Ubi Soft.

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