Project Eden

di Redazione Gamesurf
UNITI SI VINCE
Volendo definire il concept di Project Eden si potrebbe citare Commandos o altri titoli del genere arcade con elementi strategici, eppure qualcosa di inesplicabile distingue il titolo di Core Design da tutto ciò che si é visto finora. La sua particolare miscela di puzzle e azione (non sempre finalizzata al combattimento), l'accento sulle diverse abilità di ciascun componente del gruppo, il fatto che i membri dell'UPA team siano parzialmente senzienti e la possibilità di dare alcuni ordini fondamentali sembrano avvicinare il concept di Project Eden a quello di uno dei migliori giochi concepiti per Commodore 64, Enigma Force, seguito del best seller Shadowfire della compianta Beyond

Qualche barlume in questo senso ce lo offre anche la composizione dell'Enigma team (capitano, secondo in comando, ragazza con abilità di scassinatrice, droide da combattimento) che ha una curiosa somiglianza con l'UPA team. Se qualcuno in Core Design abbia mai giocato a Enigma Force é forse qualcosa che non sapremo mai, ma é certo che riprendere gli elementi fondamentali di quel concept e farne un gioco moderno sarebbe stata comunque cosa da salutare come un eccellente idea, eccellente come quella che regge il gameplay di Project Eden, abbastanza originale farci auspicare la proliferazione di altri titoli di questo genere. Il nocciolo del gioco sono gli enigmi basati sulla struttura degli stage: logici, laboriosi e stimolanti, richiedono la collaborazione di tutti i membri dell'UPA team in un gioco di squadra che si rivela estremamente gratificante
Spesso i puzzle hanno a che vedere col trovare passaggi che a un primo esame sfuggono alla vista, identificare metodi alternativi per raggiungere determinati ambienti di un livello sfruttando macchinari e congegni che non si direbbero mai adatti all'uso che finiremo per farne, oppure, risolvere delle semplici questioni di logica che comportano l'avvicendarsi o le abilità specifiche dei membri della nostra squadra oppure l'uso di alcuni oggetti telecomandati di cui verremo in possesso con lo svolgersi dell'avventura, come Rover, un minuscolo cingolato in grado di azionare e riparare dei circuiti, o una videocamera volante. In ogni caso, ciascun enigma si mantiene in stretta relazione con il design dei quadri e con gli altri puzzle presenti nello stesso livello, non risultando mai isolato o piazzato lì tanto per allungare il gioco