Project Gotham

La deformazione delle scocche è uno degli altri elementi d'interesse del gioco che lo ha reso un vero must per gli amanti del genere. Ogni colpo contro le barriere, ogni strisciata contro i vostri avversari lasceranno dei segni visibili sulla carrozzeria a partire dai semplici graffi fino ad arrivare alla deformazione della parte colpita. E' da rimarcare comunque che in linea con la "missione" del titolo, il tutto avrà ripercussioni sull'estetica della macchina e non sulle sue prestazioni velocistiche e/o di tenuta.
Discorso a parte meritano gli scenari e i circuiti che andrete ad affrontare, realizzati con vera maestria e perizia grafica. Le locazioni di PG si svolgono all'interno di 4 metropoli moderne: Londra, New York, San Francisco e Tokio ivi compresi monumenti e particolari ambientali riprodotti minuziosamente. Vi troverete quindi a scorrazzare a Trafalgar Square piuttosto che per gli innumerevoli Sali-scendi che caratterizzano la morfologia di San Francisco, per finire magari con i tracciati di Tokio, i cui viottoli e cunicoli rappresenteranno delle vere sfide ai vostri riflessi.
Quello dei circuiti da affrontare è la prima chiave del successo di PG a mio giudizio. Mai noiosi, ma bensì sempre irte di ostacoli, curve da limare al millimetro, rettilinei in cui trovare il corretto punto di staccata, curve a gomito da derapare con maestria che vi chiederanno impegno e concentrazione., specialmente poi se si tiene conto che non sarà raro affrontare tali circuiti nella nebbia o sotto la pioggia battente o direttamente in sessioni notturne dove apprezzerete ancora di più il realismo grafico di Project Gotham.
Saranno circa 200 i circuiti che affronterete ma vi assicuro che ognuno di essi sarà sempre capace di ancorarvi ad esso finchè non lo avrete domato a dovere.

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Ma grafica esemplare e circuiti abbondanti e superbamente studiati sarebbero nulla senza un gameplay solido a reggere le fondamenta del titolo. E anche in questo PG dimostra di non avere rivali e anzi di gettare le basi per i futuri titoli a venire introducendo modalità di gioco divertenti, abbordabili e che catturano l'attenzione del giocatore.
Oltre alle usuali sfide a tempo, la Bizzarre ha inserito altre modalità che si discostano dai tanti arcade presenti. Troveremo quindi una speciale modalità in cui ci verrà chiesto di sorpassare un certo numero di macchine in un certo lasso di tempo, oppure di raggiungere una certa velocità massima in alcuni circuiti realizzati ad hoc per la modalità. Non mancheranno ovviamente le sfide uno contro uno o le scorrazzate insieme ad altri 5 opponenti dove ovviamente le regole non esistono e sportellate e i famosi "cambi di direzione" sono all'ordine del giorno. La già alta giocabilità del titolo è contornata da un'intelligenza artificiale degli avversari di tutto rispetto che vi farà letteralmente sudare ogni vittoria. Spietati, scorretti, sempre pronti ad aprofittare di ogni vostro minimo errore per infilarvi, ecco con chi avrete a che fare gara dopo gara.
Ma il vero colpo di genio è quello dell'introduzione dei Kudos (peraltro già visti in quel Metropolis Street Racer su Dreamcast da cui PG attinge a piene mani), vera e propria unità di misura del vostro stile di guida. Perché se è vero che in PG è sempre importante arrivare primi nelle gare e realizzare tempi al di sotto di quelli stabiliti è altresì vero che viene data estrema importanza al vostro stile di guida, misurato appunto in Kudos. Ma cos'è un Kudos? Il termine Kudos deriva direttamente dall'antico greco e significa letteralmente "gloria, premio". Potrebbe anche essere associato ad un ipotetico applauso regalato all'autore di un certo tipo di peripezia velocistica o stilistica.
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