Pro Evolution Soccer 3

di Giuseppe 'Sovrano' Schirru
I metodi per arrivare al goal sono infiniti: alcuni faranno dei cross dalle fasce e di una fitta rete di passaggi i propri dogmi, altri dell'iniziativa personale il proprio credo religioso. In generale è tutta l'azione di gioco che ha subito un pesante restyling, con l'aumento della casualità nei vari rimpalli e una maggiore mobilità dei giocatori in campo. Ne consegue anche una maggiore difficoltà nel riuscire a padroneggiare appieno il gioco. Di questa maggiore difficoltà ne risentono sicuramente i tiri da fuori e i cross, ora non più automaticamente pennellati verso la testa dell'attaccante. La casistica è aumentata notevolmente, favorendo una maggiore quantità di errori, nel lancio, in rifinitura e nel tiro, garantendo al gioco un realismo senza precedenti. Grazie poi all'aggiunta dei tiri al volo, è ora possibile arrivare alla conclusione in una miriade di modi diversi.

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Sempre continuando a parlare del gameplay bisogna citare l'annullamento dei cosiddetti "binari", ovvero quelle situazioni in cui era facile prevedere l'esito delle azioni, specie sui rimpalli, i contrasti e i rimbalzi, di cui nelle precedenti edizioni non era troppo complesso capirne le traiettorie. Ora, grazie all'ottima fisica del pallone e all'interazione tra i giocatori e quest'ultimo, sarà possibile assistere ad un'infinità di situazioni tutte differenti tra loro, aumentando in maniera esponenziale il realismo e la difficoltà del gioco. Generalmente, l'incremento di difficoltà scoraggia un tantino le soluzioni personali, più difficili senz'altro ma non per questo assenti, anzi, particolarmente efficaci con difese che si chiudono bene. Sempre in ambito di giocate personali doppi passi, finte, dribbling e veroniche si sprecano, senza però snaturare il gioco della sua componente simulativa.

Infatti la grandissima differenziazione tra ogni giocatore (si parla di 4 pagine di abilità diverse) farà in modo che queste giocate spettacolari siano eseguibili in maniera efficace e corretta solo in determinate situazioni, e specie con i giocatori più tecnici, mentre altri (vedi difensori o mediani di rottura) poco dotati tecnicamente perderanno miseramente il pallone. Per finire, citiamo qualche new entry già apprezzata in We7 ma dalla quale ci saremmo aspettati qualche miglioramento: la prima riguarda la regola del vantaggio, atta a spezzettare meno l'azione di gioco e a indirizzare il gioco sempre più verso la realtà, l'altra è il colpo di mano. Sebbene quest'ultima "trovata" sia stata resa meno frequente rispetto a quanto visto in WE7, è da dire che rimane pur sempre realizzata in maniera superficiale, mentre la regola del vantaggio non sempre favorisce la squadra del giocatore colpito, e fin troppe volte viene elargita in maniera del tutto casuale.

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