Pro Evolution Soccer
di
Redazione Gamesurf
Sensibilmente sviluppato anche il controllo di palla durante gli stop. Ora é possibile eseguire con una certa facilità utilissimi stop a seguire, semplicemente indicando la direzione che dovrebbe prendere la palla. L'utilità di questo gesto atletico é fondamentale, ma bisogna tener conto di diversi elementi per renderlo veramente efficace. Prima di tutto l'abilità dell'atleta; non tutti hanno sufficiente sensibilità nei piedi per eseguire correttamente uno stop del genere, che potrebbe naufragare in un passaggio non voluto all'avversario. Inoltre anche il passaggio deve essere molto preciso: troppo potente e la palla potrebbe allontanarsi eccessivamente, o ancora peggio rimbalzare sulle gambe di un giocatore non ancora pronto a ricevere. In questa complessa opera di ristrutturazione del rapporto uomo/palla rientra anche la gestione dei tiri in porta, molto meno telecomandati rispetto alle passate edizioni. E' il giocatore che agendo sulla croce/stick direzionale negli attimi che precedono il contatto tra piede e palla, controlla direzione ed effetto del tiro. Ben inteso, anche nel passato il sistema era il medesimo, ma adesso é obbligatorio prestare massima cura a questo aspetto, se si desidera segnare. Ciò cosa comporta in parole povere? Soprattutto che é diventato più difficile inquadrare la porta da fuori area e per farlo é sempre meglio affidarsi ai piedi di qualcuno capace
Il lavoro svolto é quindi meritevole, nonché degno di essere accostato al termine simulazione. L'unico dubbio nasce a causa di alcuni strani rimbalzi della palla, che la rendono poco controllabile e soprattutto poco credibile. D'altra parte, questi eventi sono così limitati, quantitativamente e qualitativamente, che é impossibile definirli come difetti veri e propri, anche perché il gioco non ne risulta mai penalizzato
WINNING ELEVEN
Ovvero la nostra squadra. Ed in particolar modo come si comportano i compagni controllati dal software. Prima di tutto una piccola premessa sui portieri, giustamente considerati il tallone d'Achille della versione nipponica del gioco. Quasi ogni problema é stato risolto in questa splendente versione europea, se non fosse per qualche piccola remora nel trattenere i tiri più potenti, che nella maggior parte dei casi, anche quando la palla é particolarmente centrale, vengono allontanati con i pugni. Nulla di grave, in ogni caso i giocatori posso stare tranquilli e fidarsi dei loro numeri uno. Anche il resto della squadra si comporta più che bene, soprattutto se il giocatore utilizza pienamente tutte le possibilità che ha a disposizione, curando attentamente il comportamento dei singoli giocatori, utilizzando tattiche e strategie e spostando il baricentro della squadra. Questi aspetti enfatizzano ulteriormente la qualità dell'intelligenza artificiale, rendendo il comportamento del collettivo molto credibile. Rispetto alle passate edizioni non molto é cambiato se non la possibilità di assegnare ai singoli giocatori un movimento non solo in avanti, indietro oppure neutro, bensì in ulteriori sei direzioni
Il lavoro svolto é quindi meritevole, nonché degno di essere accostato al termine simulazione. L'unico dubbio nasce a causa di alcuni strani rimbalzi della palla, che la rendono poco controllabile e soprattutto poco credibile. D'altra parte, questi eventi sono così limitati, quantitativamente e qualitativamente, che é impossibile definirli come difetti veri e propri, anche perché il gioco non ne risulta mai penalizzato
WINNING ELEVEN
Ovvero la nostra squadra. Ed in particolar modo come si comportano i compagni controllati dal software. Prima di tutto una piccola premessa sui portieri, giustamente considerati il tallone d'Achille della versione nipponica del gioco. Quasi ogni problema é stato risolto in questa splendente versione europea, se non fosse per qualche piccola remora nel trattenere i tiri più potenti, che nella maggior parte dei casi, anche quando la palla é particolarmente centrale, vengono allontanati con i pugni. Nulla di grave, in ogni caso i giocatori posso stare tranquilli e fidarsi dei loro numeri uno. Anche il resto della squadra si comporta più che bene, soprattutto se il giocatore utilizza pienamente tutte le possibilità che ha a disposizione, curando attentamente il comportamento dei singoli giocatori, utilizzando tattiche e strategie e spostando il baricentro della squadra. Questi aspetti enfatizzano ulteriormente la qualità dell'intelligenza artificiale, rendendo il comportamento del collettivo molto credibile. Rispetto alle passate edizioni non molto é cambiato se non la possibilità di assegnare ai singoli giocatori un movimento non solo in avanti, indietro oppure neutro, bensì in ulteriori sei direzioni
Pro Evolution Soccer
8
Voto
Redazione
Pro Evolution Soccer
Pro Evolution Soccer è a tutti gli effetti la killer application che tutti sognavano. A lungo atteso, appena arrivato ha spazzato via la concorrenza e i suoi illustri predecessori. Sebbene non rappresenti una rivoluzione nel firmamento dei giochi di calcio, l'evoluzione è di tale portata da rinnovare negli appassionati la passione per questa incredibile serie. Si tratta dell'ennesimo passo in direzione del calcio reale, quello giocato da uomini veri, non da insiemi antropomorfi di poligoni. Siamo in particolar modo attirati dalle infinite possibilità di questo titolo, in grado di riservare ad ogni partita sorprese a non finire. La qualità del prodotto non ci permette però di chiudere un occhio di fronte ad alcuni difetti, in particolar modo quelli che la serie, con una perseveranza quasi diabolica, si trascina ormai da lungo tempo. In ogni caso le speranze per il futuro sono sempre più rosee, nel frattempo torniamo a giocare.