Bloodborne
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Dopo aver avuto la fortuna di collaudare da vicino l'anteprima di Bloodborne, ci siamo cimentati/scontrati con il titolo nella sua completezza, così da potervi dispensare le nostre impressioni valutando la totalità dell'opera in tutte le sue sfaccettature -o quasi- morendo, e morendo, e ri-morendo un'infinità di volte.
Vi stiamo spaventando forse? Ma non temete! Il gioco, una volta assorbito, saprà darvi enormi soddisfazioni..
C'era una volta una città infestata
Come già accennato nel nostro hands-on, il protagonista del gioco si risveglia in una clinica, piuttosto tetra, accompagnato da strane visioni di orrende creature. Disarmato nelle tasche, nonché nello spirito, il medesimo vaga in cerca di spiegazioni logiche a seguito del suo brusco risveglio, fino ad essere trasportato, dopo un omicidio bello e buono, in una dimensione parallela chiamata il “Sogno del Cacciatore”.
In questo posto tranquillo e beato, un'automa dalle fattezze femminili ci attende, mentre alcuni spiriti erranti compaiono dal terreno porgendo al cacciatore una scelta: scegliere un'arma ed avanzare nel mondo corrotto di Yharnam, cercando di conquistare la verità e la salvezza. Il primo fattore che ci ha colpito, e catturato, é stata l'ambientazione, dato che riesce ad inscenare egregiamente il set perfetto di una località indecifrabile, caratterizzata dai suoi vicoli bui, dalle sue cattedrali e abbazie in pieno stile gotico e da una serie variegata di creature umanoidi ben caratterizzate, mostrandoci infine come un'abominevole malattia ha contagiato gli abitanti del borgo trasformandoli in orrende creature affamate di -indovinate un po'- sangue.
Durante la nostra esplorazione abbiamo incontrato pochissime persone ancora con fattezze umane, mentre la maggior parte delle creature restanti sono state agevolmente divisibili in due tipologie, quella dei mostri semplici e quella dei boss un po' più complicati. Per i primi, una volta memorizzati i pattern di azione, é stato abbastanza semplice districarsi per non subire danni consistenti mentre, per quanto riguarda i secondi, anche una volta immagazzinate eventuali combo di attacco ed animazioni annesse, ci siamo comunque trovati in seria difficoltà per sconfiggerli. Partendo dal Chierico Belva, che avevamo già affrontato -perdendo più volte- in sede di anteprima, abbiamo in seguito incontrato molti altri boss sorprendenti e pericolosi, che hanno reso il nostro soggiorno nel gioco appena appena tortuosa, data specialmente la dislocazione delle lanterne (praticamente identiche ai falò di Dark Souls) che sembrano essere collocate in modo di far perdere la pazienza anche al giocatore più mite.
Incalzando da vicino la giocabilità del titolo, i richiami ai capitoli precedenti della serie sono molto palesi, non solo per quanto riguarda la gestione dell'inventario, ma anche per tutti gli elementi ruolistici che ruotano intorno alle modalità di attacco ed al livellamento del nostro alter-ego. Il cacciatore in Bloodborne, all'inizio, dovrà selezionare una sola arma da mischia, ed una da fuoco, ma più avanti saranno sbloccabili anche altre armi, acquistabili grazie alla spesa di una moneta unica, quanto rara, chiamata “eco del sangue”. Il sangue, quindi, non fungerà solamente da catalizzatore alchemico per aumentare le caratteristiche del nostro personaggio, ma sarà anche un importante valuta di gioco utile per comprare oggetti necessari, come ad esempio pozioni e proiettili del fucile, allo scopo di sopravvivere in questa avventura.
Quando é importante conoscere i passi giusti
Bloodborne, come anche tutti gli altri giochi creati dal maestro Hidetaka Miyazaki, ha una caratteristica affine che é importante tenere in considerazione, ovvero la tempistica. Come già provato da parte mia nel primo Dark Souls (la Prepare to Die Edition per PC), ho avuto il piacere di constatare che anche in questo nuovo titolo l'aspetto che si potrebbe definire a dir poco fondamentale, é proprio la capacità del giocatore di affrontare il mostro di turno calcolando al millimetro quanto, il medesimo, avanzerà e come colpirà, così da anticiparlo in una danza mortale dove solo chi avrà sangue freddo potrà sopravvivere alla disputa, perdendo il minor quantitativo di vita possibile.
Come accennato poc'anzi, i mostri che infestano la città di Yharnam possono contare sul numero, ovvero sul fatto di essere districati in maniera che le abilità, ed il range di attacco, siano cumulabili, in modo da rendere oltremodo difficile il superamento dell'eventuale zona di percorrenza. E' quindi essenziale studiare l'area di attacco tanto quanto l'avversario che la occupa, in modo da misurare inoltre gli attacchi del nostro personaggio in linea con la stamina in suo possesso, evitando dunque di rimanere a corto di energie nel momento del fendente finale.
I colpi aumentano di danno in relazione alla consequenzialità, quindi sarà importante creare combo d'effetto per levare il maggior numero di punti ferita al mostro, o ai mostri, presenti nel nostro range d'azione. Questa tattica, però, deve necessariamente mutare nel momento in cui si incontra il boss di turno, visto che sul single target i nostri avversari potranno contare su un roster di abilità più variegate, nonché su un range estremamente notevole, fattori che metteranno a dura prova la nostra capacità di alternare il dodge con gli attacchi. A differenza, però, degli altri titoli similari, in Bloodborne forse sentirete molto di più la mancanza dello scudo che -attenzione- può essere sì, trovato all'interno del gioco, ma non riesce a vendersi così bene come avremmo voluto.
Tutte queste nostre avvisaglie potranno sembrare scontate al giocatore abituato a masticare la serie Souls, ma é giusto istruire anche l'eventuale novizio che voglia prendere parte a questa incredibile avventura, così da non creare aspettative inconsistenti davanti ad un titolo assai complesso e molto ostico da ultimare.
Comparto tecnico e sangue a go-go
Dal punto di vista prettamente tecnico, il sistema dei controlli é rimasto pressoché lo stesso di quello visto nei precedenti Dark Souls, visto che i tasti del controller hanno mantenuto la stessa configurazione dei comandi, incentivando l'utilizzo dei grilletti per il cambio delle modalità di attacco. L'alternanza delle armi da un range corto ad un range medio/lungo ci ha permesso di variegare notevolmente i nostri approcci al duello, così da non rendere tediosa l'esperienza di combattimento, che vi garantiamo sarà compiuta più, e più volte, per la regola del sistema Trial & Error.
vimager2, 3, 4
Graficamente, l'occhio viene ben soddisfatto da una grafica all'avanguardia, e perfettamente in linea con i tempi, vista la possibilità di godersi il titolo in Full-HD, alternando per di più un perfetto misto di riprese all'interno di diverse location pittoresche e particolareggiate, coadiuvate da un ottimo comparto d'illuminazione, che riesce a regalarci emozioni degne di nota durante tutto il corso della nostra esplorazione. Peccato un po' per alcuni scivoloni della telecamera, visto che a volte ci ha impedito di vedere letteralmente le mosse che stavamo compiendo poiché si sovrapponeva con altri elementi dello scenario. Viene, in conclusione, valorizzato anche un'eccellente comparto sonoro, ricco di tracce dense di pathos, che allietano la nostra fantasia insieme a un ottimo doppiaggio in lingua nostrana, segno che gli sviluppatori abbiano deciso di pensare in grande completando un opera completa in ogni sua sfaccettatura.
Anche in questo titolo sarà possibile ricevere l'apporto della community multiplayer, visto che troveremo moltissime note sparse per il mondo pronte ad “avvisarci” di un particolare pericolo, o di una cosa da controllare, e sarà inoltre possibile evocare altri personaggi, o andare in loro soccorso, per cercare di completare una sessione con minore difficoltà.
In sostanza, Bloodborne é un ottimo titolo edito dai ragazzi di From Software e, come esclusiva PS4, può attestarsi come un ottima alternativa al panorama videoludico del settore, grazie alla sua ambientazione diversificata ed alla sua storia molto avvincente. Come detto anche da Miyazaki, Bloodborne non é un sequel, cerca di offrire un'esperienza di gioco nuova, ma a tratti familiare.
Attenzione, il gioco può nuocere gravemente alla pazienza..