Project Sylpheed
di
SPAZIO, ULTIMA FRONTIERA.Forse, citando il nome di Square Enix, qualcuno potrebbe veder comparire sulla propria testa un grosso punto interrogativo; ma scommettiamo che, nominando "Final Fantasy", un coro di "aaahhh", si leverà alto fra il pubblico. La casa "made in Japan", sta lentamente ma inesorabilmente volgendo il suo sguardo e i suoi interessi a qualcosa di diverso da FF, con alterne fortune. Alcuni titoli, come Chocobo Tales, non hanno avuto il successo sperato ed oggi, in combutta (!) con mamma Microsoft, i signori di Square tentano il colpaccio con un titolo a base di astronavi e lotte spaziali, che risponde appunto al nome di Project Sylpheed.Vediamo allora cosa dobbiamo aspettarci da questo titolo. Ci troviamo cinquecento anni nel futuro : le risorse del pianeta sono ormai insufficienti per la popolazione e la razza umana ha iniziato una lunga opera di terraforming nei pianeti vicini, fino a dominare una vasta regione dello spazio.
La formazione di una sorta di Flotta Stellare è stato il naturale passo successivo a tale stato di cose e, per un buon periodo, la pace regnava sovrana nel piccolo angolo di cosmo sotto l'egida degli uomini. Tuttavia, come in ogni buon videogame (e libro e film et similia!) che si rispetti, il diavolo fa i pianeti ma non i coperchi, e l'equilibrio viene spezzato : il nuovo ordinamento politico di alcune fazioni estremiste prevede infatti di creare una sorta di impero galattico sotto la bandiera di un unico, malvagissimo e scontatissimo cattivone di turno. Così, durante una semplice missione di addestramento, un cadetto viene barbaramente ucciso ridotto a polvere cosmica e questa è la classica goccia che fa traboccare il vaso celeste. E'l'inizio della guerra!Possiamo dire, senza tema di smentita, che a livello di trama, è davvero tutto qui : poco più di una scusa, quindi, per metterci al comando di una navetta spaziale e sparare a tutto quello che si muove sullo schermo, flotta alleata esclusa, naturalmente.Il titolo patrocinato da Game Arts è il seguito ideale di due giochi usciti molti anni fa : "Silpheed", datato 1988 (!) e "Silpheed : The Lost Planet", di qualche anno dopo. Le differenze, con tanti anni di tecnologia sulle spalle, ci sono e sono molte...ma non così tante come potremmo aspettarci.
Quattro, saranno i personaggi protagonisti di questa storia e l'intero quartetto, visivamente, rispecchia in pieno lo stile di Square Enix : dall'androgino Katana che impersoneremo fin dalle prime battute, passando per la casta & pura Ellen, toccando poi la brutalità fatta donna con Sandra, e finendo con l'immancabile bestione Night Raven.Una volta inserito il disco nella nostra consolle di fiducia, e dopo aver goduto di un ottimo e lunghissimo filmato in computer grafica, ci troveremo di fronte alla possibilità di vivere un lungo tutorial, oppure di buttarci nella mischia. Noi di Gamesurf consigliamo caldamente la prima opzione perché, nonostante un modello di guida relativamente semplice, il mezzo volante sul quale condurremo le nostre battaglie planetarie richiederà l'utilizzo di tutti i tasti del pad e una certa pazienza per afferrare il concept di utilizzo.Fin dalle prime battute a bordo della nostra nave, la Delta Saber, la sensazione di trovarsi all'interno di una sfera sarà fin troppo forte, in netto contrasto con i filmati di intermezzo che invece mostrano uno spazio vivo e vitale. La visuale da tergo della nave, non riesce assolutamente a trasmettere la sensazione di movimento ed anche i fondali sono un po' troppo simili a loro stessi durante quasi tutte le sedici missioni di gioco.
Tali missioni, prevedono con poca fantasia, di distruggere per intero una flotta nemica, oppure di scortare delle navi o, ancora, di proteggere una determinata installazione. L'hud di gioco, per quanto nitido, è eccessivamente "presente", occupando una porzione troppo ampia di schermo. Nulla di grave, ma una lieve snellita, sarebbe stata d'uopo.Il livello di difficoltà è mal bilanciato, passando da una prima missione piuttosto complessa, a quest d'intermezzo pregevolmente variabili anche durante la missione stessa, relativamente semplici.L'intelligenza artificiale certamente non aiuta : solo le navi più grandi e meglio armate costituiranno una vera minaccia per noi, anche perché lo scudo autorigenerante di cui siamo dotati costituirà sempre un buon margine di sicurezza. In ogni caso, saremo sempre ben armati, con quattro armi liberamente switchabili in qualsiasi momento con la pressione del giusto tasto: inoltre, man mano che proseguiremo con l'avventura, otterremo punti che sbloccheranno nuovi tipi di armi che, una volta "montate" sulla Delta Saber, modificheranno anche l'aspetto esteriore.
Una piccola chicca, questa, decisamente apprezzabile.Graficamente, ci troviamo di fronte ad un prodotto che non eccelle e non delude: i modelli poligonali, per quanto a volte spigolosi, vantano comunque una discreta cura. Stesso discorso per gli effetti di luce, forse un po' ridondanti, ma tutto sommato gradevoli. Peccato per "lo sfondo", che proprio non riesce, come detto, ad eliminare la sensazione di vivere dentro una palla di vetro.Sottotono il sonoro, con voci poco ispirate e sound FX poco credibili, nonostante la presenza di un corposo sistema 5.1. Ultima nota : manca qualsivoglia modalità multigiocatore, il che è un mistero, considerando la natura del gioco, il quale si sarebbe prestato ottimamente allo scopo.
La formazione di una sorta di Flotta Stellare è stato il naturale passo successivo a tale stato di cose e, per un buon periodo, la pace regnava sovrana nel piccolo angolo di cosmo sotto l'egida degli uomini. Tuttavia, come in ogni buon videogame (e libro e film et similia!) che si rispetti, il diavolo fa i pianeti ma non i coperchi, e l'equilibrio viene spezzato : il nuovo ordinamento politico di alcune fazioni estremiste prevede infatti di creare una sorta di impero galattico sotto la bandiera di un unico, malvagissimo e scontatissimo cattivone di turno. Così, durante una semplice missione di addestramento, un cadetto viene barbaramente ucciso ridotto a polvere cosmica e questa è la classica goccia che fa traboccare il vaso celeste. E'l'inizio della guerra!Possiamo dire, senza tema di smentita, che a livello di trama, è davvero tutto qui : poco più di una scusa, quindi, per metterci al comando di una navetta spaziale e sparare a tutto quello che si muove sullo schermo, flotta alleata esclusa, naturalmente.Il titolo patrocinato da Game Arts è il seguito ideale di due giochi usciti molti anni fa : "Silpheed", datato 1988 (!) e "Silpheed : The Lost Planet", di qualche anno dopo. Le differenze, con tanti anni di tecnologia sulle spalle, ci sono e sono molte...ma non così tante come potremmo aspettarci.
Quattro, saranno i personaggi protagonisti di questa storia e l'intero quartetto, visivamente, rispecchia in pieno lo stile di Square Enix : dall'androgino Katana che impersoneremo fin dalle prime battute, passando per la casta & pura Ellen, toccando poi la brutalità fatta donna con Sandra, e finendo con l'immancabile bestione Night Raven.Una volta inserito il disco nella nostra consolle di fiducia, e dopo aver goduto di un ottimo e lunghissimo filmato in computer grafica, ci troveremo di fronte alla possibilità di vivere un lungo tutorial, oppure di buttarci nella mischia. Noi di Gamesurf consigliamo caldamente la prima opzione perché, nonostante un modello di guida relativamente semplice, il mezzo volante sul quale condurremo le nostre battaglie planetarie richiederà l'utilizzo di tutti i tasti del pad e una certa pazienza per afferrare il concept di utilizzo.Fin dalle prime battute a bordo della nostra nave, la Delta Saber, la sensazione di trovarsi all'interno di una sfera sarà fin troppo forte, in netto contrasto con i filmati di intermezzo che invece mostrano uno spazio vivo e vitale. La visuale da tergo della nave, non riesce assolutamente a trasmettere la sensazione di movimento ed anche i fondali sono un po' troppo simili a loro stessi durante quasi tutte le sedici missioni di gioco.
Tali missioni, prevedono con poca fantasia, di distruggere per intero una flotta nemica, oppure di scortare delle navi o, ancora, di proteggere una determinata installazione. L'hud di gioco, per quanto nitido, è eccessivamente "presente", occupando una porzione troppo ampia di schermo. Nulla di grave, ma una lieve snellita, sarebbe stata d'uopo.Il livello di difficoltà è mal bilanciato, passando da una prima missione piuttosto complessa, a quest d'intermezzo pregevolmente variabili anche durante la missione stessa, relativamente semplici.L'intelligenza artificiale certamente non aiuta : solo le navi più grandi e meglio armate costituiranno una vera minaccia per noi, anche perché lo scudo autorigenerante di cui siamo dotati costituirà sempre un buon margine di sicurezza. In ogni caso, saremo sempre ben armati, con quattro armi liberamente switchabili in qualsiasi momento con la pressione del giusto tasto: inoltre, man mano che proseguiremo con l'avventura, otterremo punti che sbloccheranno nuovi tipi di armi che, una volta "montate" sulla Delta Saber, modificheranno anche l'aspetto esteriore.
Una piccola chicca, questa, decisamente apprezzabile.Graficamente, ci troviamo di fronte ad un prodotto che non eccelle e non delude: i modelli poligonali, per quanto a volte spigolosi, vantano comunque una discreta cura. Stesso discorso per gli effetti di luce, forse un po' ridondanti, ma tutto sommato gradevoli. Peccato per "lo sfondo", che proprio non riesce, come detto, ad eliminare la sensazione di vivere dentro una palla di vetro.Sottotono il sonoro, con voci poco ispirate e sound FX poco credibili, nonostante la presenza di un corposo sistema 5.1. Ultima nota : manca qualsivoglia modalità multigiocatore, il che è un mistero, considerando la natura del gioco, il quale si sarebbe prestato ottimamente allo scopo.