Project Gotham Racing 3

di Luca Gambino
Il primo impatto con Project Gotham 3 è un frontale a 200 all'ora. Una rappresentazione visivamente realistica di quanto di meglio possa offrire il mercato console nei racing arcade. Ampiezza del campo visivo, realizzazione degli shape delle vetture a regola d'arte e un contorno che sfida a viso aperto una normale sequenza televisiva ad alta definizione. La nuova visuale dall'interno dell'abitacolo accoglie i giocatori più desiderosi di immergersi nelle sfide proposte da Bizarre e il garage di Gotham 3 è pronto per essere riempito di nuovo bolidi. Tutto sembra perfetto. Sembra. Perché è una volta scesi in pista che ci si accorge che l'estetica di Gotham 3 può essere realmente lo stato dell'arte sul versante grafico e artistico, ma il gioco in sé ripresenta puntualmente pregi e difetti risalenti alla prima incarnazione "boxara" di quel Metropolis Street Racer targato Dreamcast.


Se questo sia un pregio o un difetto lo lasciamo al giudizio del giocatore. Per il momento ci limiteremo a dire che l'innovazione è rimandata al prossimo giro. Il single player del massimo esponente della prima ondata di titoli dedicata al 360 è poco più di una scusa per intrattenere il giocatore tra una sessione Live e l'altra. Gotham è fatto per il multiplayer, inutile girarci intorno. Bastano solo alcuni giri di pista per avere una visione chiara delle traiettorie degli avversari e bastano un paio di gare per constatare, ancora una volta, la presenza di uno spiccato effetto "elastico" che vi permette di recuperare agevolmente posizioni in graduatoria anche se il distacco può sembrare realmente abissale. Ad inasprire maggiormente questo stato di cose, interviene anche l'esiguo numero di piste e competizioni presenti che scivoleranno via uno di seguito all'altro. Le modalità di gioco sono poi le stesse già ammirate in passato. Dall'intramontabile corsa testa a testa contro uno o più avversari, fino alla sfida a coni o alla prova di velocità in cui dover dare fondo alla nostro abilità di spingere a tavoletta senza per questo perdere il controllo del mezzo. Una simpatica variante è rappresentata invece dalla modalità "Tempo Vs Kudos", dove il tempo a disposizione per percorrere il tracciato potrà essere alimentato a colpi di sgommate e tamarrate di vario tipo che andranno al contempo a rimpinguare la nostra "cassa" di Kudos. Il nuovo pad dell'Xbox 360 asseconda egregiamente le esigenze di gioco, grazie ad una migliore funzione dei trigger frontali, capaci di parzializzare a dovere frenata e accelerazione, importantissime soprattutto in fase di partenza e in staccata dove saremo chiamati a prendere correttamente le misure a curve spesso micidiali nella loro struttura (Il Nurburgring ne è un chiaro esempio).

Così com'è nel DNA della serie, il novello pilota sarà chiamato a dividere il suo stile tra la purezza di guida e il portare quindi la macchina al traguardo con il minimo sforzo, o il tradurre su pista la filosofia dell'estetica a tutti i costi, disegnando le traiettorie più improbabili e ardite al fine di guadagnare i famigerati Kudos, che da sempre rappresentano la ricompensa ideale di chi ha fatto dell'arte della guida la sua ragione di vita. Vittorie, derapate impossibili, traiettorie precise al millimetro per "scordolare" adeguatamente la curva. Tutto verrà ricompensato con i Kudos, moneta di scambio per nuove e più potenti vetture con cui inzeppare il vostro (in realtà saranno più di uno) garage. Di realismo non se ne parla, ovviamente. Basterà scegliere la macchina più adatta al circuito in questione, senza affidarsi per forza alla sola forza bruta del motore, per avere ragione di avversari troppo accondiscendenti a livelli medio-alti e praticamente infallibili a livelli altissimi. Come da copione, insomma. Non tradisca però l'infallibilità avversaria, perché questa non è la palese rappresentazione di una vera intelligenza artificiale capace di interpretare e additarsi al meglio alla situazione di gioco, quanto piuttosto l'aumento spasmodico della velocità anche in presenza di situazioni estrema. Non più intelligenti, quindi. Solo più veloci. Appare chiaro, dopo un discreto numero di gare, che si tragga maggiore ispirazione e impegno dalle prove a cronometro e in altre situazioni dove non sia richiesto il confronto diretto con avversari comandati dal computer.


Dicevamo di come il realismo in PGr3 sia stato messo un po' a margine, il che rientra ampiamente nei compiti storici del lavoro di Bizarre, anche se in questa sua terza incarnazione sembrano aver calcato la mano sul versante più arcade dell'esperienza di guida. Fisica dei modelli decisamente più leggera, contatti con gli avversari che incidono relativamente sul nostro veicoli e modello di guida molto più "user friendly", a scanso di equivoci e di velleità simulative. Ancora una volta niente setup delle macchine, nessuna opera di personalizzazione della vettura o di velleità artistiche sul nostro mezzo. Anche visivamente, per esempio, sono stati limitati i danni estetici ai nostri bolidi. Uno schianto a 200 all'ora? Graffietto, cofano instabile e via, di nuovo in pista. Non un difetto, lo ribadiamo. Solo una scelta che diverte e rilassa in single player, mentre farà dannare i puristi nel multigiocatore, alla completa mercè di chi fa della sportellata facile la sua ragione di vita. Certo è che per quanto votato al divertimento, Project Gotham 3 non dev'essere preso esattamente alla leggera. Pigiare indiscriminatamente sull'acceleratore in qualsiasi situazione potrebbe non essere la scelta migliore. Tenere in strada un bolide da 350 km all'ora potrebbe richiedere comunque un certo impegno e concentrazione, specie quando gli avversarsi si dimostrano sufficientemente svegli da "infilarvi" di fronte alle vostre pecche di guida.

Dove invece Project Gotham 3 ha guadagnato, e tanto, in questo passaggio generazionale è sicuramente sul versante grafico. Se già i suoi predecessori erano riusciti a sbalordire per la la pulizia dell'immagine e per i modelli poligonali di macchine e tracciati, Project Gotham 3 riesce a cancellare con un sapiente colpo di spugna che porta alla ribalta texture ed effetti praticamente perfetti e ad alta risoluzione applicati in ogni centimetro disponibile. E se a questo si aggiungono degli effetti di luce "a giorno" che sembrano presi direttamente dalla realtà di tutti i giorni, ecco che Bizarre Creations diventa uno dei migliori portabandiera di questo primo assaggio di Next-Tech (non Next-Gen, sia intesi). Certo, anche in mezzo a questo tripudio di perfezione estetica ci sono comunque dei momenti in cui il naso, inevitabilmente, si storce. Qualche effetto di aliasing in alcuni frangenti, qualche effetto troppo "sparato", come le cromature sulle lamiere delle vetture, sono piccoli nei su una realizzazione che trova nelle riprese interne una vero concentrato di tecnologia ludica volta a rappresentare al meglio la realtà.


E anche in questo caso, la luce fa da padrona. Uscire da un tunnel in pieno giorno abbaglierà gli occhi con un cangiante bianco che quasi costringerà a strizzare le palpebre per mettere a fuoco la vista. Ma non solo. Anche il parabrezza tenderà a sporcarsi nel corso delle gare e a riflettere addirittura i fari di coloro che riuscirete a mettervi alle spalle. Il cockpit, sebbene non interattivo, permetterà la sua esplorazione visiva tramite lo stick destro, utile allorché deciderete di guardare fuori dal finestrino per tenere sott'occhio i movimenti dei vostri avversari o per guardare lo specchietto retrovisore. Se siete quindi malati di motion sickness, sappiate che vi state perdendo la perla più preziosa di Project Gotham 3. Fate uno sforzo e cercate quantomeno di fare qualche gara con la visuale interna. Non ve ne pentirete. Lo sfarzo dell'interno vettura, fatto di poligoni a profusione per ricreare i reali cockpit delle vetture, si rifletterà una volta varcato il bordo del finestrino. Texture perfette dell'asfalto e complesse strutture poligonali faranno da spettatori alle vostre scorribande, perdendosi in una profondità visiva mai vista finora. E sempre a proposito di pubblico, come non menzionare la presenza, lungo tutto il tracciato, di spettatori animati singolarmente animati, che reagiscono al vostro passaggio con un tripudio di macchine fotografiche e applausi e che atterriscono di fronte ad una vostra sbandata o ad uno schianto sul guard rail.

Non è certo la novità più importante di PGR3, questo sia chiaro, ma è una ulteriore prova di forza per la console Microsoft che riesce a muovere questa enormità di materiale ed effetti (si consideri che ogni modello delle vetture tocca punte di 100.000 poligoni), senza il minimo indugio, spingendo a 30 frame costanti (e ci mancherebbe a.tro....) l'aggiornamento video di Project Gotham 3. I puristi del motore, poi, potranno rifarsi le orecchie nell'ascoltare la perfetta riproduzione dei motori, ricampionati a dovere dalle controparti reali e adeguatamente differenziati per adattarsi adeguatamente alle varie inquadrature di guida. Forse un po' sottotono le tracce musicali, che propongono indifferentemente brani di foggia e ritmi attuali, alternati a pomposi pezzi lirici che forse stonano con l'abbigliamento più "casual" dell'intera produzione. Ma tant'è, anche il lato acustico di Gotham 3 affianca degnamente lo splendido quadro visivo in un insieme da spellarsi le mani.

Dove purtroppo il lavoro presta un po' il fianco è sull'esiguità di circuiti e modelli di macchine. In particolare questi ultimi, limitati a 70 sembrano un po' scomparire di fronte alla vastita offerta da Gran Turismo 4, sebbene sia da rimarcare che Project Gotham 3 rifiuta le classi inferiori e punta dritto solo sui bolidi d'alto bordo che, si sa, sono in numero decisamente esiguo. Prova d'appello, invece per i circuiti dal momento che quelli presenti nel gioco, distribuiti in città come Tokyo, Londra e New York, potranno essere poi ripresi dagli utenti e modificati a piacere grazie al pratico tool messo a disposizione nel gioco. Non un vero editor di piste, ma uno strumento che presenta l'intera pianta del tracciato dotato di tutti gli "snodi" e biforcazioni che permetteranno (così dicono i signori di Bizarre) la creazione di oltre un milione di possibili combinazioni, sfruttabili ovviamente anche sul rinnovato servizio Xbox Live. Ed è proprio su Live che PGR3 riesce a dare il meglio, in virtù di una realizzazione impeccabile del netcode e di una serie di feature che impreziosiscono l'esperienza di gioco. Parliamo, nello specifico, della Gotham Tv, sistema che permette di assistere a mò di spettatore alle partite Live di altri piloti, ivi compresi quelli appartenenti alla vostra lista amici. Un'idea che i vecchi quaker riconosceranno essere molto simile alla Quake Tv o alla Half Life TV, ma che in Project Gotham assume un ruolo di assoluto rilievo e importanza. Da non sottovalutare anche la possibilità, sempre su Live, di iniziare una nuova carriera che ripercorrerà gli stessi step della versione in singolo, ma contro avversari umani. Interessante anche l'opportunità di riversare sulle statistiche live i propri punteggi sviluppati in single player, in modo da avere in tempo reale un riscontro della propria performance confrontata con i veri campioni della categoria.

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