Quake III Arena
di
Redazione Gamesurf
Nel modo a un giocatore, Quake III é diviso in sei Tornei, ognuno composto da quattro diverse arene; per accedere al torneo successivo dovrete trionfare in tutte e quattro le arene, secondo e terzo posto equivalgono a una sconfitta! L'intelligenza artificiale dei Bot (avversari comandati dal computer), nonostante sia pubblicizzata come una delle più progredite, in realtà comincia a farsi sentire solo a livelli di difficoltà piuttosto alti e si subisce più che altro nelle arene in cui avete a che fare con un solo opponent, ma non ha una grossa importanza, dato che il vero divertimento arriva una volta che ci si é decisi a fare il grande passo e spendere i soldi avanzati dall'acquisto del gioco nella bolletta telefonica e tentare l'avventura del multiplayer!
GLI ALTRI MODI DI DIRE FRAG
Le altre modalità di gioco presenti sono il classico "Capture the flag" in cui ci si può cimentare sia da soli che in squadra in Multiplayer, che consiste nel collaborare con dei compagni per rubare la bandiera della squadra avversaria per riportarla nella propria base e il "Team Deathmatch" ovvero una variazione del gioco singolo in cui, coadiuvati da un team di amici, ma che dico amici, belve assetate di sangue (per dirla alla Diego Abatantuono di prima maniera) bisognerà sterminare il maggior numero di componenti della squadra avversaria. A parte tutti questi particolari non molto innovativi, la vera forza del gioco sta nella comunità di appassionati sviluppatori più o meno in erba della rete. Grazie ai loro sforzi infatti sono già disponibili tutta una serie di chicche per rendere meno monotono il gioco: nuovi personaggi, possibilità di personalizzare quelli già inclusi, che comunque sono già una quarantina, tra umani maschi e femmine, cyborg, scheletri fluorescenti, cadaveri e alieni inferociti, nuove arene, nuove armi e nuove modalità di gioco
Fatevi sotto quindi a ricercare in rete tutto il materiale che può fare al caso vostro o, nel caso siate dei provetti sviluppatori, a creare il vostro incubo preferito e a condividerlo con la comunità videoludica internettiana. A questo riguardo c'é da dire che in rete sono nate già diverse leggende su team di veterani del multiplayer che impazzano nella comunità virtuale impartendo dure lezioni ai novellini che decidono di cimentarsi nel multiplayer. Altro punto di forza del gioco é il motore grafico, già pubblicizzato come il più potente e innovativo engine presente sul mercato, e utilizzato per giochi prossimi venturi come Return to Castle Wolfenstein, seguito del sopracitato decano del genere e Star Trek Deep Space 9. La rappresentazione delle Arene e dei personaggi é semplicemente strabiliante, effetti di luce, trasparenze, ombre rendono gli ambienti di gioco veramente suggestivi e talvolta veramente inquietanti. Ci sono località turistiche di ogni genere, si va dalle ambientazioni Cyber Gotiche degne della Famiglia Addams ad altre ricche di bio architetture che sembrano uscite da un incubo di H.R. Giger (grande illustratore nonché papà di Alien), fino alle piattaforme disperse nello spazio
GLI ALTRI MODI DI DIRE FRAG
Le altre modalità di gioco presenti sono il classico "Capture the flag" in cui ci si può cimentare sia da soli che in squadra in Multiplayer, che consiste nel collaborare con dei compagni per rubare la bandiera della squadra avversaria per riportarla nella propria base e il "Team Deathmatch" ovvero una variazione del gioco singolo in cui, coadiuvati da un team di amici, ma che dico amici, belve assetate di sangue (per dirla alla Diego Abatantuono di prima maniera) bisognerà sterminare il maggior numero di componenti della squadra avversaria. A parte tutti questi particolari non molto innovativi, la vera forza del gioco sta nella comunità di appassionati sviluppatori più o meno in erba della rete. Grazie ai loro sforzi infatti sono già disponibili tutta una serie di chicche per rendere meno monotono il gioco: nuovi personaggi, possibilità di personalizzare quelli già inclusi, che comunque sono già una quarantina, tra umani maschi e femmine, cyborg, scheletri fluorescenti, cadaveri e alieni inferociti, nuove arene, nuove armi e nuove modalità di gioco
Fatevi sotto quindi a ricercare in rete tutto il materiale che può fare al caso vostro o, nel caso siate dei provetti sviluppatori, a creare il vostro incubo preferito e a condividerlo con la comunità videoludica internettiana. A questo riguardo c'é da dire che in rete sono nate già diverse leggende su team di veterani del multiplayer che impazzano nella comunità virtuale impartendo dure lezioni ai novellini che decidono di cimentarsi nel multiplayer. Altro punto di forza del gioco é il motore grafico, già pubblicizzato come il più potente e innovativo engine presente sul mercato, e utilizzato per giochi prossimi venturi come Return to Castle Wolfenstein, seguito del sopracitato decano del genere e Star Trek Deep Space 9. La rappresentazione delle Arene e dei personaggi é semplicemente strabiliante, effetti di luce, trasparenze, ombre rendono gli ambienti di gioco veramente suggestivi e talvolta veramente inquietanti. Ci sono località turistiche di ogni genere, si va dalle ambientazioni Cyber Gotiche degne della Famiglia Addams ad altre ricche di bio architetture che sembrano uscite da un incubo di H.R. Giger (grande illustratore nonché papà di Alien), fino alle piattaforme disperse nello spazio
Quake III Arena
Quake III Arena
Tirando le somme del nostro discorsetto: di Quake III Arena non si può parlare male, o per lo meno non in senso assoluto, è infatti un bel gioco, degno continuatore della leggenda di Quake, pecca un poco di originalità (ma in questo campo a dire la verità sono pochi oramai i giochi veramente innovativi e il più delle volte sono programmati prima per le console), non ha particolari ambizioni di trama e cavalca l'onda della moda del multiplayer in rete, ma è comunque straordinariamente godibile dal punto di vista della grafica, sempre che abbiate le risorse necessarie o la capacità di alleggerirvi il System (grazie gestione estensioni!) per assegnargli il massimo di RAM disponibile e farlo girare in tutto il suo splendore. Io personalmente avrei gradito delle arene un pochino più grandi e articolate, con più passaggi segreti oltre a un numero maggiore di armi. Alcune location sono infatti proprio piccole e non danno grandissime soddisfazioni, si ha infatti spesso l'impressione che l'azione si svolga bene o male sempre negli stessi due o tre posti.
Comunque l'unica pecca vera e propria è che il gioco dà l'idea di essere una dimostrazione, un esercizio di stile per far vedere i risultati raggiunti dai programmatori, una specie di manifesto pubblicitario per vendere il fantomatico motore grafico a qualcuno che abbia voglia di fare di meglio dal punto di vista dei contenuti. Tuttavia, come ho già detto, questo problema è già in parte risolto dalla possibilità di attingere alle risorse della rete per rivitalizzare quello che, alla lunga, rimarrebbe un pochino monotono.
Vi aspettano quindi ore di divertimento in molti sensi: configurare il sistema in modo da far girare il gioco, ore di gioco in singolo, ma soprattutto in multi e per finire ore di strenua ricerca a tappeto per la rete in vista delle modifiche più appetibili. Orecchie tese quindi per futuri aggiornamenti!
Comunque l'unica pecca vera e propria è che il gioco dà l'idea di essere una dimostrazione, un esercizio di stile per far vedere i risultati raggiunti dai programmatori, una specie di manifesto pubblicitario per vendere il fantomatico motore grafico a qualcuno che abbia voglia di fare di meglio dal punto di vista dei contenuti. Tuttavia, come ho già detto, questo problema è già in parte risolto dalla possibilità di attingere alle risorse della rete per rivitalizzare quello che, alla lunga, rimarrebbe un pochino monotono.
Vi aspettano quindi ore di divertimento in molti sensi: configurare il sistema in modo da far girare il gioco, ore di gioco in singolo, ma soprattutto in multi e per finire ore di strenua ricerca a tappeto per la rete in vista delle modifiche più appetibili. Orecchie tese quindi per futuri aggiornamenti!