PES 2008
di
Massimiliano Balistreri
Sono ormai un paio d'anni che Konami, facendo sfoggio di una tempistica rigorosa, lancia proclami durante l'estate riguardo il primo vero Pro Evolution Soccer della nuova generazione per poi, tristemente, auto soffocarli poco prima o in concomitanza dell'uscita del gioco. Così come Pro Evolution Soccer 6 sarebbe dovuto essere l'anno scorso il primo Pes di nuova generazione, sviluppato appositamente per sfruttare le potenzialità di Xbox 360, così questo Pes 2008 ci è stato proposto, almeno qualche mese prima della sua uscita, come il gioco che in modo deciso e definitivo avrebbe trasportato il miglior simulatore calcistico di sempre sulle console più tecnologicamente avanzate della nuova generazione, al secolo Playstation 3 e Xbox 360. Qualche possessore di quest'ultima potrebbe obiettare che se Pes 2008 è il primo vero Pes next gen allora Pes 6 che cosa era? Beh, pensiamo che, più o meno, sarà la stessa domanda che ci porremo all'incirca tra un annetto.
Navigando nei menù del gioco, rinnovati nella grafica, si ritrovano le classiche opzioni che da sempre contraddistinguono la serie: esibizione, campionato, coppa, xbox live oltre alla modalità edit, che segna un gradito ritorno, dopo l'inspiegabile quanto fastidiosa assenza nella versione dello scorso anno. Per saggiare le potenzialità del gioco ci lanciamo subito in modalità esibizione e avviamo la partita senza troppi indugi. I caricamenti risultano piuttosto brevi e ci accompagnano rapidamente all'ingresso delle squadre in campo. Il primo aspetto che stupisce, e non certo in modo particolarmente positivo, di Pes 2008, riguarda la presenza di glitch grafici. Nella sequenza di presentazione delle formazioni il motore 3D sembra soffrire non poco, nonostante la complessità della scena poligonale non faccia certo gridare al miracolo: scatti vari e ripetuti che non fanno ben sperare nella fluidità del gioco in game, da sempre uno dei punti di forza del brand. Fortunatamente i timori iniziali vengono fugati dai primi scambi sul campo; il gioco infatti si mantiene sempre molto fluido durante la gara, anche nelle situazioni più affollate, come in occasione dei calci piazzati e delle rimesse dal fondo, tipici frangenti in cui in passato avevamo visto i prequel scattare e soffrire parecchio.
I modelli dei calciatori sono ben realizzati, con un numero di poligoni considerevole e texture di fattura più che discreta, tali da permettere agevolmente il riconoscimento di parecchi di loro, più o meno noti. Risultati più altalenanti sul piano delle animazioni: alcune sono davvero ben realizzate e piacevoli da vedere per realismo, come i tiri e le parate plastiche dei portieri, altre non propriamente azzeccate, come lo scatto, che a tratti ci è parso fin troppo veloce e non sufficientemente fluido. La fisica del pallone è ottimamente realizzata e sicuramente migliorata rispetto al passato, stessa cosa non si può sempre dire del controllo, apparso alcune volte un po' impreciso e inquinato da una dose di casualità nel rimpallo forse eccessiva, che in alcuni casi porta allo sfumare della proposizione del nostro schema, senza lasciarci sufficienti indizi su quali siano stati i nostri reali demeriti. Generalmente il gioco risulta piacevole e offre la possibilità, soprattutto facendo affidamento sulla visuale più lontana (grandangolo lunga), di costruire azioni degne di nota, capaci di darci grandi soddisfazioni, indipendentemente dal loro esito. L'aumento della velocità generale rispetto al passato e il metodo di controllo sul pallone, unitamente ad una condotta a volte allegrotta in copertura dei difensori e del portiere avversari, rendono questo Pes 2008 una sorta di virata più decisa da parte di Konami verso la sfera più arcade, sacrificando in parte la vena simulativa, che di questa saga è sempre stata un po' il marchio di fabbrica. Il fatto che tutto questo avvenga proprio nell'anno in cui Fifa, l' avversario di sempre, si dimostra molto più attento agli aspetti simulativi del calcio, risulta quantomeno una cosa curiosa.
Gli stadi sono presenti finalmente in numero degno e ben realizzati; buono anche l'apporto delle licenze, sia per le rose dei giocatori che per le maglie, a parte alcune inspiegabili eccezioni, come la Premiere League inglese. In questo senso viene in aiuto l'Edit Mode, che permetterà non solo di editare nomi e parametri dei calciatori ma addirittura, utilizzando la webcam ufficiale Microsoft, renderà possibile ridisegnare completamente divise e visi dei giocati per i quali non sia stata prevista l'acquisizione della licenza ufficiale. I risultati, soprattutto per quanto riguarda i visi, non sono eccessivamente entusiasmanti ma almeno si apprezza l'intenzione di muoversi nella direzione giusta a tal proposito. Lascia invece un po' sconcertati la decisione di castrare alcune parte dell'edit mode del passato, come quella dove veniva offerta al giocatore la possibilità di crearsi un proprio simbolo personalizzato, mettendo insieme opportunamente svariate forme e colori: davvero un peccato. Al di là dei vari difettucci elencati, che comunque non ci si aspetterebbe da un gioco così atteso come il "vero" Pro Evolution Soccer per la next generation, bisogna ammettere che comunque il feeling resta buono ed il gioco divertente, anche se tutto sa molto di già vista. Ci sarebbe veramente bisogno di una ventata di novità per ridestare dal torpore i fan della serie, ormai da troppo tempo arresi all'idea di giocare ogni anno che viene solo un parziale upgrade del titolo della stagione precedente. Una particolare nota, di demerito purtroppo, va fatta ai replay che inframezzano il gioco, sottolineando le nostre azioni più belle e mostrando gli highlight tra un tempo e l'altro, i quali sono a dir poco agghiaccianti.
Scattosi all'inverosimile, caratterizzati da una velocità di esecuzione completamente sballata, anziché farci piacevolmente osservare le finezze delle nostre manovre l'unico effetto che sortiscono è quello di farci schiacciare al più presto il pulsante Start, in modo da interrompere immediatamente un simile scempio. Davvero un peccato, visto che nelle passate edizioni, il rito del replay era sempre stata cosa gradita, mentre quest'anno pare rappresenti un vero e proprio buco clamoroso in fase di beta testing del gioco.
Dulcis in fundo, si fa per dire, la parte multiplayer online tramite Xbox Live, che pressappoco ripropone tutte le opzioni della passata stagione. Quindi classica partita del giocatore, partita classificata e partita veloce, il tutto condito dalle opzioni ormai canoniche. Come ormai ci ha abituato Konami manca una qualsivoglia possibilità di organizzare tornei online e il gameplay è limitato a scontri 1 contro 1, col 2 vs 2 a rappresentare ancora oggi una chimera. E meno male, direbbe qualcuno, visto che anche nel più elementare scontro multiplayer ci è capitato di riscontrare, praticamente in ogni occasione in cui abbiamo giocato, un lag talmente pronunciato da rendere in alcuni casi il gioco de facto non controllabile, coi calciatori che letteralmente spariscono dal campo col pallone, per rimaterializzarsi chissà dove, in maniera assolutamente casuale. Nota di biasimo alla Konami, che per il quarto anno consecutivo propone una modalità online improponibile all'esordio del gioco, salvo poi, ce lo auguriamo vivamente, fixarla solo in un secondo tempo, tramite patch che, mentre scriviamo, è già disponibile, unicamente in versione pc.
Navigando nei menù del gioco, rinnovati nella grafica, si ritrovano le classiche opzioni che da sempre contraddistinguono la serie: esibizione, campionato, coppa, xbox live oltre alla modalità edit, che segna un gradito ritorno, dopo l'inspiegabile quanto fastidiosa assenza nella versione dello scorso anno. Per saggiare le potenzialità del gioco ci lanciamo subito in modalità esibizione e avviamo la partita senza troppi indugi. I caricamenti risultano piuttosto brevi e ci accompagnano rapidamente all'ingresso delle squadre in campo. Il primo aspetto che stupisce, e non certo in modo particolarmente positivo, di Pes 2008, riguarda la presenza di glitch grafici. Nella sequenza di presentazione delle formazioni il motore 3D sembra soffrire non poco, nonostante la complessità della scena poligonale non faccia certo gridare al miracolo: scatti vari e ripetuti che non fanno ben sperare nella fluidità del gioco in game, da sempre uno dei punti di forza del brand. Fortunatamente i timori iniziali vengono fugati dai primi scambi sul campo; il gioco infatti si mantiene sempre molto fluido durante la gara, anche nelle situazioni più affollate, come in occasione dei calci piazzati e delle rimesse dal fondo, tipici frangenti in cui in passato avevamo visto i prequel scattare e soffrire parecchio.
I modelli dei calciatori sono ben realizzati, con un numero di poligoni considerevole e texture di fattura più che discreta, tali da permettere agevolmente il riconoscimento di parecchi di loro, più o meno noti. Risultati più altalenanti sul piano delle animazioni: alcune sono davvero ben realizzate e piacevoli da vedere per realismo, come i tiri e le parate plastiche dei portieri, altre non propriamente azzeccate, come lo scatto, che a tratti ci è parso fin troppo veloce e non sufficientemente fluido. La fisica del pallone è ottimamente realizzata e sicuramente migliorata rispetto al passato, stessa cosa non si può sempre dire del controllo, apparso alcune volte un po' impreciso e inquinato da una dose di casualità nel rimpallo forse eccessiva, che in alcuni casi porta allo sfumare della proposizione del nostro schema, senza lasciarci sufficienti indizi su quali siano stati i nostri reali demeriti. Generalmente il gioco risulta piacevole e offre la possibilità, soprattutto facendo affidamento sulla visuale più lontana (grandangolo lunga), di costruire azioni degne di nota, capaci di darci grandi soddisfazioni, indipendentemente dal loro esito. L'aumento della velocità generale rispetto al passato e il metodo di controllo sul pallone, unitamente ad una condotta a volte allegrotta in copertura dei difensori e del portiere avversari, rendono questo Pes 2008 una sorta di virata più decisa da parte di Konami verso la sfera più arcade, sacrificando in parte la vena simulativa, che di questa saga è sempre stata un po' il marchio di fabbrica. Il fatto che tutto questo avvenga proprio nell'anno in cui Fifa, l' avversario di sempre, si dimostra molto più attento agli aspetti simulativi del calcio, risulta quantomeno una cosa curiosa.
Gli stadi sono presenti finalmente in numero degno e ben realizzati; buono anche l'apporto delle licenze, sia per le rose dei giocatori che per le maglie, a parte alcune inspiegabili eccezioni, come la Premiere League inglese. In questo senso viene in aiuto l'Edit Mode, che permetterà non solo di editare nomi e parametri dei calciatori ma addirittura, utilizzando la webcam ufficiale Microsoft, renderà possibile ridisegnare completamente divise e visi dei giocati per i quali non sia stata prevista l'acquisizione della licenza ufficiale. I risultati, soprattutto per quanto riguarda i visi, non sono eccessivamente entusiasmanti ma almeno si apprezza l'intenzione di muoversi nella direzione giusta a tal proposito. Lascia invece un po' sconcertati la decisione di castrare alcune parte dell'edit mode del passato, come quella dove veniva offerta al giocatore la possibilità di crearsi un proprio simbolo personalizzato, mettendo insieme opportunamente svariate forme e colori: davvero un peccato. Al di là dei vari difettucci elencati, che comunque non ci si aspetterebbe da un gioco così atteso come il "vero" Pro Evolution Soccer per la next generation, bisogna ammettere che comunque il feeling resta buono ed il gioco divertente, anche se tutto sa molto di già vista. Ci sarebbe veramente bisogno di una ventata di novità per ridestare dal torpore i fan della serie, ormai da troppo tempo arresi all'idea di giocare ogni anno che viene solo un parziale upgrade del titolo della stagione precedente. Una particolare nota, di demerito purtroppo, va fatta ai replay che inframezzano il gioco, sottolineando le nostre azioni più belle e mostrando gli highlight tra un tempo e l'altro, i quali sono a dir poco agghiaccianti.
Scattosi all'inverosimile, caratterizzati da una velocità di esecuzione completamente sballata, anziché farci piacevolmente osservare le finezze delle nostre manovre l'unico effetto che sortiscono è quello di farci schiacciare al più presto il pulsante Start, in modo da interrompere immediatamente un simile scempio. Davvero un peccato, visto che nelle passate edizioni, il rito del replay era sempre stata cosa gradita, mentre quest'anno pare rappresenti un vero e proprio buco clamoroso in fase di beta testing del gioco.
Dulcis in fundo, si fa per dire, la parte multiplayer online tramite Xbox Live, che pressappoco ripropone tutte le opzioni della passata stagione. Quindi classica partita del giocatore, partita classificata e partita veloce, il tutto condito dalle opzioni ormai canoniche. Come ormai ci ha abituato Konami manca una qualsivoglia possibilità di organizzare tornei online e il gameplay è limitato a scontri 1 contro 1, col 2 vs 2 a rappresentare ancora oggi una chimera. E meno male, direbbe qualcuno, visto che anche nel più elementare scontro multiplayer ci è capitato di riscontrare, praticamente in ogni occasione in cui abbiamo giocato, un lag talmente pronunciato da rendere in alcuni casi il gioco de facto non controllabile, coi calciatori che letteralmente spariscono dal campo col pallone, per rimaterializzarsi chissà dove, in maniera assolutamente casuale. Nota di biasimo alla Konami, che per il quarto anno consecutivo propone una modalità online improponibile all'esordio del gioco, salvo poi, ce lo auguriamo vivamente, fixarla solo in un secondo tempo, tramite patch che, mentre scriviamo, è già disponibile, unicamente in versione pc.
PES 2008
7.5
Voto
Redazione
PES 2008
Pro Evolution Soccer 2008 è come quello studente modello, che si è costruito una solida fama, a suon di 9, salvo poi decidere di tirare i remi in barca e campare di rendita per gli anni successivi del liceo. I professori gli danno fiducia perché vedono che nonostante non si impegni moltissimo è comunque molto bravo, almeno rispetto ai suoi compagni e non delude mai veramente le attese. Fino ad un certo punto, in cui nascondersi dietro ad un dito non è più davvero possibile. Il gioco c'è e si sente, pad alla mano. Ma è come se nella solita bella melodia le note stonate si stiano moltiplicando e le occasioni in cui storcere il naso siano sempre più frequenti. Mancanza cronica di novità, affinamenti di giocabilità da una parte che fanno il pari, se non meno, con nuove lacune in altri settori. Una grafica per nulla all'altezza della console Microsoft, seppur gradevole e un comparto multiplayer online quasi offensivo nei confronti di chi sostiene il costo di un abbonamento Live Gold, oltre a quello del gioco, non sono elementi da sottovalutare e che fanno incominciare a vacillare pesantemente fondamenta un tempo solidissime. Konami, l'ora di svegliarsi è arrivata, i fasti del passato non bastano più a giustificare un presente senza acuti e il futuro è incerto, come la leadership nel campo delle simulazioni calcistiche videoludiche.