Pro Evolution Soccer 2

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Pro Evolution Soccer 2

Quando i giocatori contano...
Quando la squadra avversaria è superiore, quando la pretattica la lasciate a chi di calcio crede di saperne qualcosa, quando gli schemi sono già negli spogliatoi prima della fine dei novanta minuti, quando il morale è basso: in questi momenti chi può fare la differenza se non il campione di turno? Sono i giocatori in questo PES2 che fanno la differenza, loro che con le effettive abilità di cui sono dotati, fedelmente riproposte rispetto alle controparti reali, riescono a cambiare il volto di un incontro. Per vincere una partita, non solo dovrà essere migliore lo spartito dell'orchestra del maestro (che sarete voi) ma anche i solisti. Come anche i sassi sanno, è più facile vincere una partita con una squadra di campioni piuttosto che una di emeriti sconosciuti, ma in questo caso, le effettive qualità dei singoli, sono ancora più marcate e finalmente Figo e Rui Costa valgono davvero qualcosa. Pendolino Cafù che viaggia per tutta la fascia più veloce di Coppi in discesa, Roberto Carlos che con le sue proposizioni offensive e punizioni fa tremare la difesa avversaria, Ronaldo che si esibisce in dribbling ubriacanti contro il malcapitato di turno, o Toldo che si improvvisa uomo ragno e va a togliere la palla dal sette. Giggs che in fascia è più veloce di Tazio Nuvolari fornito di nitro, o Figo che dopo aver saltato tre avversari va a infilare con una rasagnola la palla dove il portiere non è mai giunto, e a uccidere la famiglia ragno. E' in questo frangente che PES2 si dimostra ancora una volta grande, con una differenziazione dei giocatori curata nei minimi particoli, dove ognuno riprodurrà fedelmente la controparte reale. Spettacolo assicurato.

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Sonoro
Dopo le buone parole spese per il comparto grafico, purtroppo, non possiamo fare altrettanto per l'aspetto audio, ma il sonoro non è altro che il piede sinistro di PES2, quello che usa giusto per salire sul tram. Il vero tallone d'Achille è la telecronaca che sebbene non faccia gridare allo scandalo e si proponga rigorosamente in lingua nostrana, è purtroppo alla lunga monotona e ripetitiva: in effetti sulle altre produzioni non si trova niente di particolarmente migliore, ma ricordando che nella versione jappo dello stesso PES2 (Winning Eleven 6) la telecronaca viene affidata al grandissimo John Kabira, qualche piccola lacrima la si dovrebbe versare. Per il resto, sia i cori da stadio che gli effetti sonori sono stati addirittura migliorati e resi più realistici, e questo lo si può già notare dopo aver preso per la prima volta un palo, dove la sensazione è appunto quella di aver colpito l'agognato legno. I cori da stadio poi, già di per se perfetti nella scorsa edizione sono ancora più realistici ed è stata implementata l'opzione per il tifo, se in casa, in trasferta, o un derby.

L'Allenamento
Un'altro punto che è stato notevolmente migliorato è quello dell'allenamento. Adesso, oltre che potersi allenare alla classica partitella, o sui calci piazzati, è possibile prendere parte ad una nuova, succosa modalità creata in collaborazione con il prestigioso marchio Umbro e che si chiama appunto Umbro P.T.C. (Pro Training Centre) nella quale dovremo eseguire calci di punizione verso bersagli posti nello specchio della porta o in punti strategici nel campo, oppure dovremo eseguire velocissime sezioni di dribbling coi coni, torello, ecc. Per ognuna di queste prove ci verrà assegnato un punteggio col quale potremo entrare nella speciale classifica nella quale, raggiungendo il primo posto, sbloccheremo dei bonus sfiziosi.

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Pro Evolution Soccer 2

Signore e signori, si comincia!
I giorni come questo sono troppo rari per immiserirli con altisonanti parole, vocaboli echeggianti o discorsi prestigiosi: non servono molte parole per descrivere PES2, il più grande gioco di calcio di tutti i tempi. Due milioni di anni di evoluzione umana e questa è la migliore trasposizione calcistica su console, vi dice niente?
Rinnovata la veste grafica, rivista la fisica del pallone e aumentata la profondità del gameplay, PES2 si dimostra più di un gradino avanti al predecessore e non mostra difetti, se non una rosa delle squadre aggiornate allo scorso campionato. Ma questo non è altro che il piede sinistro di PES2, quello per intenderci con cui sale giusto sull'autobus, e il resto è arte, è magnificenza allo stato puro.
E' giusto quindi che la sfida annuale tra le simulazioni calcistiche la vinca PES2, a pieno merito, perché nella vita la cosa più triste è il talento sprecato. Difatti il titolo Konami propone un calcio lontano anni luce da quello che i concorrenti hanno da offrire, che spazza via la concorrenza composta per l'occasione da Fifa 2003 e This is Football 2003, bissandola e al tempo stesso annichilendola. Invito allora il nostro pubblico a dare un invito caloroso alla simulazione per antonomasia: Pro Evolution Soccer 2. E intendiamoci, noi non siamo fans della serie Konami, siamo solo tifosi della simulazione calcistica migliore, ed è diverso. Perché come direbbe Al Pacino, ogni maledetta domenica si vince o si perde, bisogna vedere se si vince o si perde da uomini.
Only for Playstation 2.

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