Pro Evolution Soccer 2009

di Massimiliano Balistreri
Dopo la parziale delusione dello scorso anno, che aveva lasciato molti fan del calcio Konami spiazzati e delusi, il team di Kcet, guidato da Shingo "Seabass" Takatsuka, torna quest'autunno con un nuovo episodio della serie Pro Evolution. Le aspettative sono alte, anche a seguito delle interessanti interviste rilasciate nel corso dell'estate, che in più di una occasione hanno acceso la voglia di mettere le mani su uno dei prodotti più ambiti dal popolo dei videogiocatori. Tutte le promesse sono state mantenute? Scopriamolo insieme.

IL GIOCO

La scorsa edizione di Pes, il 2008 per l'esattezza, aveva destato molte perplessità e dubbi, sia tra gli appassionati del calcio videoludico che tra gli esponenti di buona parte della stampa specializzata. Quello che fino a pochi anni prima era considerato il mostro sacro dei titoli calcistici sembrava aver subito una involuzione notevole, così marcata da metterne decisamente in dubbio la supremazia, anche grazie ai passi da gigante fatti nel contempo dal suo avversario di sempre. Una velocità di gioco eccessiva, movenze eccessivamente arcade, tiri mostruosamente forti, cali di framerate, pesanti problemi nel gioco online, replay scandalosi: questi solo alcuni degli elementi che, caratterizzando il precedente Pes, avevano scatenato le ire, se non addirittura l'indignazione, e a ragione, di tutti gli appassionati della serie.



Con queste premesse e alla luce delle dichiarazioni fatte quest'estate da Seabass, responsabile del team di sviluppo, ci si aspettava davvero tanto da questo Pes 2009, quasi una rivoluzione rispetto al passato, che potesse traghettare finalmente la serie nella nuova generazione, questa volta per davvero.

La brutta notizia è che la rivoluzione non c'è stata. La bella notizia, anzi sono più d'una, è che comunque il team ha lavorato molto su tutti i difetti della passata edizione e ha tirato fuori un gioco che, seppur non facendo certo gridare al miracolo, risulta solido e divertente, così come Pes ci ha abituato in passato e, ce lo auguriamo, farà sempre meglio in futuro.

Il gioco offre, fin dai primi istanti, una buona impressione dal punto di vista della sostanza, potendo contare su parecchie modalità ed opzioni. Oltre alla canonica esibizione e ai sempre presenti campionati e coppe, quest'anno, per la prima volta, possiamo contare sulla presenza della Champions League, la cui licenza è stata acquisita da Konami, per questa stagione e per le prossime. Abbiamo trovato effettivamente emozionante cimentarci in questa modalità, complice il celeberrimo inno e la visione della coppa più ambita; peccato per la mancanza di alcune squadre che compaiono nel roster attuale, tra le quali il Bayern Monaco e il Werder Brema, pecca che però dovrebbe essere sistemata da Konami con una patch prevista per i primi giorni del mese di Novembre.

Oltre alla Champions League, Pes 2009 offre una modalità molto interessante, peraltro già implementata in passato nelle versioni giapponesi del titolo col nome di Fantasista, che per l'occasione è stata ridenominata Diventa un Mito. Vi verrà offerta la possibilità di creare un giocatore da zero, definendone nel particolare sia le fattezze fisiche che le inclinazioni tattiche, sfruttando l'editor di gioco, che permetterà di compiere piccoli miracoli per via degli innumerevoli parametri manipolabili, senza contare il possibile ausilio della Xbox Live Vision Camera tramite cui acquisire l'immagine di un viso e trasferirla all'alter ego digitale. Una volta creato il giovane aspirante campione e dopo averne definito il ruolo preferito, sceglierete in che campionato inserirvi.

Vista la giovanissima età e l'inesperienza se sceglierete un campionato meno in vista, come quello olandese o francese, avrete maggiori chance di finire in una squadra che vi farà giocare e soprattutto migliorare, con conseguenti nuove offerte a fine stagione, al fine di spiccare il tanto ambito salto di qualità. All'inizio l'unico spazio che troverete sarà nelle partitelle d'allenamento, nelle quali dovrete cercare di fare di tutto per mettervi in luce e convincere l'allenatore a puntare su di voi, anche solo per portarvi in panchina in un match ufficiale. Allenamento dopo allenamento arriverete all'agognato debutto da titolare e vi renderete conto di quanto sia difficile giocare controllando solo uno degli undici giocatori del vostro team, anche tenendo conto dei vostri parametri, che in principio saranno decisamente modesti e saliranno solo dopo aver fatto parecchia gavetta. Fortunatamente l'IA dei vostri compagni si mostra più che buona e smarcandovi adeguatamente verrete puntualmente serviti, potendo così orchestrare azioni degne di tale nome. Un ulteriore interessante spunto viene offerto dalla chance di poter usare il Mito così creato e modellato in ore e ore di gioco in singolo anche online, mettendolo in squadra assieme ad altri tre compagni umani, per affrontare sfide davvero interessanti.

Pad alla mano il gioco mostra in gran parte la canonica giocabilità a cui Pes ci ha abituato dai tempi della Ps2, con qualche piccolo aggiustamento, in meglio e in peggio, come ogni anno da parecchi a questa parte. I passaggi risultano agevoli e perfettamente dosabili agendo sullo stick destro, il che permette sia ai giocatori inesperti che a quelli più scafati di costruire fin da subito azioni di discreta complessità e spettacolarità. I calciatori si muovono generalmente bene, nonostante si mostrino poco reattivi e a tratti impacciati in alcune particolari situazioni, come le mischie in area, nelle quali abbiamo riscontrato talvolta una difficoltà intrinseca del rinviare o nel tirare velocemente in porta. Il pressing difensivo pare molto meno efficace rispetto al passato e i contrasti a volte risultano un pochino troppo casuali, lasciando spiazzato il giocatore con rimpalli al limite del realismo.


Pur con queste magagne Pes 2009 ha migliorato molti difetti della scorsa edizione, in primis l'eccessivo ritmo di gioco, che ora risulta più pacato e ragionato nonché la fluidità, ora molto buona e fondamentale per garantire tempi di reazione adeguati. L'IA degli avversari e dei portieri in particolare è migliorata, abbastanza da non permettervi sgroppate ed incursioni letali, indisturbati fino alla conclusione in porta, se non con alcuni particolari fuoriclasse e con un ottima praticità nel dribbling. I tiri sono decisamente migliorati rispetto al passato, potenti e realistici al punto giusto, complice anche un'ottima fisica del pallone.


MULTIPLAYER ONLINE

Una volta connessi al servizio Xbox Live potrete decidere se partecipare ad una partita veloce, se cercare una stanza con determinati parametri (partita classificata o meno, tipo di squadre, etc.) oppure crearne una voi, decidendone i parametri. Avrete la chance di creare stanze private protette da password e di invitare amici al gioco, che però purtroppo non saranno selezionabili dalla lista amici ma dovranno essere preventivamente aggiunti della lista amici interna al gioco. Sia nella lobby che nei momenti di pausa del match potrete interagire coi vostri sfidanti tramite chat scritta, utilizzando una tastiera oppure tramite una serie di frasi pre impostante e modificabili.

Alla luce di una ventina di partite, pur non avendo mai avuto la possibilità di giocare in condizioni ottimali (il nostro avversario mostrava al meglio un semaforo giallo), siamo riusciti a giocare sempre discretamente bene, pur notando una differenza di reattività rispetto al gioco offline. Solo in un paio di occasioni il lag ci ha impedito di godere dell'esperienza di gioco appieno, ma in effetti si tratta di casi sporadici. Un po' più arduo il 2 vs 2, che ha mostrato qualche incertezza in più, nonostante il tutto fosse comunque abbastanza giocabile. Facendo un confronto con l'edizione 2008 di questi tempi la situazione è migliorata enormemente e ci aspettiamo che decolli ulteriormente con le prossime patch che senz'altro Konami rilascerà in futuro.


TECNICAMENTE PARLANDO

Il motore grafico del gioco risulta evidentemente derivato da quello dello scorso anno, seppur beneficiando di una serie di migliorie che lo rendono decisamente più solido e bello da vedere. Uno degli aspetti che maggiormente hanno beneficiato di questa evoluzione è stata la fluidità generale, ora sempre ancorata ai 60 frame per secondo e non più soggetta a rallentamenti nei momenti più concitati ed affollati, come calci d'angolo e punizioni. Il campo è ben realizzato e reso realistico sia da texture piuttosto azzeccate, che offrono una resa pregevole del manto erboso, sia da effetti di luce discreti. Finalmente abbiamo una buona selezione di stadi, circa una ventina, tra cui i più famosi al mondo, realizzati abbastanza bene, così come il pubblico, che pur rimanendo a livello di sagome cartonate in alcuni frangenti, risulta generalmente decente da vedere. Buona anche la resa delle condizioni atmosferiche, in particolare la pioggia, realizzata molto bene esteticamente anche se non eccessivamente determinante dal punto di vista dell'impatto sulla giocabilità. Ciò in cui Pes detiene senz'altro sempre lo scettro è la realizzazione dei giocatori, davvero molto verosimili e curati, aderenti in tutto e per tutto alle loro controparti reali, sia dal punto di vista dei visi, che per quanto riguarda le proporzioni fisiche, i dettagli nelle movenze e i parametri come corsa, potenza, precisione e via dicendo.

Le animazioni sono pregevoli anche se in alcuni casi un pochino legnosette, come lo scatto più veloce, migliorato rispetto al 2008 ma ancora leggermente innaturale. Buoni i portieri, che si esibiscono in alcune parate davvero belle da vedere per il loro realismo. Menzione particolare per la rete delle porte, senza dubbio una delle cose più belle che ci sia capitato di vedere in un videogioco di calcio, realistica e reattiva come non mai.

Il comparto audio, pur non facendo gridare al miracolo, si mantiene più che discreto. Musiche orecchiabili nei menù, buoni effetti sonori in partita, a partire dal pallone, sempre reso piuttosto efficacemente fino ad arrivare agli effetti da stadio, che potranno tra l'altro essere personalizzati tramite l'importazione di cori in formato mp3. La telecronaca del gioco vede quest'anno per la prima volta esordire la coppia di Sky Pierluigi Pardo - Josè Altafini, con risultati davvero lusinghieri, specialmente guardando al passato. Pardo risulta davvero piacevole da ascoltare, puntuale e preciso nel descrivere ciò che avviene in campo, senza mai introdurre troppe ripetizioni, che potrebbero rendere la telecronaca monotona e noiosa; Altafini dal canto suo non mancherà di uscirsene con le sue battute, strappando qualche sana risata in più di una occasione. Unico appunto potrebbe essere la scarsa enfasi in occasione delle azioni più travolgenti e dei gol, ma è un peccato che accettiamo di buon grado nell'ottimo quadro globale del commento tecnico.

Chiudiamo con una menzione sull'Edit Mode, decisamente migliorato rispetto al passato, il quale permetterà di modificare i parametri di ogni singolo giocatore, crearne ex novo oltre che ovviamente poter gestire i trasferimenti tra le varie squadre. Interessante la possibilità di poter importare immagini per creare stemmi e loghi personalizzati, una possibilità inedita per la serie. Lascia un po' perplessi la scelta di presentare le rose delle squadre aggiornate soltanto a metà luglio, quindi con differenze anche macroscopiche rispetto a quelle attuali. Fortunatamente Konami ha già annunciato ufficialmente l'uscita di una patch, prevista per i primi di Novembre, che oltre a colmare la lacuna nel roster della Champions League, aggiungerà 4 squadre nella Liga Spagnola e provvederà ad allineare tutte le rose alla fine del calciomercato estivo.

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