Pro Evolution Soccer 3

di Manuel 'MaD' Orrù

Dopo sette versioni che hanno visto la luce solo sulle console Sony e quando ormai tutti gli appassionati di calcio possessori di un PC avevano ormai perso le speranze, la Konami ha deciso di convertire la sua celeberrima simulazione calcistica anche per i nostri amati computers; lo scontro fra la serie di Pro Evolution Soccer e la serie di FIFA, che anima da ormai lungo tempo il panorama consollistico, si può così riproporre su una piattaforma sulla quale, fino a questo momento, il titolo della EA Sports poteva spadroneggiare incontrastato, forte della sua posizione di (quasi) monopolio.
Chi uscirà vincitore da questo scontro fra titani ce lo potrà dire solo il mercato.
Noi, intanto, abbiamo analizzato per i lettori di Gamesurf le caratteristiche del titolo Konami. Continuate a leggere se volete saperne di più...


Così come in tutte le versioni per Playstation 1 e 2 il menù di PES 3 si presenta ricco di modalità di gioco nelle quali cimentarsi: sarà possibile organizzare una coppa o un campionato in pochi semplici passi, partecipare alla Master League, prendere confidenza con i controlli nella sezione di allenamento o più semplicemente organizzare una partita singola o magari una sfida ai rigori.
Qualunque modalità di gioco scegliate, i menù che vi consentono di organizzare fin nei minimi dettagli ogni competizione si presentano abbastanza scarni dal punto di vista grafico, ma comunque sempre completi di ogni opzione e abbastanza comprensibili, evitando di farvi perdere tempo nella ricerca delle opzioni nascoste.
Mentre la coppa e il campionato sono modalità che si esplicano da sole, può essere utile spendere qualche ulteriore parola sulla sezione di allenamento e sulla Master League: la prima rappresenta un utile modo sia per iniziare a prendere confidenza con i molteplici tasti utilizzati nel gioco, sia per migliorare ulteriormente imparando nuove combinazioni, nuove finte o alcuni tiri speciali che nel gioco della Konami abbondano; inoltre potrete anche allenarvi nella battuta di calci piazzati o sperimentare nuovi schemi. La Master League, invece, vi pone al comando di una squadra a vostra scelta, che voi dovrete portare al successo guidandola sia in campo sia fuori dal campo, attraverso i movimenti di mercato, in competizione con le altre squadre presenti nel gioco.
Le ultime due opzioni del menù principale riguardano l'editor del gioco, attraverso il quale potrete cambiare quasi ogni aspetto incluso nel database di PES 3 e le opzioni di gioco.
Una volta scelta la modalità di gioco, impostate le squadre, il tempo di gioco, le condizioni atmosferiche e lo stadio in cui giocare verrete trasportati direttamente nella parte fondamentale di ogni gioco di calcio che si rispetti...

LA PARTITA
L'approccio di Pro Evolution Soccer 3 alla partita è improntato sia alla spettacolarità che al realismo: prima del calcio di inizio sarà, infatti, possibile ammirare, in puro stile televisivo, l'entrata in campo delle squadre fra la folla festante, la presentazione delle formazioni e lo schema di gioco adottato.
Una volta superate queste formalità (che comunque si possono saltare a piè pari) avrà inizio la partita vera e propria.
Nell'azione di gioco il titolo della Konami, come da tradizione, non ammette confronti con nessuno: ogni utente che avrà la pazienza di dedicarsi al gioco verrà sommerso da una quantità tale di movimenti, finte, tiri, contrasti e parate, tutti rappresentati con un alto grado di realismo che sarà difficile non rimanere stupefatti ogni volta che se ne scopre uno nuovo.
Inoltre tutti i giocatori più famosi sono dotati di alcuni "trademarks" che da sempre ne contraddistinguono le gesta: sarà facile riconoscere le punizioni di Roberto Carlos, le veroniche di Zidane, i tiri ad effetto di Del Piero e molte altre chicche che gli sviluppatori hanno implementato nel gioco. La fisica del gioco è praticamente perfetta: il pallone compie traiettorie realistiche quando viene a contatto col corpo dei giocatori, quando viene leggermente deviato o quando rimbalza sul campo che a sua volta provoca rimbalzi diversi a seconda delle condizioni in cui si trova. Anche i giocatori sono legati all'inerzia: persino il giocatore più veloce non arriva alla massima velocità istantaneamente ma dopo un periodo di accelerazione tipico di ogni particolare giocatore e che viene anch'esso influenzato dalle condizioni del terreno di gioco.