PES 2008
di
Daniele Mancuso
Qualcuno ricorda la favola del re nudo? Quella in cui un grandissmo re, onorato e riverito da tutti, un giorno sfila nudo per strada senza accorgesene, e la popolazione per non offenderlo fa finta di niente. Poi arriva un bimbo che, vedendo l'uomo senza vestiti, chiede alla mamma perché il re sia nudo.
Tale racconto può essere paragonato a Pro Evolution Soccer 2008, indiscusso leader dei giochi sportivi da numerosi anni, il quale quest'anno purtroppo ha deciso di mettere a nudo, appunto, le proprie pecche, e i "bambini" della critica videoludica non hanno potuto che metterlo in evidenza.
Il buon giorno si vede dal mattino...
Già il menù iniziale lascia l'amaro in bocca: a differenza della vivace schermata dello scorso anno, delle anonime scritte azzurre indicano le modalità disponibili. Da questo punto di vista non ci sono da ravvisare alcune novità consistenti: si può disputare la classica amichevole, o prendere parte a un mondiale, europeo, coppa d'asia e africa nonché la nota coppa Konami, personalizzabile sotto vari punti di vista, e, ovviamente la Master League, da sempre la crema di Pro Evolution Soccer. Tralasciando le altre modalità su cui è inutile dare spiegazioni, la Master League non presenta innovazioni eclatanti: si sceglie una squadra che partirà dalle categorie inferiori, per cercare di portarla su alti livelli attraverso la gestione della società, la compravendita dei calciatori e la cura del vivaio giovanile; anche il monitoraggio del bilancio importante, perché in caso l'anno fiscale chiude in rosso si viene espulsi automaticamente dal torneo.
Dando uno sguardo alle opzioni di gioco, si ha una sorpresa: il pes shop è sparito. È possibile sempre sbloccare le squadre segrete con le relative vecchie glorie, ma a condizione che si vincano i tornei con certe squadre. Una mancanza non grave, certo, ma sicuramente fastidiosa per i nostalgici, i quali dovranno sudare un po' di più per poter rivedere in campo gli idoli del passato.
Una miglioria invece molto gradita riguarda l'editor, il quale oltre a essere potenziato rispetto allo scorso anno, permette di catturare una foto tramite webcam o di caricare un'immagine su hard disk, per poi appiccarla alla faccia dell'alter ego creato. Certo, il risultato non è perfetto, ma resta comunque una trovata piacevole.
TEAM VISION O TEAM IDIOT?
Prima del rilascio del gioco, Konami aveva asserito che, grazie all'inserimento di un particolare sistema chiamato "Team vision" le partite sarebbero state ancora più realistiche. Purtroppo una volta dato il calcio d'inizio ci si rende conto di come da questo punto di vista sia stato fatto un passo indietro rispetto al passato, almeno sotto certi aspetti: l'azione di gioco è frenetica, e la palla schizza da una parte all'altra come una trottola impazzita, rendendo il suo controllo piuttosto arduo. Ma questo non significa che per andare a rete bisogna sudare sette camcie, a causa di un'IA delle difese e dei portieri non proprio impeccabile: spesso assisteremo a un vero e proprio arrembaggio in avanti del comparto difensivo, con il conseguente contropiede degli avversari che arriverani indisturbati in porta. Inoltre penetrare nelle fasce avversarie è facilissimo, visto che inspiegabilmente i marcatori avversari vanno a raddoppiare alla cieca sul portatore di palla, permettendo a un nostro compagno di scattare solo soletto sulla fascia e penetrare in area di rigore. Da sottolineare poi la labilità degli estremi difensori, i quali si rendono spesso colpevoli di uscite fuori tempo, gol presi sul primo palo e tiri facili non trattenuti. Inoltre, a causa della palla impazzita e delle trattietorie rocambolesce che assume, non sarà raro assistere ai temuti autogol, con l'inevitabile irritazione del giocatore. Aggiungiamo poi la frequente esecuzione di rovesciate e sforibiciate, azioni molto rari nel predecessore, e ci si rende conto di come i programmatori abbiano voluto puntare sulla spettacolarità a discapito del realismo. Ciò può andar bene all'utente occasionale, ma come può reagire chi invece ha sempre visto il titolo targato Konami come la simulazione di calcio per eccellenza vedendo esecuzioni acrobatiche all'ordine del giorno, difese di burro e portieri poco affidabili?
In ogni caso sotto altri aspetti sono state fatte cose buone: in primis il sistema arbitrale, più funzionale nel sanzionare i falli, con ammonizioni ed espulsioni più equilibrate che possono essere inflitte anche agli estremi difensori La novità più interessante riguarda la possibilità di simulare dei falli con dei tuffi in area, e spesso si riesce a ottenere lo sperato rigore. Ovviamente in caso di recita lampante il direttore di gara non esita ad estrarre il cartellino.
NEXT GENERATION?
Anche dal punto di vista grafica il prodotto Konami non esalta: certo, i miglioramenti ci sono, ma non forse al punto da essere considerati next generation. Un plauso va fatto per la realizzazione degli stadi, i migliori mai visti nella serie, nonché dei manti erbosi, più curati e realistici. Quanto ai giocatori, non tutti sono indentici alla controparti reali, ma tutto si può aggiustare grazie all'eccellente editor.
I più grossi problemi comunque riguardano il calo di frame rate nelle azioni più vivaci, inficiando non poco l'esperienza di gioco. Un errore imperdonabile questo, sopratutto quando si hanno a disposizione macchine potenti come gli odierni Pc.
Per quanto riguarda la telecronaca, troveremo di nuovo l'accoppiata Sandreani Civoli, i quali offrono un commento né carne né pesce.
ARRIVEDERCI ONLINE
No, la modalità online non è stata tolta, ma purtroppo presenta non pochi problemi: in primis l'invadente lag (problema risolto parzialmente con una patch rilasciata da pochi giorni), ma sopratutto sono state riconstrate incompatibilità con alcuni provider (tipo Fastweb) che impediscono di disputare le partite. Aggiungiendo poi il mancato inserimento della modalità 2 versus 2, e si capisce l'intrinseca carenza del multiplayer di Pro Evolution Soccer 2008, costringendo gli utenti a ricorerre alle classiche partite vis to vis per un'esperienza autentica.
Tale racconto può essere paragonato a Pro Evolution Soccer 2008, indiscusso leader dei giochi sportivi da numerosi anni, il quale quest'anno purtroppo ha deciso di mettere a nudo, appunto, le proprie pecche, e i "bambini" della critica videoludica non hanno potuto che metterlo in evidenza.
Il buon giorno si vede dal mattino...
Già il menù iniziale lascia l'amaro in bocca: a differenza della vivace schermata dello scorso anno, delle anonime scritte azzurre indicano le modalità disponibili. Da questo punto di vista non ci sono da ravvisare alcune novità consistenti: si può disputare la classica amichevole, o prendere parte a un mondiale, europeo, coppa d'asia e africa nonché la nota coppa Konami, personalizzabile sotto vari punti di vista, e, ovviamente la Master League, da sempre la crema di Pro Evolution Soccer. Tralasciando le altre modalità su cui è inutile dare spiegazioni, la Master League non presenta innovazioni eclatanti: si sceglie una squadra che partirà dalle categorie inferiori, per cercare di portarla su alti livelli attraverso la gestione della società, la compravendita dei calciatori e la cura del vivaio giovanile; anche il monitoraggio del bilancio importante, perché in caso l'anno fiscale chiude in rosso si viene espulsi automaticamente dal torneo.
Dando uno sguardo alle opzioni di gioco, si ha una sorpresa: il pes shop è sparito. È possibile sempre sbloccare le squadre segrete con le relative vecchie glorie, ma a condizione che si vincano i tornei con certe squadre. Una mancanza non grave, certo, ma sicuramente fastidiosa per i nostalgici, i quali dovranno sudare un po' di più per poter rivedere in campo gli idoli del passato.
Una miglioria invece molto gradita riguarda l'editor, il quale oltre a essere potenziato rispetto allo scorso anno, permette di catturare una foto tramite webcam o di caricare un'immagine su hard disk, per poi appiccarla alla faccia dell'alter ego creato. Certo, il risultato non è perfetto, ma resta comunque una trovata piacevole.
TEAM VISION O TEAM IDIOT?
Prima del rilascio del gioco, Konami aveva asserito che, grazie all'inserimento di un particolare sistema chiamato "Team vision" le partite sarebbero state ancora più realistiche. Purtroppo una volta dato il calcio d'inizio ci si rende conto di come da questo punto di vista sia stato fatto un passo indietro rispetto al passato, almeno sotto certi aspetti: l'azione di gioco è frenetica, e la palla schizza da una parte all'altra come una trottola impazzita, rendendo il suo controllo piuttosto arduo. Ma questo non significa che per andare a rete bisogna sudare sette camcie, a causa di un'IA delle difese e dei portieri non proprio impeccabile: spesso assisteremo a un vero e proprio arrembaggio in avanti del comparto difensivo, con il conseguente contropiede degli avversari che arriverani indisturbati in porta. Inoltre penetrare nelle fasce avversarie è facilissimo, visto che inspiegabilmente i marcatori avversari vanno a raddoppiare alla cieca sul portatore di palla, permettendo a un nostro compagno di scattare solo soletto sulla fascia e penetrare in area di rigore. Da sottolineare poi la labilità degli estremi difensori, i quali si rendono spesso colpevoli di uscite fuori tempo, gol presi sul primo palo e tiri facili non trattenuti. Inoltre, a causa della palla impazzita e delle trattietorie rocambolesce che assume, non sarà raro assistere ai temuti autogol, con l'inevitabile irritazione del giocatore. Aggiungiamo poi la frequente esecuzione di rovesciate e sforibiciate, azioni molto rari nel predecessore, e ci si rende conto di come i programmatori abbiano voluto puntare sulla spettacolarità a discapito del realismo. Ciò può andar bene all'utente occasionale, ma come può reagire chi invece ha sempre visto il titolo targato Konami come la simulazione di calcio per eccellenza vedendo esecuzioni acrobatiche all'ordine del giorno, difese di burro e portieri poco affidabili?
In ogni caso sotto altri aspetti sono state fatte cose buone: in primis il sistema arbitrale, più funzionale nel sanzionare i falli, con ammonizioni ed espulsioni più equilibrate che possono essere inflitte anche agli estremi difensori La novità più interessante riguarda la possibilità di simulare dei falli con dei tuffi in area, e spesso si riesce a ottenere lo sperato rigore. Ovviamente in caso di recita lampante il direttore di gara non esita ad estrarre il cartellino.
NEXT GENERATION?
Anche dal punto di vista grafica il prodotto Konami non esalta: certo, i miglioramenti ci sono, ma non forse al punto da essere considerati next generation. Un plauso va fatto per la realizzazione degli stadi, i migliori mai visti nella serie, nonché dei manti erbosi, più curati e realistici. Quanto ai giocatori, non tutti sono indentici alla controparti reali, ma tutto si può aggiustare grazie all'eccellente editor.
I più grossi problemi comunque riguardano il calo di frame rate nelle azioni più vivaci, inficiando non poco l'esperienza di gioco. Un errore imperdonabile questo, sopratutto quando si hanno a disposizione macchine potenti come gli odierni Pc.
Per quanto riguarda la telecronaca, troveremo di nuovo l'accoppiata Sandreani Civoli, i quali offrono un commento né carne né pesce.
ARRIVEDERCI ONLINE
No, la modalità online non è stata tolta, ma purtroppo presenta non pochi problemi: in primis l'invadente lag (problema risolto parzialmente con una patch rilasciata da pochi giorni), ma sopratutto sono state riconstrate incompatibilità con alcuni provider (tipo Fastweb) che impediscono di disputare le partite. Aggiungiendo poi il mancato inserimento della modalità 2 versus 2, e si capisce l'intrinseca carenza del multiplayer di Pro Evolution Soccer 2008, costringendo gli utenti a ricorerre alle classiche partite vis to vis per un'esperienza autentica.
PES 2008
7
Voto
Redazione
PES 2008
Definire Pro Evolution Soccer 2008 un titolo mediocre sarebbe ingeneroso, ma comunque bisogna dire che è stato fatto un deciso passo indietro. Il prodotto Konami non eccelle, e sono più i punti in cui delude che soddisfa: il realismo è ridotto ai minimi termini in favore della spettacolarità, il comportamento dei giocatori lascia sconcertati, e il comparto tecnico non fa gridare al miracolo. Aggiungiamo poi il fastidioso calo di frame rate e i numerosi problemi riscontrati nell' online, e ci si rende conto dell'inferiorità di questo episodio rispetto al predecessore.
Pro Evolution Soccer 2008 resta comunque un buon gioco di calcio, in grado di divertire, specialmente in due. Ma quest'anno il re dovrà stare attento al suo trono, perché la bistrattata concorrenza potrebbe iniziare a creare seri problemi.
Pro Evolution Soccer 2008 resta comunque un buon gioco di calcio, in grado di divertire, specialmente in due. Ma quest'anno il re dovrà stare attento al suo trono, perché la bistrattata concorrenza potrebbe iniziare a creare seri problemi.