Prince of Persia Spirito Guerriero

di Francesco 'Oasis' Menna
Si dice che programmare il seguito di un gioco sia molto più semplice che realizzare ex-novo una nuova opera. Utilizzare un nome conosciuto e aggiungere un numero al suo fianco a testimoniare a che capitolo si sia arrivati è una delle pratiche più in voga nel mondo videoludico, e materia di discussione per molti opinionisti del settore. C'è chi vorrebbe più titoli originali, e chi invece è un fautore dei seguiti, a patto che siano realizzati con cognizione di causa e senza infangare nomi e titoli storici. Capita proprio, come si suol dire, a fagiolo, questo nuovo capitolo di una delle saghe videoludiche più lunghe della storia, presente sin dalla fine degli anni '80 su praticamente tutte le piattaforme dell'epoca. In un certo senso, Prince Of Persia: Spirito Guerriero (POPSG d'ora in poi ndr), lo si può considerare seguito, ma anche titolo piuttosto originale. Vediamo di scoprire perché.


I problemi non sono mai troppi, nemmeno per un principe...

Dopo aver risolto il mistero delle sabbie del tempo e aver riparato al suo misfatto, il Principe si trova davanti un nuovo problema: un demone, apparentemente invincibile, vuole porre fine alle avventure del nostro protagonista, in quanto colpevole di aver alterato il corso naturale del tempo. Questo sarà il filo conduttore di tutto il gioco. Vi troverete, infatti, in alcuni punti, a dover fuggire dal suddetto demone per salvarvi la pelle. Queste scene saranno distinguibili quando il gioco diventerà all'improvviso in bianco e nero. Quindi sappiate fin da ora che in quei momenti, la cosa da fare è fuggire.
Ma passiamo ad analizzare il gioco nei suoi punti cardine. Come tutti saprete, da quando il Principe ha fatto il suo ritorno sui nostri schermi con le Sabbie del Tempo, lo stile di gioco, dal vecchio platform bidimensionale, si è trasferito nelle tre dimensioni. Diciamo che il cambiamento non è stato totale: anche nelle tre dimensioni ci ritroveremo a lottare con nemici sempre più agguerriti e a saltare di piattaforma in piattaforma. Tuttavia, mentre il primo capitolo di questo nuovo filone si può accostare ai primi episodi di tanti anni fa, in POPSG c'è l'introduzione di una nuova, importante caratteristica: uno dei sistemi di combattimento più evoluti degli ultimi tempi. Viene definito "combattimento personalizzato" perché ci sono tante e tali combo libere da effettuare, che sarà impossibile ricordarle tutte.

In più, il Principe può ora combattere con due armi, una per mano, e avrà la possibilità anche di adoperarsi in spettacolari prese. Come potrete capire, quindi, POPSG è un titolo improntato molto di più sul combattimento che sulla fase a piattaforme, salti et similia. Questa scelta ha rappresentato un rischio per gli sviluppatori: sono in molti, infatti, che amano le avventure del Principe per le sue acrobazie, più che per i suoi combattimenti. Quindi, incentrare un gioco sulla lotta, poteva essere uno sbaglio, che invece non si è rivelato tale, poiché lo stimolo a giocare non manca mai. Non dimenticate inoltre i poteri che le Sabbie Del Tempo ci possono conferire, ovvero un'ulteriore freccia nella faretra del nostro Principe. Suddetti poteri, infatti, come per esempio il mitico "rallenty"(o "bullet time", se preferite) vi toglieranno dai guai più di una volta.


Un passo avanti o indietro? Nessuno dei due.

Dal punto di vista squisitamente tecnico, i passi fatti avanti rispetto al precedente capitolo ci sono, ma non sono così eclatanti, anche perché il tempo di sviluppo è stato indubbiamente poco. Il comparto grafico è forse quello che meno ha risentito di restyling, anche se il motore poligonale è stato ottimizzato e reso leggermente più fluido (specie se possedete una buona scheda grafica). Permangono tuttavia una presenza piuttosto marcata dell'aliasing, e il posizionamento non impeccabile di alcune telecamere che spesso rendono problematiche alcune azioni, in particolare alcuni salti. Niente comunque che pregiudichi completamente la bontà del titolo da questo punto di vista. Anzi, i laboratori canadesi di Ubisoft hanno fatto (ulteriormente) un buon lavoro di caratterizzazione, per quanto riguarda gli scenari e i personaggi, in particolare le avvenenti bellezze dei due personaggi femminili del gioco. Dal punto di vista sonoro, ci troviamo di fronte a un ottimo prodotto. Ottimi gli effetti dei combattimenti e i rumori di fondo degli scenari. Unico appunto da fare è il doppiaggio italiano di Gabriel Garko che dona la sua voce al Principe: in certi casi manca un po' di quella espressività e di quel pathos che il personaggio richiederebbe.

Per quanto riguarda gli altri personaggi, invece il doppiaggio è quanto meno negli standard, quindi buoni, espressivi, senza però far gridare al miracolo. Passiamo ora all'analisi del gameplay, a cui abbiamo già accennato precedentemente. Si tratta di una piccola rivoluzione nell'ambito dei titoli dedicati a Prince of Persia, in quanto mai il Principe si è dovuto confrontare così tanto in combattimento. Eppure il nuovo sistema di gioco e di combattimento non permette mai di avere un attimo di pausa, e questo di certo non può che essere un pregio per un'avventura d'azione. La possibilità di "inventare" letteralmente le proprie combinazioni di mosse conferisce al titolo uno spessore che difficilmente abbiamo trovato in altri giochi che non fossero espressamente dei picchiaduro. La longevità si attesta nella media, poiché ci vorranno comunque parecchi giorni di gioco intensivo per portare a termine il gioco. Tuttavia, una volta terminato, la rigiocabilità sarà un valore puramente soggettivo, come in tutti i titoli di questa tipologia: se vi appassionerà potreste provare a terminarlo con diversi gradi di difficoltà, viceversa, lo accantonerete, per poi, magari, riscoprirlo dopo tanto tempo. POPSG, sinteticamente, è un gioco che appassiona, dalla struttura solida e collaudata e che, in un certo senso, modifica un po' la figura che, fino ad oggi avevamo avuto del personaggio. Il Principe è, oggi, più cupo, più brutale, e più arrabbiato che mai. Il suo Spirito Guerriero è nelle vostre mani...