Project Eden

di Redazione Gamesurf
Decisamente scomodo anche il sistema di puntamento automatico, che in molte occasioni perde il bersaglio ed il giocatore si ritrova letteralmente a spararsi sui piedi. Fortuna vuole che l'importanza degli scontri sia molto marginale, fatto sottolineato non solo dall'esiguo numero di confronti con avversari, ma anche dall'impossibilità di morire per i membri dell'UPA. Infatti, se l'energia vitale termina, gli agenti sono automaticamente rigenerati presso uno dei numerosi pannelli UPA presenti all'interno di ogni livello, praticamente dei check point mascherati. Un ultimo difetto penalizza il sistema di controllo ed é probabilmente il più fastidioso, considerando che riguarda proprio il comando che abbiamo per ordinare ai nostri compagni di seguirci. Perché funzioni i membri dell'UPA devono essere molto vicini; nel caso contrario il giocatore é costretto a spostarli singolarmente, finché non sono tutti all'interno del raggio d'azione del comando. Sulla carta potrebbe sembrare un problema di poco conto, tuttavia sullo schermo é molto limitante. Non aiuta molto a risollevare le sorti del titolo - che a conti fatti é non soddisfa pienamente le aspettative in questa versioene PS2 - neanche la realizzazione grafica, decisamente altalenante

Se da un lato le ambientazioni sono interessanti e offrono un discreto spettacolo di fantascienza metropolitana, dall'altro il gioco é penalizzato da frequenti rallentamenti, da poligoni che ogni tanto vanno fuori posto e da animazioni molto legnose, che penalizzano soprattutto i movimenti dei quattro agenti UPA. Buono é invece il doppiaggio completamente localizzato nella nostra lingua, comunque non fondamentale, visto l'esiguo numero di dialoghi presenti nel gioco. Purtroppo il nostro giudizio finale non é positivo come avremmo sperato perché Project Eden su PlayStation 2 mantiene solo in minima parte le promesse e non sviluppa le potenzialità di un concept sulla carta ottimo.