Prince of Persia: Le Sabbie Dimenticate

Prince of Persia Le Sabbie Dimenticate
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Così come già accaduto nel 2003 (anno del rilascio de “Le Sabbie del Tempo”), é giunta nuovamente l'ora per il Principe di Persia di rinascere a nuova vita. A differenza della controparte per PC, Xbox 360 e Playstation 3, collocabile cronologicamente tra il secondo ed il terzo episodio della nuova trilogia, l'omonimo titolo per Wii é invece totalmente slegato con la saga, almeno sotto il profilo narrativo. In questa occasione il misterioso Principe sarà impegnato a liberare da un oscuro maleficio il regno di Izdihar, un tempo splendente e brulicante di vita, ed ora una rovina ricca solamente di trappole e creature ostili. Senza indugiare troppo sulla presentazione, “Le Sabbie Dimenticate” getta subito il giocatore nel vivo dell'azione, con i primi minuti di gioco che celano un semplice tutorial, utile per impratichirsi con il sistema di controllo. Proprio quest'aspetto era stato uno dei punti dolenti dell'esordio del Principe sul Wii; con “Rival Swords” si voleva sfruttare a tutti costi la novità costituita dall'accoppiata Wii Mote/Nunchuk, e si era in certi casi ecceduto, rendendo il controllo spesso scomodo e macchinoso.

I punti di salvataggio sono tanti e ben distribuiti.
I punti di salvataggio sono tanti e ben distribuiti.
I combattimenti risultano un po' limitati.
I combattimenti risultano un po' limitati.
Una volta acquisita la giusta dimestichezza, arrivare in cima diventerà piuttosto agevole.
Una volta acquisita la giusta dimestichezza, arrivare in cima diventerà piuttosto agevole.

Per fortuna in questa occasione la situazione é cambiata notevolmente, visto che gli accelerometri ed il sistema di puntamento vengono sì sfruttati, ma in maniera più intelligente, comoda e precisa. Seppur slegato ai precedenti episodi per quel che riguarda la trama, le meccaniche alla base della giocabilità pescano invece a piene mani da quelle classiche della serie, mescolando (con dosi non certo equivalenti) fasi platform ad enigmi e combattimenti. La rinomata agilità del protagonista sarà ancora una volta l'abilità preponderante del nostro eroe, in grado di compiere tra le altre azioni, balzi prodigiosi, brevi corse sulle pareti (sia in orizzontale e sia in verticale), arrampicate sui cornicioni e tante altre in grado di scatenare l'invidia anche dei migliori trapezisti. Il design dei livelli é stato studiato appositamente per sfruttare ed alternare tutte queste mosse, ed una volta acquisita la giusta familiarità, saremo in grado di superare in maniera sorprendentemente veloce anche le strutture in apparenza più complicate. L'elevato ed apprezzabile ritmo di gioco subirà qualche logica battuta d'arresto solamente per far fronte ad alcuni enigmi. La maggior parte di essi non richiederanno di certo un grande sforzo celebrale, essendo per lo più di natura “ambientale”, e quindi sulla falsariga di spostare una statua sopra un interruttore, o basati su attivazioni di leve collegate a delle porte che rimarranno aperte per un tempo limite. Sporadicamente qualche “rompicapo” risulta più elaborato, e richiederà un maggior studio delle dinamiche che lo regolano, ma senza mai tediare eccessivamente il giocatore.


Capacità investigative

Delle tre fasi precedentemente citate, i combattimenti sono probabilmente quella meno presente e più debole; gli attacchi si basano principalmente sulle oscillazioni del Nunchuk ed il Wii Remote, e nonostante possano anche essere combinati con il salto, risultano piuttosto esigui dal punto di vista numerico e poco differenziati. I nemici sono caratterizzati in maniera un po' altalenante, ed a parte qualche difficoltà dovuta alla disparità di forza in campo (o ad alcune dislocazioni strategiche), raramente creeranno problemi al Principe, ed ancor meno quando avremo occasione di sbloccare delle nuove abilità magiche. Fin dal principio, per gentile concessione del genio che ci accompagnerà per tutta l'avventura (una sorta di petulante fatina), il Principe avrà la possibilità di correggere eventuali azioni fallimentari. Una sorta di potere come ne “Le Sabbie del Tempo” gestito però stavolta direttamente dalla cpu. Un salto mal calcolato, uno spuntone in mezzo alla schiena, uccisi da un nemico? Avremo la possibilità di riprovarci (ripartendo per esempio dalla piattaforma “incriminata”) fino a che avremo le sfere necessarie (sparse all'interno dei livelli) per poterlo fare. Se in alcuni casi si dovesse arrivare alla morte “definitiva” non c'é comunque da preoccuparsi, dato che le fontane di salvataggio sono tante e ben distribuite. Accanto a questo potere nel corso dell'avventura ne sbloccheremo di nuovi che andranno ad influenzare il gameplay; potremo generare delle colonne energetiche e sfruttarle per raggiungere piattaforme elevate, creare appigli (sempre energetici ed al massimo uno per volta), pietrificare i nemici per qualche secondo (utilizzando il puntatore del “telecomando), o farci avvolgere da una bolla protettiva anche nel bel mezzo di un salto del vuoto. Tutte queste nuove abilità danno un po' una scossa all'evolversi dell'avventura, che d'altronde come da tradizione risulta nel suo complesso piuttosto lineare ed in questa occasione ancor più guidata. I percorsi pressoché obbligati potrebbero far storcere il naso agli amanti dell'esplorazione, ma si tratta forse di un equo prezzo da pagare per mantenere elevato il ritmo dell'azione e per tener desta l'attenzione del giocatore fino ai titoli di coda. L'avventura seppur non troppo lunga (una decina di ore esagerando), scorre via in maniera piacevole nonostante una certa ciclicità di fondo che avrebbe magari beneficato di una maggiore varietà. Una volta conclusa comunque rimangono alcuni extra davvero interessanti da sbloccare raggiungendo particolari obbiettivi all'interno dei livelli.

I nuovi poteri permetterano di creare delle colonne energetiche.
I nuovi poteri permetterano di creare delle colonne energetiche.
Gli arcieri; fastidiosi solo dalla lunga distanza.
Gli arcieri; fastidiosi solo dalla lunga distanza.
I livelli sono disseminati di trappole ed altre insidie.
I livelli sono disseminati di trappole ed altre insidie.

Anche sotto il comparto grafico é apprezzabile il lavoro svolto dagli Ubisoft Quebec; ambienti ben congeniati con un elegante profilo stilistico che ben si armonizza con quello ludico, strutture spesso magnificenti ed animazioni fluide e realistiche. Qualche problema relativo alle telecamere, che in alcuni passaggi ci costringeranno ad intervenire manualmente. Curato anche l'aspetto sonoro, le musiche ben si adattano all'atmosfera del titolo, ed il doppiaggio (tutto in italiano) é più che discreto; in alcune circostanze però il ciclico ripetersi delle frasi di qualche personaggio potrebbe risultare irritante.
Il ritorno del Principe sul Wii é nel complesso piuttosto positivo; alla Ubisoft in questa occasione non hanno lesinato sull'impegno, realizzando un titolo completamente differente dalle altre versioni, e ben adattandolo alle caratteristiche della console Nintendo. Nessun dubbio quindi sulla cura del prodotto, che emerge sia sul lato tecnico e sia su quello ludico. Un titolo che certamente appassionerà i fan storici (anche se risulta più guidato e più facile rispetto agli altri episodi ), ma in grado di farsi apprezzare anche da tanti nuovi giocatori.
Prince of Persia: Le Sabbie Dimenticate
7.5

Voto

Redazione

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Prince of Persia: Le Sabbie Dimenticate

Il ritorno di Prince of Persia sul Wii é decisamente apprezzabile; per una volta non ci troviamo dinanzi ad una conversione frettolosa, ma di fronte ad un titolo appositamente realizzato per la bianca console di Nintendo. La trama é totalmente slegata rispetto agli altri episodi, ma sotto il profilo ludico “Le Sabbie Dimenticate” pesca a piene mani dalle classiche meccaniche della serie, integrandole con una nuova serie di poteri, che ben sfruttano il sistema di controllo del Wii.

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