Pro Evolution Soccer 6

di Massimiliano Balistreri
Dopo aver avuto occasione di provarlo, anche se solo di sfuggita, in occasione dell'appuntamento Microsoft di Barcellona, finalmente Pro Evolution Soccer 6, uno dei giochi più attesi per questa stagione autunnale sulla nuova console Microsoft, giunge nei negozi. Come molti di voi sicuramente sapranno si tratta, almeno nelle intenzioni e promesse dei developer, del primo episodio completamente studiato per le console di nuova generazione. Riuscirà a mantenere tutte le promesse fatte? Scopriamolo insieme. Il gioco che negli ultimi anni è sempre stato indicato, con merito, come il punto di riferimento di tutte le simulazioni di calcio, il paradigma del pallone giocato su console è finalmente alla svolta. Con l'ingresso nella nuova generazione, contro ogni previsione, per la prima volta su Xbox 360 e non su una macchina Sony, le aspettative indubbiamente erano grandi, per non dire enormi. Il vetusto motore concepito per la prima volta su Playstation 2 con Winning Eleven 5, sfruttando il pacchetto software Renderware, ha visto nel corso delle stagioni l'apporto di migliorie e modifiche che, fino al decimo capitolo, lo hanno migliorato e limato sempre più, fino a portarlo probabilmente al limite fisico superiore della console Sony. Quindi era ovviamente lecito aspettarsi con l'esordio su Xbox 360 un motore grafico completamente rinnovato, riscritto da capo, che potesse per la prima volta contare sulle potenzialità, oggi ancora non del tutto esplorate, di una macchina davvero potente come quella concepita da Microsoft. Sfortunatamente non sempre le aspettative corrispondono precisamente ai fatti, soprattutto quando sono davvero molto grandi.


Poco o niente è cambiato, a cominciare dai menù di gioco, pienamente in linea con le precedenti versioni. Le prime note dolenti arrivano al momento della selezione dello stadio. Quelli disponibili infatti sono soltanto 8, contro i ben 34 della versione Ps2, senza contare i 3 sbloccabili nel Pes Shop. Una volta impostati gli schemi e le formazioni ci proiettiamo immediatamente in campo. La scena iniziale, che vede l'ingresso dei giocatori e della terna arbitrale, oltre ad una panoramica dello stadio, ci propone un saggio delle potenzialità grafiche del titolo. Il terreno di gioco risulta decisamente ben realizzato, con texture convincenti per il manto erboso; discorso analogo per le strutture dello stadio, rese in maniera piacevole, e per il pubblico, finalmente dopo tanti anni realizzato integralmente per mezzo di modelli poligonali che, per quanto ovviamente semplificati, non restituiscono quell'odioso effetto cartonato che ormai da tempo immemore affliggeva le versioni di Pes old gen. I modelli dei calciatori dal canto loro sono ben realizzati, nella maggior parte dei casi piuttosto somiglianti alle controparti reali, specialmente nel caso di campioni affermati che possono contare su un discreto numero di poligoni e texture in alta risoluzione per una resa di magliette e divise di gioco abbastanza verosimile. La resa globale dell'immagine, che per la prima volta può contare sulla cura per il dettaglio offerta dal 720p nonché sul 16:9 anamorfico nativo, è più che buona nonostante permanga la sensazione, non proprio piacevole, che ciò che vediamo rappresenti un porting ripulito e migliorato del motore già visto su Ps2, mentre ovviamente, viste anche le premesse, ci saremmo aspettati uno sfruttamento adeguatamente estensivo delle capacità hardware offerte dalla console Microsoft.

Una volta partito il gioco, previo un aggiustamento nella configurazione dei pulsanti del pad, improvvisamente, da giocatori di pes di lungo corso, sentiamo dentro scattare alcuni automatismi, sensazioni innate che immediatamente, in men che non si dica, ci permettono di trovarci a nostro agio. Le animazioni dei calciatori sono ottime, come sempre, e riescono, unitamente ad una fisica del pallone realistica e credibile, a restituire una buonissima sensazione di essere realmente in campo, cosa che non è mai riuscita molto bene a tanti altri titoli del genere. Anche qui però, se si vuole vedere il bicchiere mezzo vuoto anziché mezzo pieno, va detto che non si notano grandi rivoluzioni rispetto a ciò che di bello eravamo abituati a vedere su Ps2, salvo qualche nuovo movimento e diverse nuove animazioni dei portieri, che effettivamente sembrano essere quelli che più di tutti hanno giocato del restyling cosmetico di questa nuova versione. Capiterà spesso osservare gli estremi difensori esibirsi in parate plastiche, molto coreografiche e belle da vedersi, decisamente un piacere per gli occhi. Discorso analogo per i giocatori, specie quelli più carismatici, che, come sempre, sono riportati con tutte le loro peculiarità caratteristiche, le quali si rispecchieranno anche in quello che saranno in grado di far vedere sul campo.


Interessante notare come per la prima volta siano presenti anche i guardalinee in campo i quali, in tempo reale, seguiranno lo svolgimento dell'azione, pronti ad alzare la bandierina in caso di irregolarità o fuorigioco. Il feeling in campo è molto buono. La giocabilità è analoga a quella già sperimentata in Winning Eleven 10, con un ridimensionamento della velocità di gioco, a scapito della spettacolarità, ma a tutto vantaggio della possibilità di confezionare azioni più ragionate e complesse, anche per merito dell'immagine in 16:9, che mostrando una porzione di campo più estesa permette, a parità di visuale, di avere una visione di gioco più ampia e precisa, con innegabili vantaggi in termini di costruzione dell'azione.

Il controllo è piuttosto preciso e dopo qualche imbarazzo dovuto a familiarizzare col pad, in particolare per coloro tra voi che sono abituati al pad della Ps2, si riusciranno a confezionare buone giocate, con la piena consapevolezza di poter far fare ai nostri alter ego digitali più o meno tutto quello che ci passa per la testa.
La fluidità di gioco è generalmente ancorata ai 60 frame per secondo, salvo alcuni particolari momenti, solitamente in occasione dei calci d'angolo, in cui si nota qualche sporadico rallentamento.
Il comparto audio risulta gradevole, in particolare per quanto riguarda il modo in cui il boato del pubblico, di entità variabile, tende a sottolineare l'andamento delle nostre azioni di gioco, grazie anche ad un pieno supporto per il Dolby Digital 5.1. Decisamente più deludenti effetti e musiche all'interno dei menù, che ormai da anni si ripetono senza variazioni eclatanti sul tema e oggi tendono un pochino a stancare anche i più inossidabili tra gli appassionati. Dal menù principale, oltre alla modalità Esibizione, sono presenti varie possibilità, tra cui quella di partecipare ad un campionato, ad una coppa, alla Master League e via dicendo. Tra i campionati presenti si annovera la presenza di quello italiano, francese, spagnolo e olandese mentre manca quello tedesco, di cui alcune squadre sono presenti nella categoria altre Leghe, così come la Juventus e altre ancora. Nella modalità Master League potrete interpretare il ruolo di allenatore di una squadra e accompagnarla lungo diverse stagioni alla conquista del titolo, tra allenamenti, trasferimenti e tutto quello che fa da contorno ad ogni società di calcio, costruendo poco a poco il vostro personalissimo dream team.

Lasciano abbastanza interdetti alcune mancanze, piuttosto fastidiose, che affliggono il gioco e che lo rendono, da un punto di visto puramente contenutistico, decisamente inferiore alla controparte per Ps2. Oltre agli stadi infatti, presenti in numero davvero esiguo, manca totalmente il Pes Shop, all'interno del quale era possibile sbloccare tutta una serie di contenuti aggiuntivi, come stadi, giocatori e squadre classiche, tipi di palloni, cori e via dicendo. L'edit mode è presente, ma in versione ridotta, visto che non è più possibile apportare modifiche estetiche ai giocatori e i trasferimenti, al di fuori della Master League, non sono più presenti.
Passando alla modalità online, notiamo la presenza di partite classificate e partite del giocatore, oltre alla possibilità di accedere alle classifiche e alle opzioni di sistema, senza uscire da Xbox Live. Nelle partite classificate, il cui esito determinerà la vostra posizione nella classifica mondiale, non potrete invitare i membri della vostra lista amici ma unicamente sfidarvi con avversari casuali.
Dopo il tanto decantato lag 0, dichiarato dagli sviluppatori, eravamo molto curiosi di provare la modalità multiplayer online di Pes6. I risultati, salvo un paio di casi in cui il lag la faceva da padrone, sono stati lusinghieri: siamo riusciti infatti a giocare parecchie partite online in modo ottimale, con una risposta pressappoco analoga a quella che si osserva giocando offline. Abbiamo rilevato alcuni problemi nel prendere parte ad alcune partite, che risultavano inesistenti dopo poco secondi dalla ricerca, ma pare che nei giorni successivi all'uscita del gioco la situazione sia decisamente migliorata. Per il momento quindi la possibilità di match 2 contro 2 rimane una chimera, ma perlomeno avremo la possibilità di giocare match 1 contro 1 senza venire troppo tediati da seri problemi di lag. Peccato per la mancata possibilità di salvare una formazione tipo nella modalità online, per poi andarla a ripescare in caso di bisogno.

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