Project Wingman: Frontline-59, si vola per la Federazione – Recensione PC

La recensione del DLC del simulatore di volo arcade di Sector D2, un eccellente espansione di un già fantastico tributo, ma che si porta dietro un aggiornamento tecnico poco riuscito

Project Wingman Frontline59 si vola per la Federazione  Recensione PC

Dopo essere rimasta confinata in quel di PS5 per più di un anno, finalmente la mini-campagna Frontline-59 approda sulla versione PC di Project Wingman, ed è gloriosa proprio come ce l’aspettavamo, sebbene non senza ombre. Ma andiamo con ordine.

Project Wingman: Frontline-59, si vola per la Federazione – Recensione PC

Per chi non lo conoscesse, Project Wingman è una lettera d’amore ai capitoli dell’era PS2 della saga di Ace Combat, realizzato dai fan per i fan. Dietro il progetto troviamo un piccolo team di appassionati, che è riuscito a portare a termine l’impresa grazie al supporto della community, e lo ha fatto nel migliore dei modi.  

Ogni singolo elemento del gioco riporta alla mente l’iconico franchise di Bandai Namco, ma qui si va ben oltre la mera emulazione, ritrovandoci tra le mani una gemma che francamente non ho remore a piazzare di diritto tra i “titolari”, in compagnia di un Distant Thunder o uno Squadron Leader a caso. Se siete fan di Ace Combat è improbabile che non lo abbiate già sentito nominare, ma in caso contrario fatelo vostro il prima possibile, ne vale assolutamente la pena. Tuttavia, aspettate un attimo ad acquistare anche Frontline-59; ci arriveremo a breve.

Project Wingman: Frontline-59, si vola per la Federazione – Recensione PC

Tornando all’espansione, la breve campagna di Frontline-59 è ambientata nel bel mezzo del conflitto a cui abbiamo preso parte nei panni di Monarch nel gioco base. Lontani dagli eventi principali della guerra in corso, impersoneremo un riservista della Federazione sul fronte Magadan, a capo dell’unità K-9, incaricata di respingere i tentativi di invasione delle forze di Cascadia. Le strade non si incroceranno mai con quelle dell’altro nostro alter ego, ma gli eventi descritti avranno profonde ripercussioni sul versante opposto, e non mancheranno continui rimandi ai nostri exploit altrove, così come la presenza di figure un tempo alleate ora nemiche, e viceversa. 

A livello di storia, trattandosi di sole sei missioni, non c’è molto tempo con cui imbastire un setting avvincente, soprattutto per non incasinare la “timeline”. Pertanto, mancano i picchi di epicità (o di follia) della vicenda principale, e non siamo troppo convinti dell’incipit narrativo (Cascadia dove diamine ha trovato le risorse per lanciare un’invasione in piena regola dopo le legnate prese prima dell’arrivo di Sicario?), ma in termini di gameplay Frontline-59 propone tutto il meglio che Project Wingman ha da offrire, condensato e raffinato per l’occasione.

Project Wingman: Frontline-59, si vola per la Federazione – Recensione PC

Abbiamo “furball” di notevoli dimensioni (non ai livelli di Comona da Distant Thunder o della missione 11, Cold War, ma comunque accettabili), raid aerei in vallate stracolme di postazioni AA, SAM e Railgun, corse a tutta velocità dentro tunnel sotterranei (come se non avessi già abbastanza traumi NdR), crimini di guerra e boss fight in stile bullet hell contro fortezze volanti. C’è una certa carenza di “arancione” in tutto ciò (e il nuovo motore grafico ne è certamente responsabile), ma per il resto Frontline-59 intrattiene senza la benché minima esitazione nelle 2-3 ore necessarie a portare a termine la campagna, grazie ad una formula di gioco rodata ed estremamente appagante, location e contesti piuttosto variegati, un tasso di sfida bilanciato e divertente, che incentiverà sessioni multiple per sondare i livelli di difficoltà più elevati, il solito chiacchiericcio via radio a cui siamo abituati e una sontuosa colonna sonora nuova di zecca. 

La fregatura è che il roster di velivoli è limitato a soli sei caccia, tutti già visti nel pacchetto base tra l’altro. Ok essere un mero riservista di una fazione non esattamente al top della forma, ma sarebbe stato quantomeno interessante mettere le mani su qualche aereo creato per l’occasione, o almeno una selezione più ampia, magari resa disponibile al termine dell’avventura come ricompensa. Pazienza.

Project Wingman: Frontline-59, si vola per la Federazione – Recensione PC

E ora il tasto dolente: l’aspetto tecnico. Con Frontline-59 la veste grafica apprezzata nell’originale viene rimpiazzata dal branch 2.0 (in beta dall’ottobre del 2023), ed è palese il downgrade sotto alcuni punti di vista. La nuova versione sulla carta introduce un sistema di rendering rivisitato, in particolar modo per quanto riguarda le nuvole, e aggiunge diversi effetti, come flare e scie di fumo, ma la pratica rivela una resa scenica decisamente più brutta e mal ottimizzata. 

L’illuminazione è stata azzoppata, con ambienti più bui del solito e atmosfere menomate, cosa che ha reso alcune missioni della campagna principale irriconoscibili, e non in senso buono. Le nuove nubi, ora volumetriche, non convincono appieno, complici glitch che alle volte gli conferiscono un aspetto “granuloso” (assente nel vecchio modello), e le performance hanno subito un brusco calo, con annessi anomali aumenti delle temperature.

Project Wingman: Frontline-59, si vola per la Federazione – Recensione PC

Sulla configurazione del sottoscritto il fenomeno non è stato troppo ravvisabile (anche se nei momenti di caos qua e là erano evidenti dei rallentamenti), ma online sono numerose le testimonianze di utenti che non riescono più a raggiungere standard accettabili dopo l’aggiornamento. Sempre spulciando in rete è possibile apprendere come “tornare indietro” al vecchio Unreal Engine 4, stabile e fluido come un tempo (sul lato estetico si può discutere), ma così facendo ci si preclude l’accesso a Frontline-59. Speriamo che Sector D2 pubblichi in tempi brevi un fix.

In ultimo, vorrei fare un plauso al compositore Jose Pavli, che ancora una volta si è superato con una scaletta magnifica, che enfatizza e contestualizza l’azione, crea atmosfere dense e calamitanti, e in soldoni propone una serie di pezzi dannatamente orecchiabili. Esattamente come Ace Combat con Keiki Kobayashi, allo stesso modo Project Wingman non avrebbe lo stesso impatto senza la sua colonna sonora d’accompagnamento.

Project Wingman: Frontline-59, si vola per la Federazione – Recensione PC

Sfrecciare nel claustrofobico tunnel mentre le ali quasi toccano contro le pareti rocciose per poi emergere vittoriosi e seminare distruzione dietro le linee nemiche non sarebbe così galvanizzante senza l’allegro motivetto di Redline a risuonare nelle nostre orecchie, così come negare la ritirata alla flotta di Cascadia e abbattere ogni singolo sopravvissuto non avrebbe lo stesso peso senza i cupi cori di World on Fire. Ogni singolo istante della campagna è incorniciato alla perfezione da brani confezionati ad hoc, creando una sinestesia magica che rendono un semplice “gioco con gli aerei” un’esperienza iconica e memorabile, che ne eleva il design e avvolge il giocatore nelle sue spire dal primo avvio fino alla sua conclusione (nulla che già non sappiate se avete provato l’originale o un Ace Combat a caso, ma è bene ribadirlo). Occhio, potrebbe creare dipendenza.

Project Wingman

Versione Testata: PC

8.5

Voto

Redazione

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Project Wingman

Frontline-59 è il DLC perfetto per chi ha amato Project Wingman, e offre esattamente quello che volevamo da un progetto del genere: azione non-stop tra i cieli e una colonna sonora d’eccezione; più Project Wingman insomma, e ad un prezzo di favore tra l’altro. Il voto tiene atto della bontà dell’esperienza, che attinge all’eccellente formula di gioco sperimentata nel pacchetto base, pur senza raggiungere gli stessi picchi, e una selezione di velivoli alquanto deludente, ma non delle lacune tecniche, a nostro avviso parte di un problema ben più grande, che riguarda il titolo nella sua interezza. Battagliare dalla parte della Federazione è di sicuro un proposito allettante, gli eventi narrati espandono il canovaccio con nuovi fatti e aneddoti interessanti, e più in generale è un piacere tornare a solcare i cieli dell’universo di gioco tessuto da Sector D2; un’ottima appendice insomma. A cinque euro poi è un affarone. Si attendono novità da parte degli sviluppatori in merito agli ultimi lavori svolti con l’engine. 

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